sabato

Recensione "'L'arte sconosciuta del volo" di Enrico Fovanna

L'arte sconosciuta del volo...

Valutazione 5 stelle su 5

Editore: Giunti Editore
Collana: Scrittori Giunti
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 10 gennaio 2020
Pagine: 348 p.

Rieccomi per presentarvi, qui sul blog, una nuova uscita che risale a Gennaio di questo anno e che ho avuto modo di leggere grazie all'organizzazione di un review party, in collaborazione con la casa editrice Giunti. Il libro del quale desidero parlarvi è "l'arte sconosciuta del volo" di Enrico Fovanna, una tipologia di romanzo che va a toccare le corde più profonde dell'animo umano, uno di quei libri che colpiscono a fondo, centrando perfettamente alcune capziosità dei vari rapporti. Indagare l'animo umano è un compito veramente delicato che, se svolto in maniera sbagliata, può seriamente compromettere il tipo di interpretazione che gli viene attribuito. L'abilità dello scrittore e il suo stile narrativo hanno contribuito decisamente a rendere quest'impresa, condensata in questo unico volume, coinvolgente e unica nel suo genere. Sin dalle prime pagine si può comprendere quanto sia elegante e sopraffino l'approccio di Fovanna a questo tipo di argomentazione. 

L'infanzia è un mondo talmente immenso e inesplorato che non basterebbe una vita intera per portare a termine una sola scuola di pensiero che riesca a radunare in sé delle deduzioni fondate, uguali e applicabili a tutti. L'infanzia è vissuta da ognuno in maniera diversa e personale e, in questo caso, ci è utile capire come ci si deve muovere di fronte alla manifestazione di determinate situazioni. Gli sconvolgimenti che derivano da turbamenti, da eventi che accadono, sono raccontati in questo romanzo in maniera approfondita soprattutto dal punto di vista emotivo, il quale fa emergere una parte dell'animo del protagonista che condizionerà per sempre la sua vita, non riuscendosi a liberare dai pesi sulla coscienza, dai rimorsi e dai sensi di colpa che lo attanagliano in maniera costante. 

Mi hanno molto colpita le confessioni del protagonista, il suo sentirsi legato a quel fatto del passato in maniera del tutto radicale, sebbene egli non ne fosse stato coinvolto in maniera diretta. Questo dimostra che l'infanzia è un momento delicato che ha il potere di condizionare in maniera irreversibile tutti gli anni della nostra vita; non importa quanto tempo possa trascorrere dai vari accadimenti, si sarà e ci si sentirà sempre legati ad essi. 

Ho attribuito a questo libro la valutazione di 5 stelle su 5 perché comprendo quanto possa essere importante affrontare una tematica simile in un momento delicato come quello che stiamo vivendo; l'infanzia ha bisogno di essere tutelata in ogni momento perché rappresenta il nostro futuro, è la base solida sulla quale si poggiano tutti i nostri sogni e le nostre speranze. Come potrete vedere, il romanzo toccherà tematiche vicine all'infanzia e a tutta la vita in generale, come l'amore, l'amicizia e i rapporti interpersonali che si creano con una comunità di persone, con dei pezzi imprescindibili del proprio percorso di vita dei quali non si potrà mai fare a meno, poiché rappresentano la parte più vera e sensibile di noi.Toccante l'intero romanzo, ci sono parti veramente molto profonde e ricche di senso che vale la pena riportare:   

"Poi compresi, e il tempo me lo avrebbe confermato, che tutte le strade che contano passano dalla paura".

Riportando questa frase vorrei farvi comprendere quanto siano pesate le parole utilizzate dal nostro autore; ogni parola sembra essere messa al posto giusto, incastonata perfettamente tra le altre tessere del puzzle; mai una nota stonata in questa sinfonia di anime, cuori, pensieri e parole. C'è sempre un fondo di verità nelle frasi utilizzate in questo romanzo, frasi che aprono riflessioni eterne in un tempo immobile. In particolare, mi ha colpito questa frase perché quotidianamente si ha la sensazione di stare procedendo verso un vicolo cieco, di stare inseguendo una luce alla fine di un tunnel che, probabilmente, non vedremo mai nella sua pienezza; ebbene, nonostante sia portata a pensare questo, sono consapevole del fatto che la paura dalla quale derivano queste mie affermazioni non è altro che il mezzo tramite il quale riuscirò ad uscirne, a vedere finalmente quella luce che ho desiderato e sognato di vedere da sempre.

