mercoledì

Recensione di "Aeternum" di Beatrice Patuzzo

"Aeternum"...

Valutazione 4 stelle su 5

  • Pagine: 554
  • Editore: CreateSpace (28 dicembre 2017)
  • Lingua: Italiano

Rieccomi, cari readers! Oggi vi parlerò di un fantasy strepitoso che non lascia spazio a nessuna critica. Sto parlando di "Aeternum" di Beatrice Patuzzo @aeternumseries . Questo romanzo fantasy mi ha fatta appassionare alle vicende del mondo ultraterreno, facendomi scoprire una dimensione nuova dove i veri valori vengono esaltati, a dispetto del mondo reale. Ci troviamo immersi in un impero meraviglioso, quello di Atlantide che, sfortunatamente, sta per essere distrutta dai terremoti. In questo scenario prorompente, si scagliano le figure dei nostri protagonisti, Alhena e Rigel. Alhena è una fanciulla dalle nobili origini, mentre Rigel è il figlio di un modesto maniscalco. Rigel salverà Alhena da una scossa di terremoto, i due si innamoreranno ma verranno prontamente ostacolati dal padre di lei. 

Costretta a fuggire dalla sua amata Atlantide ormai sprofondata nell'oblio, Alhena non smette di coltivare i suoi sentimenti per Rigel. La ragazza non vuole arrendersi all'idea che il suo amato sia morto e così va alla sua ricerca. Imbattutasi in una situazione nefasta, la ragazza incontra Sirius, l'uomo che la proteggerà e la guiderà nel suo viaggio. Tra i due nasce un sentimento che Alhena cerca di evitare in ogni modo...ma come finirà questa storia? Il finale è decisamente epico, per cui consiglio a tutti gli amanti del genere fantasy di farsi avanti e di immergersi in questo mondo costellato di intrighi, passioni e misteri. Senza dubbio, è uno dei romanzi più appassionanti di sempre e, per questo motivo, gli attribuisco una valutazione di 4 stelle su 5. Non ho dato l'ultima stellina perché, a mio parere, la centralità di Atlantide scarseggia nel farsi risentire, dato che la protagonista si sposta sempre in luoghi differenti. Questi spostamenti, a volte, confondono il lettore, ma per il resto risulta essere un romanzo fluido, piacevole ed interessante. Consigliato a tutti gli adolescenti dentro, a chi combatte ogni giorno per quello che ritiene sia giusto, a chi va avanti nonostante porti un sentimento più grande di ogni cosa dentro al cuore. Buona lettura a chi sogna un mondo dove i valori trasmessi dall'autrice in queste pagine, possano governare l'animo di tutti.❤

Trama:
10.456 A.C.
L’impero di Atlantide sta per essere distrutto; quella che si pensa sia solo la leggenda di una montagna di fuoco, addormentata al di sotto dell’isola, comincia a sembrare reale, dopo che una serie di incessanti terremoti inizia a scuotere la città.
Alhena, una delle più belle e ricche ragazze di Atlantide, si troverà durante una scossa ad essere salvata da Rigel, il figlio del maniscalco, colui la cui reputazione di ragazzaccio è ben rinomata tra la le nobili fanciulle dell’aristocrazia.
Incapace di resistere al suo fascino, si innamoreranno perdutamente, ma quando suo padre li scopre le proibisce di rivederlo.
Alhena si trasferirà a Sirrah, la seconda capitale dell’Impero, giusto prima che la catastrofe si abbatta sull’isola, notte in cui le vite di chi è rimasto lì verranno spazzate via, travolte da un’onda gigantesca, che trascinerà Atlantide sul fondo degli abissi.
Incapace di pensare che lui sia morto, decide di scappare da quella città oppressa da Diphda, un Consigliere, che approfittatosi della catastrofica situazione, si impossessa della capitale e impone la sua tirannia, con lo scopo di riuscire a sottomettere in seguito anche le altre sette Colonie.
Alhena non può sopportare la vita a Sirrah senza di lui e una notte decide di fuggire in direzione del Nord, dove una delle Colonie potrebbe essere il luogo dove ritrovare Rigel.
Durante il suo cammino si imbatterà in una situazione dove la sua vita verrà messa seriamente a rischio, ma Sirius, un guerriero a capo di un’orda di mercenari, riuscirà a salvarla, legando inevitabilmente il proprio destino con il suo.
Quell’uomo la scorterà al Nord, ma dopo aver scoperto che Rigel non si trova nemmeno lì, li seguirà in un viaggio epico verso le Terre dell’Ovest, dove l’unico leader di Atlantide in grado di contrastare Diphda potrebbe essere la loro unica speranza.
Il ricordo di Rigel sarà qualcosa di troppo forte per farle capire che Sirius la ama quanto lei ama lui, ma proprio mentre si ritrova a cedere al desiderio di quell’uomo, la sua vita cambierà drasticamente, il giorno in cui…

Recensione di "The wall, the wave and the wire" di Clelia Pulcinelli

"The wall, the wave and the wire"...

