giovedì

Review Party "Le sorelle Brontë" edito OscarVault

Le sorelle Brontë...


Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi parlerò di una nuova e speciale uscita per la casa editrice Mondadori, sezione Oscar.








Trama:

Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempestaLa Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.

sabato

Review Party "Il portale degli obelischi" di N. K. Jemisin

Il portale degli obelischi...

Traduttore: Alba Mantovani
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 12 maggio 2020
Pagine: 444 p.

Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi parlerò del secondo volume della trilogia de "La terra spezzata" di N. K. Jemisin, edito Oscar Mondadori. Come sapete, il primo volume mi era piaciuto moltissimo e il secondo non ha deluso per nulla le mie aspettative. "Il portale degli obelischi" è un romanzo che si muove su due strade parallele tra di loro che, inizialmente, sembrano procedere in due direzioni differenti, mentre in un secondo momento scopriremo che si andranno incrociando. Le avventure che vivranno i personaggi saranno molteplici, infatti la narrazione procederà spedita descrivendo i protagonisti e le loro azioni, senza mai annoiare il lettore. 

Oltre alla peculiarità relativa all'avventura, esiste anche l'elemento magico in questa serie che, puntualmente, fa capolino per ricordarci la sua presenza. Naturalmente, trattandosi di una trilogia, il mio consiglio è quello di leggere i libri in maniera ordinata, altrimenti non potrete mai giudicare con obiettività ciò che è stato scritto. Senza aver letto il primo volume, "La terra spezzata", non avrebbe senso iniziare a leggere "Il portale degli obelischi" perché non si avrebbe quella continuità che l'autore vuole che il lettore percepisca, senza contare che difficilmente si riuscirebbe ad entrare nelle dinamiche della narrazione e a comprenderle bene. 

Trovo che questo libro sia stato curato nei minimi dettagli soprattutto nelle descrizioni dei personaggi, dei luoghi e dei fatti nei quali essi sono coinvolti. L'autore è preciso ma non annoia nella descrizione dei dettagli, perché riesce ad incorporare nel testo anche dei particolari che ci consentono di cambiare radicalmente la visione, che finora abbiamo avuto, di tutti gli avvenimenti. Ciò che mi ha stupita di più è stata l'originalità, la fantasia, è questa la componente che mi sento di premiare di più, in quanto nelle soluzioni narrative adottate dall'autore, niente risulta essere banale o ripetitivo. Ogni colpo di scena è studiato ed è ben riuscito, il lettore non riesce a prevenire ciò che accadrà, perché l'autore non inserisce alcun segnale che consenta di prevedere il futuro.

La mia valutazione è di 5 stelle su 5, confermo lo stesso voto del primo volume e vi invito caldamente a leggere l'intera serie de "La terra spezzata"; il mio consiglio è rivolto agli amanti del genere, a chi adora l'elemento magico, la fantasia, l'avventura e i romanzi ben pensati. Buona lettura!

Trama:

La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.



venerdì

Review Party "La saga di Terramare" edizione integrale di Ursula Leguin

Terramare...

Illustratore: Charles Vess
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 19 maggio 2020
Pagine: 1032 p., ill. , Rilegato
  • EAN: 9788804713920

Età di lettura: Da 12 anni

Salve a tutti, cari lettori, oggi parleremo de "La saga di Terramare" scritta da Ursula K. Leguin riproposta da Mondadori in una splendida edizione integrale corredata da bellissime illustrazioni. Qualora voleste approcciarvi a questa storia, vi consiglio vivamente di prendere l'edizione illustrata di Mondadori perché, oltre ad essere la più recente, tramite l'ausilio delle immagini aiuta ad andare avanti nella lettura. Dico ciò, perché  questo libro è dedicato a coloro i quali hanno un'età superiore ai dodici anni. Qualora dei ragazzi dovessero iniziare ad avvicinarsi al mondo della lettura, questa edizione è semplicemente perfetta, perché consente di abbinare l'impatto visivo con la narrazione vera e propria della storia. 

Il libro è incentrato sulla figura di un ragazzo che intraprende un viaggio nel mondo magico di Terramare, un luogo costellato da arcipelaghi, acque limpide e terre sconfinate. La magia sarà una costante all'interno di tutto il racconto, la scrittura è molto fluida e ne consente una facile lettura, il libro si divora davvero in pochissimo tempo. Sono felicissima di averne intrapreso la lettura perché è una delle storie più versatili di tutte, nel senso che si sa benissimo adattare a chi ha davanti. Dà dei profondi insegnamenti ai più grandi e non smette mai di dispensare consigli ai più giovani che, nel corso della loro crescita, hanno bisogno di leggere storie che diano dei determinati input. 