Trama:

Un romanzo intenso e toccante, in cui grazie all'amore un adulto sconfigge i fantasmi dell'infanzia.
Mentre la maestra parlava di chissà cosa, rimuginavo sul tragitto da fare in bici e sui punti di riferimento. Ci sarei andato dopo l'ultima ora di scuola, e da solo. Al pensiero, provai un po' di paura. Poi compresi, e il tempo me lo avrebbe confermato, che tutte le strade che contano passano dalla paura.
Premosello, Piemonte settentrionale, 1969. È il primo novembre, vigilia del giorno dei morti, e una scoperta agghiacciante sta per risvegliare l'orrore in paese, sconvolgendo l'infanzia di Tobia. Su una strada di campagna, vicino al ruscello, è stato rinvenuto il corpo di un suo compagno di scuola. A pochi mesi di distanza dal ritrovamento del cadavere di un'altra ragazzina. In paese si diffonde il terrore: ormai è evidente che per le campagne si aggira un mostro, un mostro che uccide i bambini. Tobia è afflitto dal senso di colpa e dalla vergogna, perché con quel ragazzo aveva fatto a botte proprio il giorno della sua scomparsa, desiderando davvero di liberarsi di lui. Adesso è difficile tornare alla vita di prima, all'amore innocente ed esaltante per Carolina, ai giochi spensierati con padre Camillo e con Lupo, il matto del paese. Soprattutto quando i sospetti dei paesani si concentrano su una persona molto vicina a Tobia, sulla cui innocenza lui non ha alcun dubbio. Quarant'anni dopo, Tobia vive a Milano e fa il medico legale. Demotivato dal lavoro e lasciato dalla moglie per l'impossibilità di avere un figlio, sta vivendo uno dei momenti più bui della sua vita. Sarà una telefonata di Ettore, il suo vecchio compagno di scuola, a convincerlo a tornare dopo tanti anni nei luoghi dell'infanzia, per il funerale di Lupo. E questo inatteso ritorno cambierà la rilettura del suo passato...

mercoledì

Review Party "La nostra Londra" di Simonetta Agnello Hornby e George Hornby

La nostra Londra...

Valutazione 5 stelle su 5

Editore: Giunti Editore
Collana: Scrittori Giunti
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 19 febbraio 2020
Pagine: 360 p.

Salve a tutti, cari lettori! Finalmente è giunto un momento, per me, tanto atteso: quello di parlare del nuovo romanzo della scrittrice Simonetta Agnello Hornby in collaborazione con il figlio George Hornby. Il titolo di questo libro dice già molto sullo sfondo sul quale si staglia l'intera narrazione, ovvero la mitica Londra. Trovo che sia stato uno di quei pochi libri che ho avuto il piacere di leggere al momento giusto. Infatti penso proprio che l'uscita di questo romanzo rappresenti una vera e propria occasione per coloro i quali vorrebbero viaggiare ma che non possono e, al contempo, rappresenta un'opportunità per figurarsi nella mente i magnifici posti di Londra a tutti coloro i quali stanno vivendo questo periodo delicato della storia contemporanea. Come al solito, troverete alla fine della recensione il banner con tutte le altre tappe previste per l'uscita, sugli altri blog, delle opinioni delle mie colleghe, in modo da ricondurvi da loro in caso aveste voglia di leggere anche un parere diverso dal mio. "La nostra Londra", edito Giunti editore, oltre ad offrire una perfetta sintesi di un viaggio, rappresenta qualcosa di molto più profondo. Al suo interno, infatti, troverete delle citazioni di un autore inglese, a molti sconosciuto, ma che penso imparerete subito ad amare e che diventerà, inevitabilmente, parte di voi, ovvero Samuel Johnson. 

Trattandosi di una scrittura a quattro mani, la lettura è resa ancora più piacevole da questa consapevolezza. Accanto ai soliti elogi dei luoghi di Londra ad opera di Simonetta, (per chi è un habitué dei suoi romanzi, saprà che la maggior parte di loro hanno avuto come sfondo la bella città inglese) ci sono anche le considerazioni di George che ampliano ulteriormente le vedute e l'immaginario del lettore, arricchendolo di elementi nuovi e suscitando emozioni impensate. Non a caso, il libro viene presentato come un "inno a due voci"; questo "inno" non ha il solo scopo di presentare le meraviglie nascoste di questa città, bensì si propone come obiettivo ultimo anche quello di far comprendere al lettore che, anche se si ha la fortuna e l'occasione di osservare una città ogni giorno, in questo caso Londra, ciò non vuol dire che essa si mantenga sempre uguale; in un primo momento sembrerebbe di sì ma, in realtà, basta guardarla con occhi diversi anche solo una volta per comprendere quanto essa sia diversa a seconda di come noi la guardiamo. 