Valutazione 5 stelle su 5


Buonasera lettori! Scusate se pubblico a quest'ora ma spero che leggerete domani questa nuova recensione di un romanzo introspettivo che riguarda molto da vicino le nuove generazioni. Ebbene sì, sto parlando di "The Wall, the Wave and the Wire" di @cleliathewriter .  Trattandosi di una pratica introspettiva, Clelia ha avuto l'abilità di riuscire a rendere uniche le caratteristiche che contraddistingono ogni singolo personaggio. Una perfetta simbiosi quella tra avventura e psicologia ulteriormente corredata da elementi riconducibili alla cultura greca e latina e, in particolar modo, al mondo dell'arte. 

Da ciò, si potrà intuire il perché di questa copertina particolare che cattura immediatamente l'attenzione del lettore. I nostri protagonisti sono ben cinque. Chloe è una ragazza molto severa con se stessa e ha una personalità particolare, Isaac è un ragazzo omosessuale e porta avanti una teoria secondo la quale esiste un muro che crea distanze invisibili, ma percepibili, tra le persone. Nate è un amico di Isaac. Unico difetto? Si perde in un bicchiere d'acqua quando si parla d'amore. Henri è un ragazzo molto preciso mentre Casey è un'anima vagante, ambigua e bisessuale che ostenta con molta fierezza. Come avrete ben capito, questo romanzo ha un potenziale espressivo e comunicativo talmente pregnante che non ci sono parole per poterlo descrivere. Dietro ogni personaggio si cela il mondo odierno, sempre più variegato e sempre più ricco di sfumature. Portare avanti messaggi così forti è una prerogativa di questo bellissimo romanzo che, pagina dopo pagina, ha fatto crescere in me la consapevolezza che il mondo è bello perché e finché è vario. Detto ciò, faccio i miei complimenti all'autrice, argomenti e penna impeccabile e valuto questo romanzo con 5 stelle su 5. Consigliato a chi cerca costantemente di capire i giovani e non ci riesce e a chi prova ad alzare un muro tra le culture, non riuscendo a comprendere che la varietà è una delle cose più belle che ci restano. Buona lettura a chi sa sorprendersi riuscendo a carpire dalla quotidianità tutto ciò che non è banale, buona lettura a chi va oltre ogni apparenza, buona lettura a chi sogna e spera in un futuro migliore.❤

Trama:
Cinque personaggi  che frequentano l’università e che attraversano una fase particolare della loro vita.
Isaac: è un ragazzo che vive di scrittura, omosessuale; è convinto che esista il Muro, che nessuno vede, che separa le persone, che aumenta le disuguaglianze;                                                                                            Chloe: una ragazza che pensa che nessuno la amerà mai; ha una personalità molto contorta. Abbandonerà la sua solitudine e cavalcherà l’Onda per provare emozioni intense. Grazie a lei, Isaac conoscerà Henri che si occupa del giornale dell’università, molto preciso e razionale;                                                        Nate: unico amico di Isaac, è un ragazzo che sogna il grande amore, ma che puntualmente preferisce una ragazza esteticamente bella ad una più interessante.                                                                                                  La sua vita cambia quando incontra Casey, ragazza molto particolare, poiché in alcuni giorni si sente donna e in altri uomo; la sua ambiguità scaturisce in discriminazioni e situazioni pericolose, ma Casey è fiero di chi è, di ciò che sente ed è un vero artista, adora dipingere e nasconde una grande forza.                    La vita di questi personaggi muterà inaspettatamente, l'uno servirà da supporto all'altro e creeranno un vero e proprio gruppo di ragazzi consapevoli, anche se ognuno con le proprie debolezze e inclinazioni.

Recensione de "L'illibato" di Gianluigi Gasparri

"L'Illibato"...

Valutazione 5 stelle su 5

Buonasera lettori❤
Ritorno con una lettura che è stata una delle più piacevoli in assoluto, mi ha fatto conoscere un mondo totalmente nuovo e inesplorato per me. Spesso, la Sardegna è un luogo che viene menzionato per ragioni geografiche, storiche o politiche. Nella maggior parte di questi casi, si dimentica di esaltare la bellezza e la ricchezza culturale di questi posti che avrebbero tanto da raccontare. Per supplire a queste deplorevoli mancanze, ecco la lettura che fa per voi, "L'illibato, vita e avventure di un Robinson Crusoe dei sentimenti" di @gianluigigasparri . La nostra storia ha come protagonista Leon, un aitante giovane dal bell'aspetto. Potreste farvi ingannare dal titolo poichè, pensando al Robinson Crusoe di Defoe, potreste credere che sia un uomo con tanti problemi a livello psicologico. Così non è, anche se viene paragonato a lui per una sorta di controsenso. Leon vive da solo in una capanna fatta di canne in Sardegna e fa lo spazzino. Ad un tratto, conosce una ragazza milanese della quale si innamora e, nonostante i diversi contrasti che i due vivono, trascorrono dei bei momenti assieme. Quando lei rientrerà a Milano, Leon proverà a seguirla ma, inevitabilmente, tornerà nella sua meravigliosa terra, anche se...
Il finale è sempre un mistero!...
Nella foto ho abbinato al libro la scritta USA in quanto questo racconto ha suscitato in me dei ricordi di quando ancora frequentavo le superiori ed ero totalmente immersa nella letteratura inglese, partendo da Defoe e finendo a Swift. Un libro che consiglio a chi vuole esplorare mondi nuovi, a chi si sente in parte un Robinson Crusoe, a chi vive di avventure e sogni. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 perché ho amato ogni singola descrizione riguardante la Sardegna, terra di mille leggende, ma ho avuto anche modo di apprezzare Leon come se fosse un nuovo Robinson, perso nel vortice dei sentimenti contrastanti. Leggendo l'incipit di questo romanzo, mi sono accorta che l'autore aveva perso il manoscritto prima della sua pubblicazione. Se non fosse stato trovato, a mio parere, ci saremmo persi una visione moderna e travolgente delle vicende di un uomo innamorato della sua terra e della sua donna.❤

