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Recensione "Il teorema dell'equilibrio" di Matteo Capelli

Il teorema dell'equilibrio...

Valutazione 5 stelle su 5

  • Copertina flessibile: 246 pagine
  • Editore: Watson (8 ottobre 2016)
  • Collana: Ombre
  • Lingua: Italiano

Buon pomeriggio miei cari! Volevo aggiornarvi sulle mie letture e, ultimamente, ho terminato "Il teorema dell'equilibrio" di @matteokapelli edito @watsonedizioni . È una lettura che mi porto dietro da un po' semplicemente perché penso che, i pensieri racchiusi in questo romanzo, implichino una maturazione del nostro pensiero, una crescita interiore per poterle realmente capire e fare nostre. 

Come ho già fatto tante altre volte, tramite questo libro affronto una tematica sociale che ci è molto vicina, purtroppo: il suicidio. Questa è la storia di una studentessa che, all'ultimo anno di liceo, decide di farla finita. Sembrerà strano quello che vi sto per dire ma, senza saperlo, il gesto della ragazza ha profondamente scosso le coscienze e gli animi dei suoi amici più cari inducendoli ad apporre dei cambiamenti drastici e decisamente positivi alla loro vita. 

I protagonisti del racconto saranno cinque ragazzi che affronteranno la quotidianità ognuno a modo proprio, ognuno con i propri tempi. Seguiranno momenti di riflessione, di turbamento e di strazi, ma non mancherà la condivisione di momenti belli e spensierati. Il titolo del romanzo nasce proprio dalla morale che fuoriesce dall'esperienza di ognuno di loro. Riusciranno mai a trovare un equilibrio, una stabilità definitiva tra ciò che e bene e ciò che è male? 

Oppure una delle due parti deve prevalere necessariamente sull'altra? "Il teorema dell'equilibrio" è un romanzo di formazione che emoziona e sorprende, ci fa capire che anche da ciò che è male può nascere la positività.

È come se tutto venisse generato dalla perdita di una vita che è il principio generatore della nascita di nuove vite che fino a quel momento erano state in stand-by, aspettando il momento giusto per fiorire. In fondo, il teorema dell'equilibrio è una sorta di metafora che ci fa capire come si debba sacrificare qualcosa per averne in cambio una migliore. 

Il suicidio della ragazza è stato un male ma, allo stesso tempo, ha innescato un "effetto domino" positivo nei confronti di altre persone. Dal mio commento capirete che ho metabolizzato il romanzo e non posso fare altro che consigliarvelo. Voto? 5 stelle su 5.


Trama:

Un suicidio apre il racconto. Poi, droga, pornografia, un furto e uno stupro di gruppo, rapporti sessuali più o meno disimpegnati e relazioni proibite. Cinque ragazzi diversi, ognuno con la propria personalità e il proprio carattere, accomunati soltanto dal fatto di frequentare l'ultimo anno di liceo nella medesima classe. A scombussolare la quotidianità dell'ambiente in cui essi vivono, è una disgrazia che non trova spiegazione: perché Linda, loro compagna di scuola, si è uccisa? I protagonisti affronteranno vicissitudini, drammi, nuove esperienze, turbamenti e cambiamenti. Graduali o repentini. 

E alla fine rimarrà da sciogliere un interrogativo fondamentale: il destino è lo stesso per tutti? Esiste davvero una bilancia fatalistica che compensa gioie e dolori nel corso della vita delle persone, rendendo l'esistenza di ciascuno uguale a quella dell'altro? E in che modo si misura questo ipotetico equilibrio? La narrazione si sottrae a simmetria e reciprocità, quasi a voler negare il teorema paradossale che introduce il racconto. L'ago sembra voler pendere dall'una o dall'altra parte, eppure alla fine la logica riesce a chiudere l'irregolare cerchio degli avvenimenti.

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