Prima Fondazione...
Traduttore: Piero Anselmi, Gianni Montanari, Cesare Scaglia
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.
Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi continuerò a parlare del "Ciclo della Fondazione" di Isaac Asimov, edito Mondadori. In occasione della ristampa di tutto il ciclo in edizione integrale, ripercorreremo insieme tutte le tappe che, passo dopo passo, hanno portato l'opera di Asimov al suo compimento. Finora abbiamo conosciuto da vicino la figura di Seldon, un matematico, una sorta di Einstein galattico che, viaggiando da un pianeta all'altro per sfuggire alla cattura dei potenti, cerca di concretizzare le sue teorie sulla psicostoria. I primi due libri sono una sorta di prequel, infatti sono stati pubblicati in seguito all'uscita dell'opera principale e hanno come obiettivo quello di introdurci in maniera graduale nel fantastico ma sempre ben architettato e ingegnoso mondo di Isaac Asimov.
Nella "Prima Fondazione", dopo aver accuratamente ripercorso tutta la vita di Seldon, personaggio dominante, ritorniamo ancora una volta a focalizzarci sul momento durante il quale egli viene arrestato. Dopo aver letto il prequel, questo libro che dovrebbe essere il primo e quindi avere la funzione di introdurre il lettore a tutto il contesto del quale si sta parlando, sembra aver perso un po' di valore. Non solo perché ritroviamo molti particolari che già abbiamo riscontrato nei romanzi precedenti, ma anche perché il dinamismo che è sembrato esserci prima, va lentamente sfaldandosi e disgregandosi. Tutto torna ad essere, oltre che ripetitivo, piatto ed estremamente analitico. Che la penna di Asimov fosse impegnativa, era già risaputo da tempo. Ma, a questo punto, mi sento proprio in dovere di criticare la scelta di pubblicare anche un prequel, perché ha condizionato profondamente la mia visione di lettrice.
Nel caso in cui io non avessi ancora letto il prequel, il giudizio su questo libro sarebbe potuto essere più positivo. Pur trattandosi del primo romanzo, dunque, non sono riuscita a coglierne l'utilità. Gli aspetti relativi all'analisi, alla tecnica e alla struttura impiantata da Asimov sono ineccepibili, come scrittore non si smentisce mai, ma purtroppo non condivido la sua scelta del voler "allungare il brodo" perché quello che ci ha raccontato in tre libri, avrebbe potuto benissimo condensarlo in un libro solo. Questa caratteristica dell'essere prolisso, era proprio un qualcosa che da una lettura a stampo socio-politico come questa, non mi sarei mai aspettata.
Ho apprezzato l'uniformità e la volontà di collegare i libri tramite un filo invisibile che, seppur tale, riesce ad essere percepito. Mi aspettavo un po' più di schematicità, di azione e di cambiamento nel discorso narrativo. Provvisoriamente, sembra proprio che il movimento non sia al centro delle volontà dello scrittore. Nonostante ciò, non ho cambiato idea sul suo modo di scrivere che rimane unico, intenso e deciso. Asimov è sicuramente uno scrittore per pochi e, trovandomi a questo punto della lettura, vi consiglio di intraprenderla solo e soltanto qualora ne foste realmente attratti ed interessati. Perché la staticità dalla quale sono assoggettati alcuni dei primi romanzi, potrebbe essere scambiata dal lettore per mancanza di scorrevolezza nella scrittura dell'autore. In realtà, non è così. Asimov rende ogni cosa talmente interessante, anche se ripetuta mille volte, riesce a renderla tale per la sua capacità di raccontarla sempre in maniera diversa, conferendole un carattere di unicità.
La mia valutazione è di 3,5 stelle su 5, rimane il fatto che Henri Seldon sia, senza ombra di dubbio, uno dei personaggi principali, il più interessante, capace di farci comprendere a fondo quali siano le potenzialità intellettive (e non solo) dell'uomo. Egli si fa portatore di un messaggio molto più importante rispetto a quello che ci viene fatto credere e lo scrittore, tramite la sua figura, si diverte ad indagare la diversità e la complessità dell'animo umano, il quale si trova sempre davanti a decisioni difficili da prendere ma, alla fine, riesce a cavarsela sempre al meglio.
Trama:
Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar draghi
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 p.