Trama:
Fine anni ’70, Leon è un giovane di ricca famiglia milanese, viene arrestato in Iraq per droga insieme a Luneide, una ragazza sconosciuta con gli occhi color delle mammole. Durante un brutale interrogatorio, i soldati minacciano di far violentare la ragazza da un dobermann, il giovane la salva in un modo bislacco, vengono rilasciati.L’anno seguente il giovane si ritrova nella Sardegna meridionale, aveva lasciato la famiglia per incompatibilità domestica e si era trovato un lavoro stagionale nella zona di Capo Teulada dove rastrella le dune e le spiagge ficcando le immondizie dentro un lunghissimo sacco legato in vita con uno spago e che si trascina dietro come uno strascico. Abita in una sbilenca capanna di canne, il suo unico amico è un ricco pastore errante di capre che parla solo in versi. L'esistenza di Leon è selvatica, alla Robinson Crusoe, la mattina lavora, per il resto della giornata vive di natura e nella natura bellissima di quei luoghi, con un gozzetto quasi in disarmo pesca di frodo le aragoste, affronta pericolosamente il maestrale e sfida il sole in una sorta di cupio dissolvi, una protesta contro se stesso per il suo carattere ispido che rifiuta i compromessi e tende a ideali di sincerità, di purezza e di "per sempre", tanto che alla bella età di ventisei anni non ha ancora fatto all’amore con una donna, è illibato. Ogni notte lo tormentano incubi di cristallo oscuramente legati al suo concepimento e alla sua nascita. Sulle dune ritrova la ragazza con gli occhi a mammola conosciuta in Iraq, lei stava trascorrendo in un camping gli ultimi scampoli delle vacanze e si trasferisce nella capanna di Leon, insieme vivono un amore puro, tribolato per le asprezze e le incertezze di lui e per il bisogno di certezze che agitano Luneide. Comunque sono giorni bellissimi, Leon conduce per mano Luneide alla scoperta di un mondo impensato e colmo di avventure meravigliose oltre che pericolose anche per colpa di un vigilante armato paranoico e per giunta con un occhio di vetro sbagliato, prestito annuale rinnovabile di un amico che lo aveva ereditato da uno zio morto. L’incanto si rompe quando, il giorno della partenza di Luneide, Leon scopre un innocente segreto che lei gli aveva tenuto nascosto. Per Leon segue un periodo terribile: rischia la vita in una burrasca di maestrale e viene salvato in mare dal caprone preferito del suo amico pastore, la mamma di un lupetto mannaro gli brucia la capanna, scopre la ragione dei suoi incubi e del suo brutto carattere, perde il lavoro, perde il pastore poeta, viene ospitato in una casa di riposo abitata da indomabili centenari dove conosce una rusticissima dolcissima prostituta. Distrutto dagli avvenimenti rientra in famiglia a Milano, ritrova Luneide e vanno a vivere insieme. L’ordinata ordinaria quotidianità distrugge la coppia. Di nascosto Leon torna in Sardegna per un’assurda conclusione, perfetto ossimoro della sua vita.

Recensione di "Una ragazza inglese" di Beatrice Mariani

"Una ragazza inglese"...

Valutazione 5 stelle su 5

Testo in italiano
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  • Pagine: 275

  • Buonasera, lettori! Ho finito di leggere, l'altra sera, questo capolavoro edito @sperlingkupfer , "Una ragazza inglese" di Beatrice Mariani @ragazza_inglese . È un romanzo affascinante, consente al lettore di viaggiare nello spazio ma anche nei meandri della sua mente, ora vi spiegherò perché. La protagonista del nostro racconto è Jane che, diplomatasi in Inghilterra a pieni voti, decide di lavorare alla pari per una ricca famiglia romana, per potersi realizzare un minimo di esperienza in qualche settore. Gli zii, unici suoi parenti in vita, la vorrebbero indirizzare verso gli studi di economia ma la ragazza ha ben chiare le idee, ricorda benissimo quanto e come abbiano lottato i suoi genitori per raggiungere gli obiettivi che si erano prefissi, realizzando passo dopo passo i loro sogni. 