Trattandosi di un mondo ricco di creature fantastiche, le illustrazioni sono necessarie al fine di comprendere meglio il ruolo che i personaggi immaginari hanno all'interno del racconto e aiuta a capire soprattutto come esse sono composte, nonostante le descrizioni siano abbastanza chiare ed approfondite. Il volume è rifinito nei minimi dettagli, sia a livello di scrittura, perché è molto curato, sia nell'impaginazione e nella fattura esterna. Un libro che non può mancare nelle librerie degli amanti del fantasy, dei viaggi e, soprattutto del mare.

Lettura interessante e adatta davvero a chiunque, consiglio di leggerlo piano piano e di non farvi spaventare dalla sua mole, perché è un libro che vale la pena di essere letto e affrontato in tutta la sua maestosità. La mia valutazione è di 5 stelle su 5, auguro a tutti quanti una buona lettura!

Trama: 

Nel mondo incantato di Terramare, fatto di arcipelaghi e di acque sconfinate, un ragazzo si mette in viaggio verso l’isola di Roke e la sua Scuola di Maghi.

Solo quando sarà diventato un potente mago potrà affrontare le forze dell’oscurità che minacciano Terramare. Una meravigliosa edizione illustrata da Charles Vess con cinquanta tavole, appositamente commissionate e selezionate dall’autrice, per dare volti e immagini alle creature della sua fantasia.


martedì

Review Party "La luce degli abissi" di Frances Hardinge













Editore: Mondadori
Collana: I Grandi
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 21 luglio 2020
Pagine: 456 p., Rilegato
  • EAN: 9788804724193

Età di lettura: Da 13 anni

Salve a tutti, cari lettori! Oggi volevo parlarvi di una nuova uscita per Mondadori che mi ha stupita in una maniera impressionante e del tutto inaspettata. Si tratta de "La luce degli abissi" di Frances Hardinge. Come già è stato riportato nella trama, questo romanzo è una commistione di generi differenti: si spazia dal fantasy fino alla mitologia. Operare in un certo modo, mescolando generi diversi, risulta essere complicato, in quanto molte volte i libri finiscono per risentirne in termini di trama, scorrevolezza e, soprattutto, in termini di qualità. In questo libro, ciò non accade, anzi, avviene l'esatto contrario. Sono rimasta sorpresa e spiazzata da come questa commistione sia stata operata talmente bene da risultare, oltre che interessante, addirittura ammaliante. La mitologia è sempre stato un ambito al quale ho rivolto un particolare interesse; da appassionata non posso far altro che ribadire quanto sia stato affrontato bene il tema che riguarda questo contesto, nel libro in questione. 

Oltre a ciò, il libro mi ha ricordato e ha rievocato in me il culto dei miti legati ai poemi omerici e non solo. Avete presente tutte quelle storie legate all'avventura, e in particolare al mondo dei pirati? Bene, questo romanzo è quello che fa al caso vostro qualora vogliate rivivere quei momenti fiabeschi, quasi rimasti immobili e indelebili nel tempo. Penso che l'autore sia anche una persona molto preparata, è riuscito a creare e costruire qualcosa di meraviglioso basandosi su dei pilastri che, oggigiorno, non vanno più di moda. La mitologia, ad esempio. Tramite la lettura di questo libro diventa accessibile a tutti e, anche per questo motivo, sono più che felice di recensirlo positivamente, merita davvero tanto perchè fa rivivere qualcosa di antico, profondo e viscerale tra le sue pagine, rinnovando gli argomenti senza però decontestualizzarli, senza fargli perdere le caratteristiche che contraddistinguono il genere in sè.

Consigliato a chi si vuole approcciare ai tre generi, consigliato e adatto soprattutto ai giovani che vogliono avvicinarsi, a piccoli passi, nei confronti di questi generi. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 e sono felicissima di averlo potuto leggere e recensire. Un viaggio negli abissi più bello di questo, non esiste di sicuro. Buona lettura!

Trama:

Un romanzo memorabile. Una fusione di fantasy, avventura, horror e mitologia.

Da sempre Hark e Jelt sanno che, appena sotto il mare, esiste l'Abissomare, l'antica dimora dei mostruosi dèi che a lungo terrorizzarono l'arcipelago della Miriade. Riti sacerdotali e sacrifici servirono per anni a placare l'ira delle divinità marine, fino al giorno del Cataclisma, quando in un'esplosione di follia si distrussero a vicenda. Le loro reliquie, che conservano un potere divino, sono molto ambite dai piccoli truffatori come Hark e Jelt, in fuga dalle leggi del governatore e dai contrabbandieri. Due amici inseparabili, almeno finché i fondali non restituiscono una reliquia diversa da tutte le altre: un globo pulsante, intriso di un potere straordinario e oscuro, che potrebbe distruggere non soltanto l'amicizia di Hark e Jelt, ma tutto il loro mondo. 



Review Party "The Ones" di Veronica Roth

The Ones...