Salve a tutti, cari lettori! Oggi vi continuerò a parlare del "Ciclo della Fondazione" di Isaac Asimov, edito Mondadori. In occasione della ristampa di tutto il ciclo in edizione integrale, ripercorreremo insieme tutte le tappe che, passo dopo passo, hanno portato l'opera di Asimov al suo compimento. Finora abbiamo conosciuto da vicino la figura di Seldon, un matematico, una sorta di Einstein galattico che, viaggiando da un pianeta all'altro per sfuggire alla cattura dei potenti, cerca di concretizzare le sue teorie sulla psicostoria. I primi due libri sono una sorta di prequel, infatti sono stati pubblicati in seguito all'uscita dell'opera principale e hanno come obiettivo quello di introdurci in maniera graduale nel fantastico ma sempre ben architettato e ingegnoso mondo di Isaac Asimov.
Nella "Prima Fondazione", dopo aver accuratamente ripercorso tutta la vita di Seldon, personaggio dominante, ritorniamo ancora una volta a focalizzarci sul momento durante il quale egli viene arrestato. Dopo aver letto il prequel, questo libro che dovrebbe essere il primo e quindi avere la funzione di introdurre il lettore a tutto il contesto del quale si sta parlando, sembra aver perso un po' di valore. Non solo perché ritroviamo molti particolari che già abbiamo riscontrato nei romanzi precedenti, ma anche perché il dinamismo che è sembrato esserci prima, va lentamente sfaldandosi e disgregandosi. Tutto torna ad essere, oltre che ripetitivo, piatto ed estremamente analitico. Che la penna di Asimov fosse impegnativa, era già risaputo da tempo. Ma, a questo punto, mi sento proprio in dovere di criticare la scelta di pubblicare anche un prequel, perché ha condizionato profondamente la mia visione di lettrice.
Nel caso in cui io non avessi ancora letto il prequel, il giudizio su questo libro sarebbe potuto essere più positivo. Pur trattandosi del primo romanzo, dunque, non sono riuscita a coglierne l'utilità. Gli aspetti relativi all'analisi, alla tecnica e alla struttura impiantata da Asimov sono ineccepibili, come scrittore non si smentisce mai, ma purtroppo non condivido la sua scelta del voler "allungare il brodo" perché quello che ci ha raccontato in tre libri, avrebbe potuto benissimo condensarlo in un libro solo. Questa caratteristica dell'essere prolisso, era proprio un qualcosa che da una lettura a stampo socio-politico come questa, non mi sarei mai aspettata.
Ho apprezzato l'uniformità e la volontà di collegare i libri tramite un filo invisibile che, seppur tale, riesce ad essere percepito. Mi aspettavo un po' più di schematicità, di azione e di cambiamento nel discorso narrativo. Provvisoriamente, sembra proprio che il movimento non sia al centro delle volontà dello scrittore. Nonostante ciò, non ho cambiato idea sul suo modo di scrivere che rimane unico, intenso e deciso. Asimov è sicuramente uno scrittore per pochi e, trovandomi a questo punto della lettura, vi consiglio di intraprenderla solo e soltanto qualora ne foste realmente attratti ed interessati. Perché la staticità dalla quale sono assoggettati alcuni dei primi romanzi, potrebbe essere scambiata dal lettore per mancanza di scorrevolezza nella scrittura dell'autore. In realtà, non è così. Asimov rende ogni cosa talmente interessante, anche se ripetuta mille volte, riesce a renderla tale per la sua capacità di raccontarla sempre in maniera diversa, conferendole un carattere di unicità.
La mia valutazione è di 3,5 stelle su 5, rimane il fatto che Henri Seldon sia, senza ombra di dubbio, uno dei personaggi principali, il più interessante, capace di farci comprendere a fondo quali siano le potenzialità intellettive (e non solo) dell'uomo. Egli si fa portatore di un messaggio molto più importante rispetto a quello che ci viene fatto credere e lo scrittore, tramite la sua figura, si diverte ad indagare la diversità e la complessità dell'animo umano, il quale si trova sempre davanti a decisioni difficili da prendere ma, alla fine, riesce a cavarsela sempre al meglio.
Trama:
Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.
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RispondiEliminaGrazie dottor Adeleke per il tuo aiuto ... Sono Maria di Roma, Dopo un anno di matrimonio infranto, il mio amante mi ha lasciato con un bambino, volevo porre fine a tutto, mi sono quasi suicidato perché ci ha lasciato senza niente, è stato emotivamente giù per tutto questo tempo. Grazie a un incantatore chiamato DR ADELEKE che ho incontrato online che mi ha riportato il mio amante. In una giornata fedele, mentre navigavo in Internet, mi sono imbattuto in diverse testimonianze su DR ADELEKE. Alcune persone hanno testimoniato che ha riportato il suo ex amante, alcuni hanno testimoniato che ripristina l'utero, cura il cancro e altre malattie, puoi farlo su whatsapp +27740386124 o e-mail (aoba5019@gmail.com). È il miglior incantatore che può aiutarti con i tuoi problemi
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