    Stesso intento era quello di Jane che amava tantissimo il disegno, non era portata per gli studi riguardanti l'economia. Non ancora ventenne, la ragazza ha un modo tutto suo di manifestare i sentimenti che, al momento, sembrano portarla in un'unica direzione: verso Edoardo Rocca, lo zio misterioso del bambino di cui si occupa lavorando. Tutto sembra già molto complesso così, differenze d'età apparentemente insormontabili. Eppure ciò non è il fulcro della questione quanto lo sono i misteri che Edoardo si porta dietro...Jane riuscirà a salvarsi dai demoni del suo affascinante uomo? La mia valutazione è di 5 stelle su 5 perché la storia mi ha molto appassionata, mi ha fatta entrare direttamente nel cuore del personaggio, nei suoi modi di pensare e di agire. Da ventenne, ho visto un lato della storia molto piacevole dove non manca mai quel pizzico di suspense dovuta agli intrighi che stanno bene in qualsiasi romanzo. Credo che sia una storia che debba essere letta un po' da tutti, specialmente dalle ragazze e dalle donne di qualsiasi età che si rispecchieranno inevitabilmente nell'animo puro della protagonista e tenteranno, insieme a lei, di venire a capo di ogni singolo mistero. Vi auguro una buona lettura, spero che possa piacervi ed entusiasmarvi, come è successo a me. Buona lettura a chi sogna, perché se siete capaci di sognare un qualcosa, siete anche capaci di realizzarlo.❤

    Trama:
    È un tardo pomeriggio di giugno quando Jane raggiunge il cancello della villa dove passerà l'estate. Per lei, diplomata a pieni voti in Inghilterra, lavorare come ragazza alla pari per una ricca famiglia romana è un modo per mettere da parte qualche soldo, ma soprattutto il primo passo verso un futuro che intende scegliere da sola. Gli zii, unici parenti rimasti, la vorrebbero indirizzare a studi di economia, un percorso sensato che garantisce un solido avvenire. Ma lei non può dimenticare che i suoi genitori hanno seguito la loro passione a costo della vita, e la passione di Jane è il disegno, non i numeri. A nemmeno vent'anni, ha imparato a dar retta più al cuore che alla ragione. Il cuore, fin dal loro primo rocambolesco incontro, la spinge verso il suo datore di lavoro, Edoardo Rocca, un uomo d'affari dal fascino misterioso, zio del bambino di cui lei si deve occupare. È bello, sicuro di sé, sfuggente. Jane ne è intimorita, ma al tempo stesso attratta. Lui appartiene a un altro mondo, lo sa bene, eppure sente un'affinità che nessuna logica può spiegare. Basta una notte insonne perché si accenda una passione che sfida il buonsenso e la convenienza, non solo per la differenza di età, ma anche perché c'è qualcosa che Edoardo nasconde, segreti ed errori che stanno per travolgerlo. E, quando questo accadrà, per Jane sarà troppo tardi per mettersi in salvo.

    Recensione di "Resto qui" di Marco Balzano

    "Resto qui"...

    Valutazione 5 stelle su 5

    • Editore:Einaudi
    • Collana:Supercoralli
    • Edizione:1
    • Data di Pubblicazione:febbraio 2018
    • Pagine:180

    Buongiorno lettori❤ ho finalmente finito di leggere "Resto qui" di Marco Balzano, edito @einaudieditore . È un libro molto profondo, introspettivo e particolare. Basato su un'accurata documentazione storica riguardante il periodo della Seconda Guerra Mondiale vissuto in SudTirolo, il romanzo ha come protagonista Trina, una giovane donna che vivrà a pieno la guerra e lo scompiglio che essa porterà nella sua vita. Sposa di un giovane pastore, Erich, Trina conduce una vita molto semplice dovuta sia alle sue possibilità economiche ristrette che alle poche possibilità che, data la guerra, la sua terra le può offrire. Cittadina di un piccolo paesello, Curon, Trina si batterà in ogni modo per far sì che la diga sul suo paese non venga costruita, poiché potrebbe sommergere l'intera cittadina. 

    In tutto ciò, la guerra si insinuerà nella sua vita turbandola profondamente anche a livello affettivo, portandole via la sua piccola bambina. In un mondo al confine, dove nazismo e fascismo coesistono, la nostra protagonista dovrà trovare il modo di fronteggiare le situazioni che le si porranno davanti. La storia, ambientata in questo periodo storico abbastanza particolare, è documentata ed è realmente esistita, solo i personaggi sono caricature, invenzioni dell'autore. Ma i drammi vissuti in quel periodo furono reali e, senza ombra di dubbio, contribuirono all'attuale resa del SudTirolo odierno. La cattedrale immersa nel lago non è altro che ciò che rimane di Curon, il paesello di Trina, sommerso inevitabilmente dalla costruzione dell'ipotetica diga. Un romanzo pregnante, carico di significato e ricco di messaggi che, solo un autore come Marco Balzano, sarebbe stato in grado di trasmettere. La mia valutazione è di 5🌟 su 5🌟. Adoro i romanzi storici e ho molto apprezzato l'ambientazione e i caratteri descrittivi annessi. A mio parere, il premio Campiello vinto dal libro nel 2015 è super meritato e lo sarebbe stato anche un eventuale Premio Strega. Senza nulla togliere a "La ragazza con la Leica", penso che "Resto qui" di Marco Balzano sarebbe stato un valido vincitore del premio. In seguito leggerò anche il vero vincitore per potervi porre il confronto. Buona lettura.❤