Traduttore: Verde Roberta
Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 21 luglio 2020
Pagine: 396 p., Rilegato
  • EAN: 9788804721475

Età di lettura: Young Adult

Salve a tutti, cari lettori! Oggi sono qui per parlarvi di "The Ones, la profezia dei prescelti", l'ultimo libro di Veronica Roth uscito per Mondadori. Si tratta di un young adult dalla trama impegnativa, ma è uno scritto particolarmente complesso quanto meraviglioso, quindi penso proprio che valga la pena leggerlo, indipendentemente dalla vostra familiarità con questo genere. 

Devo dire che, nonostante la trama sia molto densa, il libro è molto scorrevole, la scrittura della Roth aiuta tantissimo a leggerlo in maniera veloce. La mole di pagine delle quali è composto non deve assolutamente spaventarvi, anche perché è molto fluido, la storia prende immediatamente il lettore, riesce a coinvolgerlo nel migliore dei modi, infatti sono felicissima di aver avuto l'onore di poterlo leggere e recensire per il giorno d'uscita.

Gli intrighi, secondo il mio modesto parere, sono il punto forte di questo romanzo. Non ho avuto alcuna difficoltà nel districarmi tra questi intrecci, si riesce sin da subito, come avevo evidenziato prima, ad assumere una certa familiarità con gli eventi narrati. Per questo motivo mi sento di dare una fiducia spropositata alla Roth, sebbene io mi stia approcciando a questo genere soltanto di recente. Infatti, per via di questa piacevole introduzione al mondo del toung adult, recupererò volentieri i libri della Roth e di altri autori, cosa che consiglio anche a chi non è abbastanza pratico del genere, come me. 

La mia valutazione è di 5 stelle su 5, come pensavo sin dall'inizio, quest'ultimo libro mi avrebbe sorpresa e dato parecchie conferme. Per cui ve lo consiglio veramente col cuore, soprattutto se avete un leggero timore nei confronti dell'approccio a questo mondo che, come ho scoperto di recente, si è rivelato essere stupendo e sconfinato. Buona lettura!

Trama: 

Fin dalla sua prima comparsa, l'Oscuro non ha fatto che generare panico e caos. Entità malefica incredibilmente potente, ha provocato eventi catastrofici capaci di radere al suolo città intere e spezzare migliaia di vite innocenti. Gli unici in grado di sconfiggerlo, a quanto scritto in una profezia, potrebbero essere cinque ragazzini, Sloane, Matt, Ines, Esther e Albie, i Prescelti.

Prelevati dalle loro case da un'agenzia governativa, vengono sottoposti a un training durissimo in cui viene insegnato loro l'uso della magia, indispensabile per affrontare la missione che li attende. La lotta con l'Oscuro prosegue per anni, ma alla fine ne escono vincitori. Tutto il mondo a questo punto può tornare piano piano alla normalità... tutti tranne loro, soprattutto Sloane, che più dei compagni fatica a rimettersi in sesto. I segreti che nasconde non solo la tengono agganciata al passato ma la allontanano inevitabilmente dalle sole quattro persone al mondo in grado di capirla. Subito dopo la celebrazione del decimo anniversario della gloriosa vittoria sull'Oscuro che vede ancora una volta riuniti i cinque Prescelti, accade l'impensabile: uno di loro muore. E quando i restanti quattro si riuniscono per celebrarne il funerale, fanno una tremenda scoperta: hanno commesso il grave errore di sottovalutare l'Oscuro. Il suo obiettivo finale, infatti, è sempre stato molto più grande di quanto loro, il governo e persino la profezia avessero previsto, e questa volta resistergli potrebbe costare a Sloane e ai suoi compagni molto più di ciò che hanno ancora da dare...

lunedì

Review Party "Fondazione e Terra" di Isaac Asimov

Fondazione e Terra...

Traduttore: Piero AnselmiGianni MontanariCesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.

Cari lettori, eccoci giunti all'ultima attesissima tappa di questo viaggio meraviglioso tra i luoghi comuni di Asimov. Il libro che conclude la serie del Ciclo della Fondazione, intitolato "Fondazione e Terra", è un romanzo a dir poco sensazionale dove, molto di più rispetto ai romanzi precedenti, si avverte una commistione tra generi differenti. Nel corso della recensione, cercherò di spiegarvi come questa commistione avrà luogo. Ancora una volta, mi piace ribadire quanto sia stata fondamentale, per me, la ripubblicazione da parte di Mondadori del Ciclo integrale in un unico volume. È solo grazie a questa nuova uscita se sono riuscita ad approcciarmi al fantastico mondo di Isaac Asimov. Vi ricordo che, come sempre, in fondo all'articolo troverete il banner con i nomi di tutti i meravigliosi blog che hanno partecipato all'evento.

