martedì

Review Party "La nona casa" di Leigh Bardugo

La nona casa...

Valutazione 4,5 stelle su 5

Traduttore: Roberta Verde
Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 05 maggio 2020
Pagine: 420 p.

Salve a tutti, lettori! Di recente vi ho parlato de "La nona casa" di Leigh Bardugo, una nuova uscita targata Mondadori. O meglio, ho approfondito con voi una delle tematiche che rendono unico questo romanzo, ovvero l'ambientazione dell'università di Yale. In questa sede, invece, vorrei soffermarmi su un altro punto di vista, quello globale, che concerne l'intera narrazione. Recensire un fantasy scritto da Leigh Bardugo è sempre un piacere, soprattutto perché scrive in un modo così ricco di particolari, ma al contempo scorrevole, che rende veramente difficile una valutazione unica per tutti gli aspetti. Come sempre, c'è qualcosa che attira di più e altri dettagli sui quali l'autrice avrebbe potuto fare meglio, ve ne parlerò in maniera approfondita proprio tramite questo articolo. 

L'aspetto che mi è piaciuto di più in assoluto riguarda proprio la decisione di inserire una protagonista sfortunata, alla quale ogni cosa che fa sembra solo peggiorare la sua esistenza, anziché migliorarla. In un fantasy standard, solitamente, i contatti col mondo del reale sono molto radi e contano poco, ma la Bardugo si fa carico sin dall'inizio dei problemi di un normale essere umano, senza stentare nel farli emergere, bensì facendo in modo che essi rappresentino una sorta di vessillo, di etichetta di riconoscimento nei confronti della protagonista. Il suo approdo ad una realtà paranormale non avviene in maniera del tutto casuale, infatti. Ed è questo continuo contatto che viene stabilito tra il macabro e il reale che affascina, perché l'aspetto fantastico emerge solo tramite il connubio tra realtà e oscurità. 

Il mistero che spinge il lettore a continuare nel prosieguo della narrazione è il punto di approdo, poiché anche se in un primo momento è poco rilevante, in seguito sarà determinante scoprire chi ha voluto dare un'opportunità ad Alex, perché proprio a lei, una persona comune, con tanti problemi comuni. All'università di Yale, ambiente prestigioso sotto diversi punti di vista, Alex avrà modo di indagare tramite l'incarico che le è stato affidato. Il fascino esercitato da quest'accademia, sede di cultura e di intrighi, di passioni e di intrecci vari che si combinano tra di loro, è un modo per attaccare ulteriormente il lettore al discorso narrativo che si presenta, come sempre, chiaro, scorrevole e ben architettato. 

Al di là del modo in cui il fantasy riesce ad appropriarsi sempre di più del romanzo diventando parte sostanziosa di esso, è interessante vedere come Alex è introdotta al surreale. Un altro elemento di novità, quindi, per questo romanzo. In genere, nella maggior parte dei fantasy che ho letto finora, il personaggio principale è già a conoscenza del mondo atipico che lo circonda, oppure, addirittura, ne fa parte. In questo caso no e il distacco che sembra esserci tra una prima parte, più introduttiva, più di presentazione, con il resto del racconto, mi è piaciuta troppo perché consente al lettore di scoprire, assieme al protagonista e tramite esso, le vicende fittizie che si celano dietro una realtà apparentemente normale. 

Tramite gli occhi di Alex che fanno da filtro alla storia, riusciamo a spalancare le porte ad un universo inaspettato quanto contorto. Operando in questo modo, l'autrice consente al lettore di mettersi nei panni del protagonista, alla scoperta di un mondo ignoto e affascinante allo stesso tempo. L'unica cosa sulla quale avrei preteso un po' più di chiarezza è la descrizione che, seppur dettagliata, a mio parere doveva essere ancora più chiara e decisa in alcuni punti. Tolto questo, direi che in una valutazione complessiva potrei attribuire a questo romanzo 4,5 stelle su 5. Consigliato agli amanti del genere, a chi vuole cercare un primo approccio con esso (dato che c'è questa sorta di introduzione al fantasy di solito assente negli altri romanzi e, per questo, perfetta per entrare in determinati meccanismi) e soprattutto a chi ha voglia di evadere. Spero che questa recensione possa indirizzarvi e darvi uno scossone per farvi scegliere una lettura mai banale e, soprattutto, sempre nuova e sorprendente nei suoi diversi modi di mutare aspetto. 

Trama:

Una storia che ha un sapore un po’ più adulto e a tratti più intenso. Nuove tematiche, nuovi personaggi, nuove scoperte.
«Impossibile smettere di leggerlo» - Stephen King
Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.