    Trama:
    In Sudtirolo l’amore, la guerra e la pace non parlano la stessa lingua, ma si urlano addosso uno contro l’altro con estrema forza e violenza. In Resto qui di Marco Balzano, l’acqua e la montagna convergono per raccontare una storia che è rimasta un mistero e che, per i più, è ancora inspiegabile. Siamo nel dopoguerra e Trina è una mamma giovane e bella, segnata dal dolore per la perdita della figlia che durante gli anni del fascismo le è stata portata via, ma questa donna non ha mai smesso di aspettarla, di sperare che la forza della storia e del destino gliela restituiscano. In effetti nessuno sa che fine abbia fatto la ragazzina e chi l’abbia presa quindi una speranza nel cuore di Trina rimane forte e chiara. Nel pieno della seconda guerra mondiale, il marito si rifugia nelle montagne come disertore e Trina lo segue pronta a tutto pur di salvare la vita almeno all’uomo che ama. Gli anni del conflitto passano al buio, in un mondo che scorre parallelo a quello reale e mentre gli altri trovano la luce quando giunge la pace per Trina ancora non è così e in parte lei diviene simbolo di un Sudtirolo tormentato dalle sue trame interne e dalla sua profonda diversità. Solo la costruzione di una grande diga cambierà le sorti di questa gente, cancellando con tanta, tantissima acqua, il passato, i ricordi e un dolore insormontabile. Resto qui di Marco Balzano è il romanzo di una scelta, di tanti perché che diventano echi di domande negli anni che scorrono.

    Recensione de "L'abbagliante luce del tramonto" di Giada Menin

    "L'abbagliante luce del tramonto"...

    Valutazione 4,5 stelle su 5

    • Pagine: 302
    • Editore: Youcanprint (9 aprile 2018)

    Buonasera lettori! Oggi vi propongo questa meraviglia che avevo in lettura già da un po' ma che finalmente sono riuscita a finire! Parlo de "L'abbagliante luce del tramonto" di Giada Menin @labbagliantelucedeltramonto . La storia mi è piaciuta molto, ha tutto origine da uno spiacevole episodio accaduto all'interno della stazione di Trieste che, in quanto tragedia, avrà il potere di far avvicinare due persone che, altrimenti, non avrebbero avuto modo di conoscersi. Sto parlando di Karima, giovane tunisina e di Tamara, una ventottenne di Trieste. Le due si troveranno ad affrontare molte vicende insieme che non sempre capiranno, che non sempre riusciranno a gestire. 

    Si tratta di due donne opposte in quanto appartenenti a due culture diverse, innanzitutto. Ma questo libro è la dimostrazione che, quando nella propria vita entrano delle persone importanti, di qualsiasi cultura esse siano, hanno il potere di stravolgere l'andamento degli eventi che neanche noi stessi, protagonisti, riusciremo a controllare. Come premesso, la storia è ben scritta, ha una certa fluidità e anche una morale imponente dietro, è consigliata a tutti quelli che non amano camminare con i paraocchi, che sono disponibili all'apertura mentale nei confronti di un mondo sempre più bello perché sempre più vario. Nonostante ciò, l'aspetto che mi preme sottolineare è che la diversità culturale diventa un modo per imparare a nostra volta dagli altri ad essere addirittura migliori. Questo romanzo, a mio parere, ci insegna che gli eventi sono un flusso incontenibile e incontrollabile una volta che si susseguono e che, da sempre, ci fanno fare degli incontri in grado di farci ricredere su alcuni aspetti che prima avevamo trascurato. La mia valutazione è di 4,5 stelle su 5. Il racconto è ben impostato, è un autopubblicato tutto da gustare, da assaporare pagina dopo pagina lasciandosi travolgere dal continuo scorrere degli accadimenti che, come il libro e l'autrice stessa ci insegnano, sono indipendenti dal nostro personale controllo. Consiglio questo libro a chiunque vuole spaziare con la mente, andare oltre la superficialità quotidiana. Buona lettura, spero che il romanzo possa piacervi. ❤