"Fondazione e Terra" è molto più di un romanzo conclusivo. È uno scritto che racchiude l'intero significato della trilogia, oltre a completarla la arricchisce di nuovi elementi. Entra in gioco la tematica amorosa, l'intrigo passionale che stravolge ogni logica. Finora, in questa serie, Asimov si era ben guardato dall'inserire simili episodi, era tutto un gioco politico, economico, istituzionale e puramente logico. L'unica tipologia di intrigo che mancava di conferire una certa completezza all'intero quadretto è proprio la tematica amorosa. Ci saranno casi in cui noi lettori saremo portati a pensare che si tratti davvero di amore puro, ma nella maggior parte di essi capiremo sin da subito che si tratta di un intrigo amoroso finalizzato al raggiungimento di un obiettivo razionalmente prefissato. La strumentalizzazione del sentimento è un'altra tematica che mi ha colpito molto, per il modo in cui l'autore ha scelto di affrontarla.

I protagonisti non variano rispetto al libro precedente, caratteristica che ha sempre contraddistinto i primi romanzi del Ciclo, nella maggior parte dei casi. "Fondazione e Terra" è il degno seguito de "L'orlo della Fondazione", per questo motivo ci tengo a sottolineare che, a mio avviso, leggere i romanzi in ordine confusionario, non porta a nulla, poiché Asimov aveva un disegno ben preciso in testa da far seguire al suo lettore tipo. Il legame di consequenzialità che lega questi due ultimi romanzi, ne è la prova. 

Ho amato l'intera saga della Fondazione, nonostante abbia apprezzato maggiormente alcuni punti e ne abbia criticati degli altri. Trovo che Isaac Asimov sia un autore da approfondire ancora, perché non esiste un limite alle conoscenze che ha inserito nei suoi meravigliosi romanzi. Penso che qualora possa risultare impegnativo affrontare un romanzo di Asimov, bisogna essere sempre spinti a pensare che ogni cosa che scrive, ha un suo fine, un suo scopo preciso che ci verrà rivelato a tempo debito. Non fa decisamente parte di quella cerchia di autori che anticipano prima ciò che accadrà, perciò potrete leggere serenamente i suoi romanzi, vivendo ogni cosa nel momento in cui vi viene presentata.

La mia valutazione per questo ultimo romanzo che conclude il Ciclo è di 5 stelle su 5. Auguro a tutti una buona lettura!

Trama: 

Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.


sabato

Review Party "Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri" di Tommaso Zorzi

Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri...

Editore: Mondadori
Collana: Novel
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 16 giugno 2020
Pagine: 204 pp.

Eccomi qui, cari lettori, per parlarvi di un romanzo uscito di recente per Mondadori. Si tratta di "Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri" di Tommaso Zorzi. Alla fine dell'articolo troverete il banner con i nomi di tutti i blog che partecipano all'evento. "Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri" è un libro che racconta la nostra attualità in maniera fresca e ironica. Il tema al centro della narrazione è la ricerca del fidanzato perfetto che, in molti casi, si rivela un vero e proprio fallimento, proprio perché i nostri canoni non trovano corrispondenza nella società odierna. 

Un viaggio nella società che noi stessi abbiamo creato ma che, puntualmente, fatichiamo ad accettare. Nell'era dei social, delle chat sui siti d'incontri, è diventato sempre più difficile conoscere la propria anima gemella, nonostante questi mezzi siano nati per favorirle, le conoscenze. Il nostro protagonista è un tipico ragazzo di città che, stancatosi della sua sfortuna in amore, decide di voltare pagina; vuole trovare a tutti i costi una persona con la quale fidanzarsi. Personalmente, non ho condiviso la sua determinazione in questo, poichè penso ancora che bisogna saper aspettare, perché le cose belle avvengono quando meno ce lo potremmo aspettare. Infatti, accadrà così anche per il nostro protagonista che rimarrà spiazzato dalla sua sorte.

Ho trovato la narrazione scorrevole e ben articolata, il linguaggio utilizzato è quello comune, il registro è colloquiale ma, secondo il mio modesto parere, in alcuni tratti si rivela basso e volgare (nel senso moderno del termine). Consapevole del fatto che Tommaso Zorzi è un personaggio amato per le sue "uscite", in un libro avrei evitato di inserire alcuni dettagli che, agli occhi di un lettore medio, potrebbero rivelarsi di cattivo gusto.

La nota positiva di tutta la storia è il fatto che riesca a raccontare il nostro mondo, la realtà che stiamo vivendo, in modo divertente, seppur da un punto di vista inusuale. È sicuramente una lettura da consigliare ai giovani, perchè è un libro scritto appositamente per loro, per coloro i quali ogni giorno devono fare a pugni con la dura realtà che li attende, da ogni punto di vista. Potrebbe anche essere visto come un modo per comprendere e guardare da vicino le dinamiche dell'amore odierne, per tracciarne un'evoluzione o una possibile involuzione rispetto al passato, dipende da quale punto di vista si guarda a questo argomento. 

