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Recensione di "Resto qui" di Marco Balzano

"Resto qui"...

Valutazione 5 stelle su 5

  • Editore:Einaudi
  • Collana:Supercoralli
  • Edizione:1
  • Data di Pubblicazione:febbraio 2018
  • Pagine:180

Buongiorno lettori❤ ho finalmente finito di leggere "Resto qui" di Marco Balzano, edito @einaudieditore . È un libro molto profondo, introspettivo e particolare. Basato su un'accurata documentazione storica riguardante il periodo della Seconda Guerra Mondiale vissuto in SudTirolo, il romanzo ha come protagonista Trina, una giovane donna che vivrà a pieno la guerra e lo scompiglio che essa porterà nella sua vita. Sposa di un giovane pastore, Erich, Trina conduce una vita molto semplice dovuta sia alle sue possibilità economiche ristrette che alle poche possibilità che, data la guerra, la sua terra le può offrire. Cittadina di un piccolo paesello, Curon, Trina si batterà in ogni modo per far sì che la diga sul suo paese non venga costruita, poiché potrebbe sommergere l'intera cittadina. 

In tutto ciò, la guerra si insinuerà nella sua vita turbandola profondamente anche a livello affettivo, portandole via la sua piccola bambina. In un mondo al confine, dove nazismo e fascismo coesistono, la nostra protagonista dovrà trovare il modo di fronteggiare le situazioni che le si porranno davanti. La storia, ambientata in questo periodo storico abbastanza particolare, è documentata ed è realmente esistita, solo i personaggi sono caricature, invenzioni dell'autore. Ma i drammi vissuti in quel periodo furono reali e, senza ombra di dubbio, contribuirono all'attuale resa del SudTirolo odierno. La cattedrale immersa nel lago non è altro che ciò che rimane di Curon, il paesello di Trina, sommerso inevitabilmente dalla costruzione dell'ipotetica diga. Un romanzo pregnante, carico di significato e ricco di messaggi che, solo un autore come Marco Balzano, sarebbe stato in grado di trasmettere. La mia valutazione è di 5🌟 su 5🌟. Adoro i romanzi storici e ho molto apprezzato l'ambientazione e i caratteri descrittivi annessi. A mio parere, il premio Campiello vinto dal libro nel 2015 è super meritato e lo sarebbe stato anche un eventuale Premio Strega. Senza nulla togliere a "La ragazza con la Leica", penso che "Resto qui" di Marco Balzano sarebbe stato un valido vincitore del premio. In seguito leggerò anche il vero vincitore per potervi porre il confronto. Buona lettura.❤

Trama:
In Sudtirolo l’amore, la guerra e la pace non parlano la stessa lingua, ma si urlano addosso uno contro l’altro con estrema forza e violenza. In Resto qui di Marco Balzano, l’acqua e la montagna convergono per raccontare una storia che è rimasta un mistero e che, per i più, è ancora inspiegabile. Siamo nel dopoguerra e Trina è una mamma giovane e bella, segnata dal dolore per la perdita della figlia che durante gli anni del fascismo le è stata portata via, ma questa donna non ha mai smesso di aspettarla, di sperare che la forza della storia e del destino gliela restituiscano. In effetti nessuno sa che fine abbia fatto la ragazzina e chi l’abbia presa quindi una speranza nel cuore di Trina rimane forte e chiara. Nel pieno della seconda guerra mondiale, il marito si rifugia nelle montagne come disertore e Trina lo segue pronta a tutto pur di salvare la vita almeno all’uomo che ama. Gli anni del conflitto passano al buio, in un mondo che scorre parallelo a quello reale e mentre gli altri trovano la luce quando giunge la pace per Trina ancora non è così e in parte lei diviene simbolo di un Sudtirolo tormentato dalle sue trame interne e dalla sua profonda diversità. Solo la costruzione di una grande diga cambierà le sorti di questa gente, cancellando con tanta, tantissima acqua, il passato, i ricordi e un dolore insormontabile. Resto qui di Marco Balzano è il romanzo di una scelta, di tanti perché che diventano echi di domande negli anni che scorrono.

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