    Trama:
    “L’abbagliante luce del tramonto” e’ un romanzo che racconta non solo la storia di due donne molto diverse tra loro, ma anche quella di due culture, appartenenti alla stessa terra e geograficamente vicine ma, allo stesso tempo, separate da una distanza incolmabile.Tamara e’ una ventottenne triestina di costituzione minuta, con la carnagione pallida, i corti capelli biondi e due magnetici occhi azzurri. E’ una ragazza solare ed espansiva, sempre pronta ad aiutare i più bisognosi e ad elargire amore senza pretendere nulla in cambio. Chi la conosce non può che rimanere colpito dalla sua grande forza d’animo, dalla grinta che sprigiona e dall’invidiabile voglia di vivere che traspare da ogni suo gesto e parola.Karima, invece, e’ una tunisina di trentaquattro anni, con la pelle color caffelatte, due grandi labbra carnose e i capelli castani lunghi e ribelli. Una donna timida, modesta, dal carattere dolce e sensibile, pazzamente innamorata di Samir, l’uomo che ha sposato quando era solo una ragazzina, e madre premurosa dei tre figli che insieme hanno messo al mondo. Vive a Trieste da circa metà della sua esistenza e, sia lei che la sua famiglia, si sentono perfettamente integrati nella società che, molti anni addietro, li ha accolti a braccia aperte e senza alcun tipo di pregiudizio razziale, consentendo loro di lavorare e vivere come un qualsiasi nativo italiano. 
    Questo, però, non ha impedito loro di dimenticare il Paese da cui provengono, ne’ di cancellare dal cuore la cultura e le tradizioni con le quali sono cresciuti.Due donne che non hanno nulla in comune e i cui destini, con tutta probabilita’, non si sarebbero mai incrociati se, in un soleggiato pomeriggio di fine marzo, le loro vite non venissero sconvolte dal tragico e inaspettato scoppio di una bomba nella stazione centrale di Trieste. Oltre a far precipitare nel caos l’intera nazione e ad insinuare la vile fiammella della paura negli animi di milioni di persone, per il timore di una nuova serie di attacchi terroristici in occidente ad opera dell’ennesimo gruppo di estremisti islamici, infatti, questo evento catastrofico coinvolgerà direttamente le due protagoniste della storia. Da un istante all’altro le vite di Tamara e Karima cambieranno drasticamente, ognuna a suo modo, e loro si ritroveranno catapultate in un vortice di emozioni ed accadimenti che non sempre saranno in grado di gestire, o comprendere. Crediamo di poter controllare il nostro futuro, di essere in grado di proteggere noi stessi e coloro che amiamo dai dispiaceri e dalle ingiustizie che ostacolano il nostro cammino, e di saper distinguere la strada giusta da quella sbagliata. Ma la vita ci insegna che nessuno e’ realmente padrone del proprio destino e ci porta a guardare il mondo che ci circonda con occhi diversi. Così, alle volte si scopre che anche ciò che sembra apparentemente lontano e irraggiungibile, in realtà, e’ molto più vicino di quanto immaginiamo.

    Recensione de "I dimenticati" di Emmanuele Ettore Vercillo

    "I dimenticati"...

    Valutazione 5 stelle su 5

    • Editore:Santelli
    • Data di Pubblicazione:Novembre 2018
    • Pagine: 176

    Buon pomeriggio, readers! Dopo aver scoperto un mondo vastissimo celato dietro ai romanzi fantasy, voglio parlarvi della mia esperienza in maniera ancora più approfondita tramite questo romanzo. "I Dimenticati" di @ema.vercillo.scrittore . Tutto ha luogo nel regno di Saphenet, un'isola misteriosa che è avvolta all'interno di una sorta di maledizione dei sognatori che, da sempre, aleggia su questo posto e sui suoi abitanti. Senza sapere la motivazione di tutto ciò, a tutti gli abitanti capita, molto spesso, di sognare una donna che indica loro una strada da seguire. Chi inizia a sognarla, va incontro ad una spiacevole sorte: i sogni diventano sempre più lunghi finché, la persona interessata, scompare per sempre. 

    Di conseguenza, Saphenet diventa un posto pieno di desolazione e abbandono. Il protagonista coraggioso della nostra storia, è Rodrick, un abitante di un villaggio di Saphenet. Dopo essere rimasto solo, la sua mente è diventata molto fragile e ciò lo ha portato ad avere un amico immaginario di nome Edor, personificazione di un suo vecchio amico reale che era scomparso per via della maledizione. Così, Rodrick gli promette che prima o poi riuscirà a scoprire dove vengono condotti tutti coloro che intraprendono quel cammino nel sonno. Inizia in questo modo il suo viaggio. Nonostante ciò, è consapevole di quale sia la strada intrapresa dai maledetti. Riuscirà Rodrick a venire a capo di questo mistero?...la struttura di questo fantasy mi ha subito catturata, in quanto è un misto tra un giallo e la pura fantasia, è un prodotto ibrido, particolare, che non delude mai il lettore. Sono rimasta molto colpita da questa struttura particolare e dal linguaggio usato nel racconto che alterna la narrazione a riflessioni profonde del protagonista. Sarà, quello che ha intrapreso, un viaggio nella sua anima? La mia valutazione è, senza alcun dubbio, di 5 stelle su 5 perché non avevo mai avuto il piacere di leggere qualcosa che sia un misto di due generi diversi ma che, allo stesso tempo, riesca a metterli in risalto entrambi, senza far prevalere l'uno sull'altro, bensì dosandoli e facendoli emergere nel momento più opportuno. Buona lettura a tutti, spero vi piaccia.❤

    Trama:
    "I dimenticati" è una storia fantasy dai toni cupi ambientata nel regno di Saphenet, una grande isola sconvolta da una piaga vecchia secoli e che viene chiamata maledizione dei sognatori, non avendo idea di quali possano essere le cause. Da tempo immemore, infatti, gli abitanti di Saphenet iniziano a fare degli strani sogni, nei quali vedono una strada da seguire: chi inizia a farli dorme sempre di più sino a quando non sparisce nel nulla, senza lasciare traccia. Nel corso del tempo, questa maledizione ha finito per rendere l'isola un posto cupo, costellato di rovine e luoghi abbandonati.

    Recensione de "L'apprendista geniale" di Anna Dalton

    "L'apprendista geniale"...