In fin dei conti, è una storia carina e adatta ai nostri tempi, include la tematica LGBT, anche se non si sofferma nell'affrontare apertamente la questione ma la mette ugualmente al centro del discorso narrativo. La mia valutazione è di 3 stelle su 5, vi auguro una buona lettura!

Trama: 

"Questo sarà l'anno del mio fidanzamento, l'ho deciso. Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party-boy, quest'anno si fidanzerà. E adesso ho qualcosa come tredici chat attive su Grindr, che è tutto un pullulare di messaggi." Fortunatamente nella sua ricerca Filippo non è solo. Accanto a lui c'è Bea, l'amica di una vita e coinquilina da sempre che a ragazzi non è messa poi tanto meglio. Ma si sa, la speranza è l'ultima a morire, almeno finché viene alimentata dal vino bianco di pessima qualità che ogni sera Alice porta a Bea e Filippo in cambio di un posto sul divano del loro appartamento di Porta Venezia, nel cuore del quartiere della festa milanese. La malasorte sentimentale sembra invertire la sua rotta quando Filippo, grazie all'inseparabile Gilda, il suo bellissimo esemplare di bassotto a pelo ruvido, incrocia il proprio destino con quello di Diego: dog sitter, uno e novanta, moro, occhi neri. Un bòno, insomma. Diego ha solo un piccolo, trascurabile difetto: ha una fidanzata che lo aspetta a Monopoli, in Puglia. Dettagli. Diego è perfetto, è dolce, passionale, insomma è quello giusto. Ma non è tutto oro quel che luccica. Magari è solo bigiotteria fatta bene. Tra aperitivi troppo alcolici, poke al salmone e maratone di serie tv, in questo romanzo Tommaso Zorzi racconta con leggerezza e ironia l'amore, l'amicizia, il sesso e le relazioni ai tempi di Grindr. Perché sì, Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, ma poi, quando tocca a noi, è un vero casino.


venerdì

Review Party "L'orlo della Fondazione" di Isaac Asimov

L'orlo della Fondazione...

Traduttore: Piero AnselmiGianni MontanariCesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.

Salve a tutti, cari lettori! Rieccoci qui con l'ormai puntuale appuntamento con Isaac Asimov. Siamo arrivati alla recensione de "L'orlo della Fondazione", il sesto romanzo del Ciclo della Fondazione, edito integralmente da Mondadori in un unico volume. Alla fine dell'articolo troverete un banner con tutti i nomi dei blogger partecipanti al Review Party, organizzato in occasione del lancio della nuova edizione integrale di tutto il Ciclo della Fondazione. 

Questa serie, finora, ha avuto degli alti e bassi, secondo il mio modesto parere. Brillante nel prequel, affascinante seppur ripetitiva la trilogia, ma sorprendente il sequel. Da ciò che sappiamo, possiamo dedurre che esso è stato richiesto espressamente dai lettori, per scoprire cosa accadrà dopo le varie crisi che la galassia ha dovuto affrontare. Infatti, Asimov, nella trilogia, non aveva minimamente accennato a ciò che sarebbe potuto succedere in futuro, ma si era limitato a far ruotare il racconto attorno alle vicessitudini personali di Seldon. Ciò che mancava a questa saga era, per l'appunto, una destinazione certa, un approdo e un fine specifico. Sebbene abbiamo parlato più volte del fine di Asimov, che risiede in vere e proprie morali di vita, senza considerare queste ultime, la narrazione sarebbe rimasta priva di senso o incompleta.

 In questa seconda parte ho apprezzato moltissimo l'inserimento del pianeta Gaia, un mondo popolato da persone molto capaci, in grado di far squadra tra loro. La scelta del nome mi ha rimandata ad una teoria scientifica che esiste realmente, la cosiddetta "teoria di Gaia" di James Lovelock. Come di consuetudine, anche in questo romanzo ci viene presentato un nuovo personaggio, anche perché le distanze temporali tra un evento e l'altro sono abbastanza estese e, col cambio di personaggi, secondo me, Asimov ci tiene a rimarcarle, quasi volendo ricordare al lettore di fare mente locale rispetto a ciò che è già accaduto, senza però trascurare quello che deve ancora venire.

In questo sesto romanzo, a fare da protagonista ci sarà Golan Trevize, un esiliato, il quale, come molti altri, cerca di mettere in discussione l'ormai anziana teoria di Seldon. Come vi avevo anticipato già prima, questo nuovo protagonista ha il compito di rompere con il passato, in quanto rispetto agli altri protagonisti è una sorta di antagonista nei confronti dell'intero racconto e, mentre cerca di distaccarsi dal peso dell'influenza della teoria di Seldon, non farà altro che affermarne la validità, dando piena attualizzazione ad un passato che sembrava essere ormai ostacolante e completamente inutile.