Il tutto viene presentato da due prospettive che, seppur convergono nello stesso punto, aiutano a capire quanto sia diversificato il nostro modo di abitare i luoghi, di farli nostri e di meravigliarci ogni qualvolta riusciamo a scorgere un minimo particolare che, per quanto piccolo, riesce sempre a fare la differenza, mutando per sempre ogni nostra veduta. Il punto è che questo libro, per quanto possa descrivere stupendamente Londra, è portatore di un'altra verità, ormai nota, a noi italiani: quella dell'emigrazione. La nostra protagonista, Simonetta Agnello, è da poco giunta a Londra, è emigrata in cerca di un ambiente più vivibile e che sarebbe stato in grado di dimostrarsi favorevole alle sue inclinazioni. Le paure, all'inizio, erano tante; è difficile doversi lasciare ogni cosa alle spalle, partire alla volta di una nazione sconosciuta che non si sa mai come ti accoglierà. 

Ho apprezzato molto come è stato trattato questo tema, lo spazio che gli è stato riservato, soprattutto perché aiuta a non dimenticare che l'Italia è da sempre un posto bello in cui vivere ma che, per via della qualità della vita, fa emigrare sempre molte persone, attualmente, molti cervelli in cerca di lavoro altrove. Un romanzo intimo, dunque, delle pagine che somigliano quasi a quelle di un diario all'interno del quale si lascia traccia del proprio percorso interiore, l'impronta stilistica dell'autrice, della sua penna ma soprattutto dei suoi pensieri, è riconoscibile ed è presente in maniera insistente. Londra, il sogno di un futuro migliore, la famiglia Hornby e un curioso illuminista dalle ferme idee, cioè Samuel Johnson, ci prenderanno per mano per condurci in quei sobborghi che abbiamo tanto sognato, desiderato di vedere e di abitare in un possibile futuro ma soprattutto che abbiamo studiato e visto mutare attraverso i secoli. La nostalgia di una Londra che non ho ancora potuto vedere è riaffiorata con questa lettura, perché mi ha resa consapevole del fatto che il tempo lascia un'indelebile traccia del suo scorrere e che gli ambienti e soprattutto le città sono in continuo cambiamento. Ogni istante è buono per rendere un dettaglio della città ancora più vistoso; ma altrettanto vero è il fatto che, in un attimo, ogni caratteristica che conosciamo e che stilizza un determinato luogo come tale potrebbe mutare per sempre, cambiando definitivamente e in maniera irreversibile la visione e il simbolo di quel luogo agli occhi del mondo e, soprattutto, agli occhi di chi deve ancora visitarlo. 

Sono compiaciuta del fatto che, attraverso queste pagine ho potuto ancora scorgere un barlume di speranza di poter vedere la Londra che ho sempre immaginato e desiderato; la Londra che ha dato i natali ad autori imponenti del calibro di Shakespeare, Defoe, Hardy, Swift, della Austen e del mitico Orwell, la città che è stata governata a lungo dalla regina Elisabetta I, il luogo simbolo di una monarchia costituzionale, un posto in cui è ancora concesso sognare tra castelli, ambienti decisamente vintage e vie ricche di alberi, di alti palazzi costruiti un tempo e di meraviglia. Per questo motivo, la mia valutazione è di 5 stelle su 5 nella speranza che la Londra che ho conosciuto attraverso i libri non perda mai i simboli che la contraddistinguono, che la rendono una delle città che hanno fatto la storia dell'umanità e che recano, ancora visibile, il segno di quanto di più bello possa esistere.


