La ragazza di fuoco...
Valutazione 5 stelle su 5
Anno edizione: 2019
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 ottobre 2019
Pagine: 384 p.
Eccomi di nuovo qui, cari lettori. Questo è il secondo giorno di seguito nel quale ho l'opportunità di parlarvi della saga The Hunger Games. Oggi, nello specifico, approfondirò con voi i dettagli che compongono il secondo romanzo della serie, La ragazza di fuoco. Come sempre, alla fine della recensione, troverete il calendario con le altre tappe previste sui blog delle mie colleghe. Come vi avevo già anticipato anche se in maniera molto velata per non fare spoiler, Katniss sfiderà apertamente gli strateghi che controllano gli Hunger Games fino alla fine.
E vincerà proprio lei, ma non perché riuscirà ad uccidere chiunque, bensì perché per la prima volta nella storia degli Hunger Games è lei ad aver deciso COME si deve vincere. Infatti, tramite uno stratagemma ben architettato, Katniss riesce a riportare a casa con sé anche Peeta, facendo dichiarare entrambi vincitori dell'edizione. Il ritorno alla normalità non è così spensierato come potrebbe apparire a molti: infatti, gli Hunger Games hanno profondamente segnato sia Katniss che Peeta soprattutto dal punto di vista psicologico. Entrambi incorrono in incubi continui, non si danno pace per ciò che è accaduto e continuano a rievocare nella mente le figure dei loro compagni uccisi dal sistema. Emblematica sarà la figura di Prue, alleata e amica di Katniss. A seguito del fatto che Katniss, durante gli Hunger Games si sia dimostrata una compagna leale, molti saranno le rivolte che agiteranno i vari distretti, costretti a subire le brutalità di un sistema che vogliono a tutti i costi sopprimere.
Dal canto suo, la nostra protagonista, inizialmente all'oscuro di ciò che sta accadendo attorno a lei, si dedica completamente alla sua vita privata, cercando di affrontare i problemi della quotidianità. Ben presto, questa pace apparente viene ad essere sconvolta completamente dal suo destino, legato a doppio filo alla distruzione del sistema. Molte sono le pressioni provenienti da Capitol City che, anche se non lo ammette chiaramente, si trova in difficoltà e teme che le piccole rivolte, se accomunate da un ideale forte, possano diventare un problema ingestibile.
Katniss verrà spinta a comportarsi in un certo modo per placare gli animi di chi ha deciso di contrastare il sistema, ma la mossa avrà un risultato scarsissimo in quanto nemmeno la stessa Katniss è convinta che una rivolta contro Capitol non sia necessaria. Il secondo libro della serie, per questa situazione un po' sospesa e di transito, si configura come il libro che porta il lettore a riflettere maggiormente: sin dall'inizio, dalla presentazione di questo mondo suddiviso in distretti, l'attenzione del lettore si focalizza sull'intero contesto, ma in questo secondo volume l'attenzione è rivolta soprattutto ad analizzare i comportamenti della protagonista, il modo in cui agisce, cosa pensa, se i suoi pensieri sono in connessione con le sue azioni. In una prima parte, costretta ad essere pilotata, la nostra protagonista si troverà in difficoltà e, per questo motivo, ho definito questa prima parte come una sorta di ammucchiamento di momenti di stasi, dove si temporeggia, si tenta di fare qualcosa che possa danneggiare il meno possibile gli altri, anche se, talvolta, con scarsi risultati.
Quella che ci viene presentata nella prima parte del romanzo è una Katniss che pensa, che tiene la sua mente in costante attività per paura di finire vittima del suo stesso oblio, del caos interiore che ancora non riesce a dominare pienamente e che prende il sopravvento anche sulla realtà. Molte reazioni sono confuse, contrastanti, è come se Katniss stesse combattendo con sé stessa nella speranza di capire presto cosa sia giusto fare per il bene di tutti. Anche se agli occhi di molti ciò può apparire come un atteggiamento egocentrico da parte della protagonista rispetto ai veri drammi che si consumano davanti ai suoi occhi, in realtà non è così perché, alla fine, come avremo modo di vedere, questi momenti di riflessione porteranno a qualcosa di nuovo e di buono. Finalmente, la protagonista saprà da che parte stare, non cercherà più di mentire a se stessa per il millantato bene degli altri che verrà decantato solo in apparenza, mentre le vendette più atroci si consumeranno sulla pelle del popolo nella più totale inconsapevolezza da parte di Katniss.
Nella seconda parte del libro, invece, troveremo un racconto più dinamico che ci farà aprire gli occhi su quello che accade realmente intorno; tramite l'attenta analisi di chi vive quei momenti, il lettore cerca di anticipare cosa succederà. Ad esempio, io non sono riuscita ad ipotizzare esattamente cosa sarebbe accaduto, ma alla fine ho faticato anche ad accettare il dramma che mi veniva presentato davanti. Per tutti i personaggi principali inizia un nuovo incubo, è quasi come se non fossero mai finiti gli Hunger Games, gli scenari che ci vengono presentati sono l'uno più drammatico dell'altro e sembra che i vari eventi stiano per subire un lento ed inesorabile declino.
Nonostante ciò, oltre a trovare questo secondo libro molto profondo e ricco di spunti, capirete come tutto può essere stravolto con immediatezza e quelli che sembravano essere, fino ad un momento prima, soltanto degli incubi appartenenti ad un passato ormai lontano, finiscono per diventare un dramma attuale che fatica ad essere accettato. Alla fine, il destino di Peeta e Katniss prenderà il sopravvento sul resto e, come sempre, loro gli andranno incontro, pur opponendo qualche resistenza iniziale.
Dalle mie parole avrete capito che ho adorato anche questo secondo romanzo che non ha nulla di meno rispetto al primo, anzi: la prospettiva attraverso la quale ci vengono presentati gli eventi rimane la stessa, seppur vengano apportate diverse modifiche, ad esempio l'inserimento di una parte più introspettiva, il capovolgimento e lo stravolgimento totale della situazione, senza contare i dettagli afferenti al triangolo sentimentale che vede coinvolta la protagonista. Gale, Katniss, Peeta. Tre punte dello stesso triangolo amoroso che, anche se non sarà al centro dell'intera vicenda, vedrà in questa seconda parte degli sviluppi apparentemente decisivi. Tra timidezze, atteggiamenti cauti e rivelazioni, prosegue inesorabile e inarrestabile il cammino che, a breve, condurrà noi lettori all'approdo finale che, prontamente, sta per essere sconvolto dal nuovo spin-off della serie. La mia valutazione è di 5 stelle su 5, a breve avrò modo di parlarvi anche del terzo e penultimo romanzo della serie che, ormai, possiamo considerare in continua espansione: a presto, con "Il canto della rivolta"
Trama:
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela.
Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...