Facendosi portatore di tantissime novità, "L'orlo della Fondazione" è un romanzo in grado di segnare una vera e propria svolta definitiva alla statica realtà della trilogia che, seppur intrigante per via delle gravi crisi dai risvolti inaspettati, si ostinava a rimanere immutata nei suoi argomenti. Quest'avventura è stata emozionante sin dal primo momento, immergersi tra le pagine del mondo di Isaac Asimov può risultare tanto piacevole quanto complesso e capisco benissimo chi, a volte, non se la sente di proseguire con la lettura oppure non si sente pronto ad iniziarla. È una questione di affinità che, sicuramente, andrà crescendo sempre più, qualsiasi tipo di lettore voi siate e qualsiasi tipo di lettura cerchiate. Potrebbe rivelarsi sin da subito un tantino più impegnativa rispetto ad altri libri di immediata comprensione, ma dietro questa complessità apparente, si cela un mondo costellato di piacevoli sorprese e di profondi insegnamenti che, di certo, contribuiranno ad ampliare i vostri orizzonti culturali e morali. 

La mia valutazione per questo libro è di 5 stelle su 5, anche se, più volte, nel corso del prequel e della trilogia, mi sono chiesta se si potesse dare un voto a ciascun libro che compone l'immenso capolavoro di Asimov. Il mio voto è puramente indicativo, per far capire l'andamento della storia, i punti critici che secondo me la penalizzano agli occhi di un lettore medio, ma ciò non toglie il fatto che un'opera di tale maestosità e immensità sia da etichettare con un voto, lungi da me. Ci tengo a ringraziare ancora una volta la Mondadori che, tramite la realizzazione di questa meravigliosa edizione integrale, ha permesso, soprattutto a noi giovani, di entrare in empatia con un autore del calibro di Asimov, riproponendo la sua opera e, in questo modo, riuscendo a catturare l'attenzione di ogni lettore curioso che si rispetti. Buona lettura!

Trama: 

Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.




lunedì

Review Party "Seconda Fondazione" di Isaac Asimov

Seconda Fondazione...

Traduttore: Piero AnselmiGianni MontanariCesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.

Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi continuerò a parlare del "Ciclo della Fondazione" di Isaac Asimov, edito Mondadori. In occasione della ristampa di tutto il ciclo in edizione integrale, ripercorreremo insieme tutte le tappe che, passo dopo passo, hanno portato l'opera di Asimov al suo compimento. Finora, abbiamo affrontato un lungo viaggio che soltanto in pochi casi ha portato a dei veri e propri mutamenti. Abbiamo anche conosciuto da vicino la figura di Seldon, un matematico, una sorta di Einstein galattico che, viaggiando da un pianeta all'altro per sfuggire alla cattura dei potenti, cerca di concretizzare le sue teorie sulla psicostoria. I primi due libri sono una sorta di prequel, infatti sono stati pubblicati in seguito all'uscita dell'opera principale e hanno come obiettivo quello di introdurci in maniera graduale nel fantastico ma sempre ben architettato e ingegnoso mondo di Isaac Asimov.

La vera chicca, invece, è il libro del quale andremo a parlare oggi, dove il genio di Asimov prende il sopravvento sull'intera narrazione. "Seconda Fondazione" è il libro più interessante, a mio parere, rispetto a quelli che ho letto finora. Non solo perché è qui che la situazione diventa dinamica e il genio di Asimov gioca le sue carte, ma anche perché cambiano nuovamente i personaggi, è come se ci trovassimo davanti ad un nuovo mondo, un nuovo racconto e un nuovo impero galattico, distante da ogni possibile previsione, sia di Seldon che degli altri personaggi.

Temi di natura economica, sociale e politica diventano centrali, quasi indispensabili all'interno della narrazione. Essenzialmente, il romanzo si suddivide in due parti principali: una prima parte dove c'è come protagonista il Mulo, un personaggio che abbiamo già conosciuto nel precedente volume e una seconda parte con una protagonista di nome Arcady, una ragazza, la quale si troverà al centro dello svolgimento degli eventi che contribuiranno a dare forma e a segnare in maniera inevitabile il destino dell’intero universo, avvolto da un gioco politico sempre più complesso e pericoloso, che mette in campo interessi dei potenti più influenti e importanti di tutta la galassia.

Oltre a questo, ci tenevo a sottolineare la presenza di una maturazione stilistica e linguistica anche dell'autore che, con l'andare avanti degli eventi, ricerca un linguaggio sempre più accurato, poco artificioso, ma abbastanza duttile e scorrevole nella lettura. La ricerca di questo linguaggio, infatti, si tramuta in un voler dare la possibilità al lettore di godersi pienamente lo scorrere degli eventi, cosa che prima non avveniva, soprattutto nella presentazione della trilogia, quando ogni frase sembrava meccanica e poco versatile, visto che lo scopo ultimo di quei primi libri era quello di introdurci al complesso, quanto affascinante, mondo di Asimov.