    Valutazione 5 stelle su 5

    Buongiorno, lettori! La nuova uscita della quale volevo parlarvi ieri sera è quella de "L'apprendista Geniale" scritto da Anna Dalton, edito @garzantilibri . Questo romanzo mi ha incuriosita particolarmente, mi ha fatto entrare direttamente nell'ottica e nell'ambiente descritto. Il tutto, è ambientato a Venezia e ha come protagonista una giovane ragazza irlandese, Andrea, che ha un sogno sin da quando era bambina: poter diventare una famosa giornalista, tale e quale a sua madre. Rimasta orfana di mamma, Andrea vive un'infanzia a metà dove le lacune affettive della madre vengono colmate dal padre e da alcuni simpatici vecchietti e gente di paese che la ammira e la stima dato che, pur essendo così piccola, abbia già iniziato la stesura di un giornale locale, il "Doyle News" che riporta tutti i fatti che accadono nella cittadina. Arriva persino ad avere ventuno abbonati. 

    Così, determinata nel volersi realizzare come scrittrice, Andrea lascia il suo piccolo paese, San Neri, per poter intraprendere un percorso di studi al prestigioso college veneziano, il Longjoy. Costruito da un gruppo di monaci gesuiti, il collegio era uno dei fiori all'occhiello di tutta Venezia, dove soltanto pochi genietti avevano l'opportunità di proseguire i loro studi. Andrea aveva avuto il privilegio di far parte di questo gruppo di genietti, essendo una ragazza molto perspicace che, sin da subito, addirittura anche prima del suo arrivo, ha iniziato a farsi notare. Non mancheranno gli ostacoli, i momenti bui del suo passato ad ostacolarla. Ma, ben presto, scoprirà di essere una persona resiliente, capace di qualsiasi cosa pur di raggiungere i suoi obiettivi. All'interno del college troverà i suoi compagni di viaggio, con i quali vivrà avventure indimenticabili e forse, chissà, anche il suo primo amore. Per potersi mantenere, lavorerà in un asilo dove le cose non saranno affatto semplici da gestire. Come andrà a finire il suo primo anno accademico? Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo perché mi ci sono rivista. Ho rivisto tutte le mie paure, i miei dubbi ed il mio entusiasmo nel voler iniziare l'università, lo scorso anno. Il linguaggio è fluido, lo stile ben curato. Risultato: 5 stelle su 5.

    Trama:
    Andrea è una giovane sognatrice un po’ maldestra. Mentre cammina per le calli veneziane ha in tasca con sé un foglietto di carta, con scarabocchiate tre parole, “Scrivi, scrivi, scrivi”. Un mantra creato da sua madre quando lei era ancora una bambina e che da allora lei si ripete per non scordare il suo grande obiettivo: diventare una giornalista. Grazie a una borsa di studio, Andrea è riuscita a entrare in una delle più prestigiose scuole di giornalismo del Paese. La vita all’interno del college però è meno facile del previsto: gli studenti sono ambiziosi e spregiudicati. Per fortuna, qualche volto amico si trova: c’è Marylin, sempre vestita di nero; Andre che la segue ovunque vada, e soprattutto c’è Joker. Il suo sorriso gigantesco nasconde un mare di segreti, che Andrea vorrebbe scoprire più di ogni altra cosa al mondo. Non è però il caso di perdere la concentrazione: il suo obiettivo è uno e la posta in gioco sempre più alta. Sfide e difficoltà devono essere arginate, innanzitutto per non deludere chi ha creduto in lei fin dal principio.

    Recensione de "La Driade e la strega" di Cornelia Longo

    "La Driade e la strega"...

    Valutazione 5 stelle su 5

    • Genere: Fantasy
    • Lunghezza: 429 pagine
    • Lingua: Italiano

    Buonasera, lettori! Dunque, riguardo alle mie prossime letture, volevo farvi presente che sto procedendo senza sosta nella lettura di questi meravigliosi fantasy, un mondo al quale non ero abituata, del quale ignoravo addirittura l'esistenza ma che, piano piano, sta diventando inevitabilmente parte di me. Con grande piacere, ho scoperto tramite gli ultimi libri che ho letto che, in qualche modo, questa realtà mi è sempre appartenuta, anche se in maniera del tutto inconsapevole. Ringrazio per tutto ciò l'autrice di questo bellissimo fantasy, @longocornelia , per avermi dato quest'opportunità. Il romanzo è la prima parte di una saga fantasy di Elementali che, spero, verrà conclusa a breve. "La Driade e la strega" è la sintesi di ciò che regge un intero mondo, il destino di ogni singolo essere che lo popola è dato da questo fondamentale equilibrio che si crea tra una Driade e una Strega, per l'appunto. Il luogo dove tutto questo si svolge è Elementali, una terra meravigliosa costituita da foreste incantate, villaggi oppressi, castelli e creature mitologiche. A far capo a questa terra immensa governata dalla natura, è una misteriosa accademia di stregoneria. 