Trama:


Un inno a due voci a una Londra che continua a crescere e cambiare, dove ogni marea del Tamigi porta qualcosa o qualcuno di nuovo. Il racconto personalissimo e appassionato di Simonetta Agnello Hornby, ormai un classico per chi ama la città o la vede per la prima volta, si arricchisce adesso di luoghi nuovi e curiosi, descritti dalla voce ironica e brillante di suo figlio George Hornby.
Simonetta Agnello giunge a Londra nel settembre 1963. A sole tre ore da Palermo, è catapultata in un altro mondo, che le appare subito come un luogo di riti e di magie. La paura di non capire e di non essere accettata segna il passaggio dall’adolescenza alla maturità. Si sposa, diventa Mrs. Hornby, ha due figli. Ora può riannodare i fili della memoria e accompagnare il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella amata casa di Dulwich e di Westminster, nella City e a Brixton, dove ha fatto l’avvocato. Al contempo, sulle orme dell’illuminista Samuel Johnson, cattura l’anima della sua Londra, profondamente tollerante e democratica. Il viaggio continua attraverso la voce di George Hornby, che con il suo humour tutto inglese e uno sguardo aperto e disincantato, ci svela novità, scoperte, luoghi profondamente mutati o finalmente divenuti accessibili, sempre permeati dalle storie umane di chi ha contribuito a crearli. Dal tempio di Mithras al Garden Museum, fino ai ristoranti e pub più rinomati o singolari della città, un percorso insolito e affascinante in una Londra che non avete ancora conosciuto e che non smette mai di stupire. Perché, come dice Samuel Johnson, «quando un uomo è stanco di Londra, è stanco anche di vivere».


venerdì

Review Party "Aurora Rising" di Amie Kaufman e Jay Kristoff

Aurora Rising...

Valutazione 5 stelle su 5

Traduttore: Manuela Carozzi
Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 10 marzo 2020
Pagine: 360 p., ill. 
Età di lettura: Young Adult

Buongiorno a tutti, cari lettori! La recensione che troverete oggi qui in pagina è molto particolare, riguarda un libro che è disponibile negli store da pochi giorni, l'ho amato moltissimo. Come sempre, trattandosi di un Review Party, vi lascio a fine recensione il calendario con le date dettagliate delle tappe previste sugli altri blog. Si tratta di "Aurora Rising" di Amie Kaufman e Jay Kristoff. È il primo volume di quella che si prospetta essere una saga molto simile a quella di Illuminae, intitolata "Aurora Cycle". All'interno del libro, in effetti, si trovano delle raffigurazioni in bianco e nero dettagliate e curate nei minimi particolari. Oserei dire, per chiunque non sapesse com'è fatto Illuminae, che si tratta di raffigurazioni che rendono le vicende quasi tangibili, vive. È come se per tutto il corso del romanzo, il lettore venisse accompagnato da una serie di immagini che hanno la funzione di inserire un "di più" rispetto al testo scritto. Oltre ad avere la possibilità di avvalerci di quest'ulteriore supporto, "Aurora Rising" presenta delle vicende che si dispiegano in un modo molto interessante.

A poco a poco, davanti a noi prende forma uno scenario disastroso, degno di una vera e propria Apocalisse. Un leader perfetto, dei compagni d'avventura scapestrati e il mondo che sta per andare a rotoli sono tutti ingredienti che fanno da colonna portante all'intero racconto. Un po', se devo essere sincera, mi ricorda la trama di "Sei di corvi", infatti qualora vogliate leggere qualcosa di molto simile ad Aurora Rising, visto che al momento non abbiamo ancora la sua continuazione, vi consiglio caldamente la duologia di "Sei di corvi" di Leigh Bardugo, sempre edita Mondadori, che ha molti punti in comune con le vicende raccontate in Aurora Rising. Se vi dovessero piacere queste ultime, di sicuro apprezzerete "Sei di corvi". Per quel che concerne la scrittura e lo stile utilizzati in Aurora Rising posso garantirvi che li troverete entrambi impeccabili; un ritmo di scrittura incalzante, mai monotono e sempre ricco di nuovi elementi. Lo stile è omogeneo nel corso del racconto, si alternano con regolarità momenti di riflessione a momenti d'azione, anche se prevalgono del tutto i momenti d'azione. Un young adult perfetto per le nuove generazioni, ho trovato interessante il modo in cui si parla di questa Accademia Aurora, sembra essere quasi reale, un mondo completamente parallelo al nostro dove ogni evento ha la propria incidenza sull'andamento del destino umano.

Consiglio questa lettura agli amanti del genere, a chi ha adorato i libri di Jay Kristoff (so che siete in molti), a chi è piaciuta la saga di Illuminae e a chi ha sempre voglia di scoprire nuovi mondi. In un momento come questo che stiamo attraversando, a mio parere, è fondamentale capire che ogni azione ha la propria reazione, per cui qualsiasi cosa trova la propria attuazione, inevitabilmente determina dei cambiamenti. Dunque, agire comporta un grande senso di responsabilità e trovo sia bello poter leggere un libro che lancia determinati messaggi in questo periodo; Aurora Rising è il libro perfetto sia per evadere dalla nostra quotidianità , sia per soffermarci a riflettere sul nostro modo di agire e sulle responsabilità che una nostra azione comporta nei confronti dell'altro. Entrambi sono validi motivi per leggere questo libro fresco di stampa, prr qualunque motivo decidiate di leggerlo, sappiate che vi piacerà così tanto da non volervene più liberare. Buona lettura!