La mia valutazione è di 5 stelle su 5, ne consiglio la lettura anche in maniera separata dalla trilogia e, soprattutto, consiglio di stabilire una sorta di familiarità con Asimov, un approccio del tutto personale che non vi induca ad abbandonare la lettura, cosa che, se non siete abituati al suo stile, potrà avvenire facilmente.

Trama: 

Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.

sabato

Review Party "Fondazione e impero" di Isaac Asimov

Fondazione e impero...

Traduttore: Piero AnselmiGianni MontanariCesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.

Salve a tutti, cari lettori! Rieccoci qui con l'ormai puntuale appuntamento con Isaac Asimov. Siamo arrivati alla recensione di "Fondazione e impero", il quarto romanzo del Ciclo della Fondazione, edito integralmente da Mondadori in un unico volume. Alla fine dell'articolo troverete un banner con tutti i nomi dei blogger partecipanti al Review Party organizzato in occasione del lancio della nuova edizione integrale di tutto il Ciclo della Fondazione. Finora, i libri che compongono il ciclo mi sono piaciuti, anche se nella recensione del libro precedente ho sottolineato diversi aspetti che, secondo me, potevano benissimo essere curati meglio oppure omessi, per via della loro sovrabbondanza e per l'eccessiva ridondanza di eventi già descritti e affrontati in precedenza. 

Dopo questa breve introduzione, passiamo al vero fulcro di questo articolo: "Fondazione e impero". Il dettaglio, al quale voglio rivolgere sin da subito l'adeguata attenzione, è la mancanza della divisione del libro in molteplici in racconti. In sostituzione di questa suddivisione operata dallo stesso Asimov, avremo un libro ricco di diverse sottotrame, tutte ugualmente interessanti e piene dei dettagli che raccontano le situazioni più disparate. Sono proprio le sottotrame che caratterizzano questo volume, per questo ci tenevo a rivolgere loro la giusta attenzione sin dall'inizio, perché dipenderà anche da loro se il discorso narrativo, rispetto al volume precedente, subirà una svolta radicale, divenendo molto più fluido. 

Stavolta, a differenza dei libri precedenti, il protagonista non sarà Seldon, bensì Bel Riose, un uomo che si pone nei confronti del lettore come una sorta di guida, di personaggio cardine dell'intero romanzo. Sin dall'inizio, il protagonista viene descritto nei minimi dettagli, all'occhio attento di Asimov non sfugge proprio nulla, a me ha dato l'impressione che stesse descrivendo una persona realmente esistita per quanto riesce a definirne bene i contorni caratteriali e le varie sfumature psicologiche che completano la visione dell'intero protagonista.

Oltre a lui, in questa parte del lungo viaggio della Fondazione, incontreremo altri personaggi, Devers e Barr, ad esempio, anche se non saranno mai importanti come Bel Riose. Finalmente, il tanto atteso cambiamento che noi tutti lettori speravamo che venisse compiuto tramite il cambio del personaggio si realizza. Ma non avviene solo questo, fortunatamente. Infatti, il discorso diventa dinamico anche grazie all'aggiunta di un personaggio molto interessante, il Mule, che avrà la funzione di inserire nel galattico mondo di Isaac Asimov quella particolarità che lo scrittore immette in questi contesti così stravaganti: l'emergere dell'umanità delle persone, del loro lato più intimo che li rende incredibilmente vicini a noi. È come se tramite i suoi personaggi, Asimov volesse darci delle vere e proprie lezioni di vita.

Ovviamente, rispetto al romanzo precedente, questo mi è apparso molto più familiare e congeniale rispetto allo stile che solitamente l'autore adotta. Non a caso, nel corso della narrazione, emergeranno degli elementi in grado di porre in secondo piano l'elemento fantascientifico, ovvero i temi economici e sociali che se pensati per essere applicati ad un mondo normale sembrano delle tematiche scontate, mentre applicarle agli scritti di Asimov diventa un accostamento inizialmente considerato improponibile ma che, se avviene con giusta causa, trova la sua ragione d'esistere.

Poichè si tratta di un nuovo libro, la distanza temporale contribuisce in maniera notevole ad aumentare le distanze con ciò che è accaduto prima. Infatti ci troviamo ad un secolo di distanza rispetto ai precedenti accadimenti e quello che ci viene prospettato è un luogo molto diverso in confronto a quello che potevamo immaginare: un Impero avvolto da catastrofe e distruzione, ben lontano dalla normalità alla quale eravamo abituati. Imperterrite continuano le lotte di potere, senza sosta, neanche davanti alle più spietate brutalità. 