    Le due protagoniste sono Celia e Yvonne, all'apparenza due ragazze legate da un qualcosa di misterioso ma, allo stesso tempo, completamente opposte. Celia si distingue da tutte le altre perché possiede un simbolo sul polso, un marchio a forma di mezzaluna...ma cosa sarà? Altrettanto, Yvonne, attrae inspiegabilmente la curiosità di molte persone ma non conosce il suo passato, tantomeno è a conoscenza del suo futuro. Che ruolo avranno le due in questa incredibile saga? Saranno avversarie, complici o sono entrambe destinate a qualcosa di più grande di loro, a qualcosa di inimmaginabile?...lo lascio scoprire a voi, miei cari lettori. Una volta spalancate le porte verso questo mondo incantato posso assicurarvi che non tornerete indietro facilmente. La storia ha letteralmente catturato la mia attenzione in queste giornate di pioggia, condensandola attorno alle vicessitudini delle due ragazze. La mia valutazione per questo libro è di 5 stelle su 5. Grazie a questo libro, il fantasy sarà un genere che riconsidererò❤

    Trama:
    E se lo spietato destino di una Driade e una strega reggesse la vita di un intero mondo?
    Elementali è una terra governata dalla sacralità della Natura, disseminata di Foreste incantate, creature mitologiche, castelli opulenti, villaggi oppressi e un’Accademia di stregoneria celata nel mistero.
    Chi è Celia? Quali sono le sue origini e perché possiede un marchio a forma di mezzaluna su un polso?
    Chi è Yvonne? Perché il suo passato e il suo futuro sono indecifrabili e i suoi comportamenti hanno attirato pericolose curiosità?
    Quali forze intrecciano due identità così diverse? Ma soprattutto, la storia le vedrà alleate o avversarie?
    In uno scenario fantasy sempre più spietato e sfaccettato, raggirato da personaggi mossi da secondi fini, le protagoniste si troveranno a lottare per ciò in cui credono, mettere in discussione la loro identità, svelare segreti e menzogne (col rischio di esserne travolte) e sacrificare se stesse per abbracciare un destino che pare già tracciato. Un destino di imprevedibili incontri, battaglie, fughe, intrighi e avventure mozzafiato.

    Recensione de "I cristalli di Hymim" di Roberta Trupia

    "I cristalli di Hymim"...

    Valutazione 4 stelle su 5


    Buonasera lettori! Scusate ancora per l'assenza, ma spero di riuscire a riprendere con le pubblicazioni a pieno ritmo. Questo pomeriggio voglio presentarvi una novità della quale avrete sentito già parlare, un fantasy molto profondo e intenso, "I Cristalli di Hymim" di Roberta Trupia @icristallidihymim . È un romanzo che brilla e vive di luce propria, mi sono persa tra le sue pagine, nelle trame del suo racconto, scorrevole e piacevole allo stesso tempo. Nonostante non sia il mio genere, ho voluto cimentarmi nella lettura e non ne sono rimasta affatto delusa. Mi è molto piaciuta la trama, la narrazione e la descrizione attenta e minuziosa di ogni singolo particolare. Il racconto parla di due ragazzi legati a vicenda da un doppio filo invisibile: se uno dei due vive, l'altro è destinato a morire. Una vuole solo vivere ma l'altro ha bisogno che lei muoia per continuare a sopravvivere. Nonostante questa infausta premessa, entrambi i protagonisti saranno costretti a vivere delle avventure impossibili, varie peripezie tramite le quali scopriranno di dover sacrificare ciò che hanno di più caro, il bene per le loro famiglie, per continuare a vivere. 

    Entrambi andranno incontro a scelte sbagliate, in effetti, in questo fantasy, non esiste una vera e propria lotta tra il bene e il male, come ci aspetteremmo, ma il bene e il male sono insiti nella personificazione di qualsivoglia membro di questa storia. Nel corso della lettura, vi accorgerete che la trama si infittisce sempre di più, che il male sembrerà fondersi col bene e viceversa. Ogni lettore è perciò libero di affezionarsi ad un determinato personaggio e, però, sarà costretto ad accettarne sia il lato positivo che il lato tremendamente oscuro. Tutti cadranno in tentazione, tutti sbaglieranno. Ma non esiste cosa più bella che accettare un personaggio così come si presenta, con pregi e difetti, proprio come nella vita reale. Questo aspetto mi è sembrato innovativo e rivoluzionario all'interno di un fantasy, per questo motivo ho deciso di attribuirgli 4 stelle su 5 meritate. L'eterna battaglia della mitologia contro l'umanità, draghi contro uomini, battaglie immotivate...dove ci porterà tutto questo? Buona lettura.❤

    Trama:
    Roberta Trupia ci presenta un romanzo fantasy straordinario nel suo spezzare le consuetudini. La legge imprescindibile del "se vuoi infrangere le regole devi prima conoscerle" trova qui una delle sue massime espressioni. Il genere fantasy, infatti, ha delle regole molto precise. La lotta tra il bene e il male è una di queste. Ma cosa succede quando le forze in campo sono due e ciascuna identifica il male nell'altra? "Solita storia", secondo voi? Non se hanno entrambe voce in capitolo. Draghi contro Umani, ma perché questa guerra? Cosa si stanno contendendo? E queste battaglie hanno delle motivazioni concrete oppure c'è semplicemente un'entità che vuole distruggere tutto per il solo gusto di farlo?