Trama: 

È l'anno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione.
Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: • una diplomatica, cintura nera di sarcasmo • una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni • uno smanettone geniale e dall'ironia pungente • un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia • una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler. Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia. Comunque: NIENTE PANICO!





Review Tour "La catena d'oro" di Cassandra Clare

La catena d'oro...

Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 3 marzo 2020
Pagine: 552 p.
Età di lettura: Young Adult

Salve a tutti, lettori! Oggi, come annunciato in precedenza, vi parlo di una delle ultime uscite in casa Shadowhunters. I conoscitori della saga saranno sicuramente a conoscenza della nuova uscita che riguarda la mitica Cassandra Clare. Il nuovo romanzo si intitola "La catena d'oro" ed è una vera e propria punta di diamante dei young adult. In effetti, la Clare è una delle poche autrici che, nonostante sia molto conosciuta e ha scritto una miriade di libri, non smette mai di deludere. Con questo romanzo, in particolare, si aprono le porte nei confronti di una nuova entusiasmante serie che, ne sono sicura, attirerà anche voi com'è successo a me. In questo ultimo libro, a mio parere, la Clare ha veramente superato ogni sorta di aspettativa. Ricco di colpi di scena, è uno dei suoi romanzi che sono riusciti meglio. La descrizione di una Londra apparentemente tranquilla che cova nelle sue membra un male invisibile, ma incredibilmente letale, è stato l'elemento che mi ha più colpita, in realtà.

Questo accade perchè non sono tanto gli eventi presentati a stravolgere la narrazione, bensì questo ruolo tocca proprio all'ambientazione stessa. La protagonista di quest'avventura è Cordelia che dovrà trovare la forza di abbattere persino i propri limiti. I nostri personaggi verranno chiamati a misurarsi con loro stessi, con le loro paure ma soprattutto con i loro poteri che, da quanto detto finora, sembravano avere un paio di limiti. E se questi poteri assumessero nuove connotazioni? Molte piccolezze che caratterizzano la narrazione cambieranno in questa nuova saga, rendendola molto diversa da quella degli Shadowhunters alla quale eravamo stati abituati. Secondo la mia personale esperienza, penso sia complicato dover narrare qualcosa dopo che si è già dato il meglio di sè all'interno di una serie, per questo, il mio plauso va alla Clare poiché non è affatto facile saper stupire dei lettori attenti e amanti della saga che ha affascinato la maggior parte dei lettori che popolano il mondo.

A seguito di queste mie affermazioni, posso asserire con certezza che questo romanzo vi piacerà ma, soprattutto, saprà regalarvi ciò che magari vi è mancato finora, se siete lettori accaniti della Clare. Se siete nuovi a questo genere di letture, invece, vi consiglio caldamente la lettura di questo primo romanzo di una nuova serie, in quanto si tratta di un nuovo inizio col botto. La mia valutazione, pertanto, è di 5 stelle su 5, con la speranza che questo nuovo capitolo possa accendere in voi quell'interesse che ha rapito me e molti altri lettori che hanno avuto il piacere di leggerlo in anteprima. Buona lettura.

Trama:


Il primo romanzo della nuova serie con contenuti esclusivi
Un'eredità oscura. Un amore in catene. Un nemico invincibile
Cordelia Carstairs è una Shadowhunter, e in quanto tale le è stato insegnato fin dalla più tenera età come si combattono i demoni. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei e il fratello Alastair partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. Sona, la madre, vorrebbe che lei trovasse un marito e si sistemasse, ma Cordelia è più determinata a diventare un'eroina che una sposa. Presto, nella capitale britannica, la sua strada si incrocia nuovamente con quella di James e Lucie Herondale, suoi cari amici d'infanzia, che la trascinano in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e luoghi magici popolati da vampiri e stregoni, dove Cordelia però è costretta a tenere nascosto il suo amore per James, promesso sposo di un'altra fanciulla. La nuova vita della ragazza viene sconvolta quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare fino a questo momento gli Shadowhunters. Qualcosa di apparentemente impossibile da uccidere che si muove alla luce del sole e colpisce la gente ignara con un veleno letale. Londra è messa immediatamente in quarantena e gli amici di Cordelia, intrappolati come lei nella città, scoprono di essere dotati di poteri incredibili, un'eredità oscura di cui fino a quel momento ignoravano l'esistenza. Questo li costringe a compiere una scelta drammatica che li condurrà a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi.

lunedì

Review Tour "Loki" di Mackenzi Lee

Loki...

Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 3 marzo 2020
Pagine: 396 p.
Età di lettura: Young Adult

Salve a tutti, cari lettori! Oggi voglio parlarvi di un young adult che vi lascerà senza parole, com'è successo anche a me. Si tratta di "Loki", il libro scritto da Mackenzi Lee che ha come tema principale l'inadeguatezza e i molteplici valori che stanno alla base della creazione di un personaggio controverso come Loki. Odiato da tutti e amato da pochissimi, resta pur sempre un eroe. Consideratelo pure un anti-eroe, un eterno antagonista che, nella sua sfortuna, trova una dimensione tutta particolare nella quale vivere. In questo libro, diverse storie si intrecciano. Riusciamo a capire la complessità del personaggio di Loki, la sua polivalenza, le sue mille facce. Tutto questo ci porterà in una realtà sconnessa dalla nostra, ma pur sempre reale, che fa parte del nostro passato, la Londra del diciannovesimo secolo. 

Vi chiederete: cosa c'entra Loki, il figlio di Odino, con la Londra del diciannovesimo secolo? C'entra, eccome! È proprio Odino che, dopo che Loki fu messo da parte in favore del fratello Thor, lo spedì a Londra per fargli condurre delle indagini approfondite su alcuni misteri riguardanti parecchi omicidi. Ed è qui che avverrà la commistione tra due generi narrativi che non potrebbero essere più diversi. Nonostante ciò, presentano vari punti in comune e li analizzeremo insieme. Loki entrerà a contatto con Jack lo Squartatore. Sappiamo bene che si tratta del figlio di un dio e di un assassino, diversi per via della loro condizione, ma restano pur sempre, entrambi, due emarginati. Due personaggi che, in un modo o nell'altro, sono stati degli incompresi. Loki, un Dio e Jack, un comune mortale. Due condizioni che portano alla stessa conclusione, pur facendo parte uno di un mondo ideale, astratto, e l'altro di un mondo reale. 


Questo libro ci aiuta a comprenderli, in parte, entrambi, nelle loro accezioni e particolarità. Il tutto si staglia su una fitta rete di misteri e omicidi, sullo sfondo di una Londra spietata e macchiata di sangue. Un ambiente perfetto per poter conoscere a fondo entrambi i personaggi. In un mondo che va alla deriva, dove ogni cosa ha dell'assurdo ma accade, non poteva esistere un luogo più adatto a loro due. Per questo motivo, ho deciso di valutare questo libro con 5 stelline su 5. Una storia travolgente e molto forte, capace di scatenare emozioni contrastanti; infatti me la sento di consigliarvelo solo qualora voi foste dei lettori dalla pancia forte, turbabili solo in parte o quasi per nulla. Non si tratta di un young adult leggero, ma dipende sempre da quale punto di vista lo si legge e che peso si attribuisce ad ogni singolo evento. Vi auguro una buona lettura. In basso, troverete il banner con le altre tappe previste sui blog delle mie colleghe per l'evento del lancio di questo piccolo capolavoro.

Trama:

Non è ancora giunto il momento di misurarsi con gli Avengers: per ora il giovane Loki è impegnato al massimo delle sue forze per dimostrarsi eroico, mentre tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato. Tutti tranne Amora, l'apprendista maga, che sente Loki come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l'unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Un giorno però Loki e Amora causano la distruzione di uno degli oggetti magici più potenti conservati ad Asgard e lei viene esiliata su un pianeta dove i suoi poteri svaniscono. Privato dell'unica persona che abbia visto la sua magia come un dono piuttosto che una minaccia, Loki scivola sempre più nell'ombra di suo fratello Thor. Ma quando tracce di magia vengono ritrovate sulla Terra e messe in relazione con alcuni omicidi, Odino manderà proprio Loki a scoprire cos'è successo. Mentre si infiltra nella Londra del diciannovesimo secolo, la città di Jack lo Squartatore, Loki intraprenderà una ricerca che va oltre la caccia a un assassino. E finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.