La mia valutazione è di 4,5 stelle su 5 e ve ne consiglio la lettura, assolutissimamente! Anche se doveste leggerlo staccato rispetto agli altri romanzi, come se fosse un autoconclusivo, secondo il mio modesto parere, potrebbe risultare molto interessante, anche perché rispetto a prima, come ho precedentemente precisato, avviene una sorta di decontestualizzazione dovuta al cambio dello spazio e del tempo, ma anche dei personaggi. Buona lettura.

Trama: 

Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.





martedì

Review Party "Prima Fondazione" di Isaac Asimov

Prima Fondazione...

Traduttore: Piero AnselmiGianni MontanariCesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.

Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi continuerò a parlare del "Ciclo della Fondazione" di Isaac Asimov, edito Mondadori. In occasione della ristampa di tutto il ciclo in edizione integrale, ripercorreremo insieme tutte le tappe che, passo dopo passo, hanno portato l'opera di Asimov al suo compimento. Finora abbiamo conosciuto da vicino la figura di Seldon, un matematico, una sorta di Einstein galattico che, viaggiando da un pianeta all'altro per sfuggire alla cattura dei potenti, cerca di concretizzare le sue teorie sulla psicostoria. I primi due libri sono una sorta di prequel, infatti sono stati pubblicati in seguito all'uscita dell'opera principale e hanno come obiettivo quello di introdurci in maniera graduale nel fantastico ma sempre ben architettato e ingegnoso mondo di Isaac Asimov.

Nella "Prima Fondazione", dopo aver accuratamente ripercorso tutta la vita di Seldon, personaggio dominante, ritorniamo ancora una volta a focalizzarci sul momento durante il quale egli viene arrestato. Dopo aver letto il prequel, questo libro che dovrebbe essere il primo e quindi avere la funzione di introdurre il lettore a tutto il contesto del quale si sta parlando, sembra aver perso un po' di valore. Non solo perché ritroviamo molti particolari che già abbiamo riscontrato nei romanzi precedenti, ma anche perché il dinamismo che è sembrato esserci prima, va lentamente sfaldandosi e disgregandosi. Tutto torna ad essere, oltre che ripetitivo, piatto ed estremamente analitico. Che la penna di Asimov fosse impegnativa, era già risaputo da tempo. Ma, a questo punto, mi sento proprio in dovere di criticare la scelta di pubblicare anche un prequel, perché ha condizionato profondamente la mia visione di lettrice.

Nel caso in cui io non avessi ancora letto il prequel, il giudizio su questo libro sarebbe potuto essere più positivo. Pur trattandosi del primo romanzo, dunque, non sono riuscita a coglierne l'utilità. Gli aspetti relativi all'analisi, alla tecnica e alla struttura impiantata da Asimov sono ineccepibili, come scrittore non si smentisce mai, ma purtroppo non condivido la sua scelta del voler "allungare il brodo" perché quello che ci ha raccontato in tre libri, avrebbe potuto benissimo condensarlo in un libro solo. Questa caratteristica dell'essere prolisso, era proprio un qualcosa che da una lettura a stampo socio-politico come questa, non mi sarei mai aspettata. 

Ho apprezzato l'uniformità e la volontà di collegare i libri tramite un filo invisibile che, seppur tale, riesce ad essere percepito. Mi aspettavo un po' più di schematicità, di azione e di cambiamento nel discorso narrativo. Provvisoriamente, sembra proprio che il movimento non sia al centro delle volontà dello scrittore. Nonostante ciò, non ho cambiato idea sul suo modo di scrivere che rimane unico, intenso e deciso. Asimov è sicuramente uno scrittore per pochi e, trovandomi a questo punto della lettura, vi consiglio di intraprenderla solo e soltanto qualora ne foste realmente attratti ed interessati. Perché la staticità dalla quale sono assoggettati alcuni dei primi romanzi, potrebbe essere scambiata dal lettore per mancanza di scorrevolezza nella scrittura dell'autore. In realtà, non è così. Asimov rende ogni cosa talmente interessante, anche se ripetuta mille volte, riesce a renderla tale per la sua capacità di raccontarla sempre in maniera diversa, conferendole un carattere di unicità.

La mia valutazione è di 3,5 stelle su 5, rimane il fatto che Henri Seldon sia, senza ombra di dubbio, uno dei personaggi principali, il più interessante, capace di farci comprendere a fondo quali siano le potenzialità intellettive (e non solo) dell'uomo. Egli si fa portatore di un messaggio molto più importante rispetto a quello che ci viene fatto credere e lo scrittore, tramite la sua figura, si diverte ad indagare la diversità e la complessità dell'animo umano, il quale si trova sempre davanti a decisioni difficili da prendere ma, alla fine, riesce a cavarsela sempre al meglio.

Trama: 

Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.