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Review Party "I truffatori" di Jim Thompson

I truffatori...

Anno edizione: 2020
In commercio dal: 6 agosto 2020
Pagine: 288 p.

Salve a tutti, miei cari lettori! Oggi parleremo della riedizione di un romanzo pubblicato da HarperCollins e scritto da Jim Thompson, intitolato "I truffatori". In precedenza, avevo recensito le uscite di Gennaio riguardanti questo autore, ovvero "Inferno sulla Terra" e "L'assassino che è in me", potete trovarle entrambe qui sul blog. In seguito, parleremo anche di un altro libro dello stesso autore, alla scrittura del quale mi sono abituata molto facilmente, poichè sin da subito si dimostra versatile e coinvolge il lettore in ogni vicenda. Una caratteristica comune agli scritti di Thompson è che riesce a far immedesimare il lettore in ciascun personaggio, mi spiego meglio: sebbene i suoi personaggi siano contraddistinti da dei tratti specifici e tutti diversi tra loro, in realtà, ogni lettore può rivedersi in ogni peculiarità di essi, proprio perchè queste peculiarità finiscono per rappresentare diversi lati dell'animo umano. 

In particolare, l'ultimo libro del quale intendo parlarvi, ovvero "I truffatori" è l'emblema di ciò che ho appena affermato, ovvero della presenza di diversi personaggi, ognuno col proprio carattere nei confronti del quale è facilissimo crearsi una propria visione personale. Consiglierei con piacere questo libro, soprattutto perché parte da un punto di vista completamente differente rispetto ai romanzi dello stesso genere. Il protagonista è un malfattore, un cattivo, uno che ci fa vedere le cose con un occhio diverso rispetto alla visione alla quale siamo abituati. Sono i libri come questo a far maturare una visione critica della realtà, proprio perché ci illustrano un mondo nuovo, del quale magari pensavamo di sapere tutto, ma leggendo, scopriremo che così non è. Sono curiosissima di guardare il film "Rischiose abitudini" che è la trasposizione cinematografica del libro. Una volta letto, vi consiglio di guardare il film perché, a prescindere da come esso possa rivelarsi, ci permette di operare un confronto tra la realtà descritta nel romanzo e quella che ci viene proposta nel film. 

La parte che, senza alcun dubbio, mi ha colpito di più è stata quella relativa all'intromissione nella vicenda della madre del protagonista che, chissà, forse tenterà in ogni modo di allontanare il figlio dai luoghi che è abituato a frequentare. Questa parte mi ha letteralmente sorpresa, leggere delle malefatte compiute da un teppista e poi riuscire a scorgere in lui anche un barlume di umanità, tramite la figura della madre, è spettacolare, nei romanzi che parlano di alcuni luoghi comuni come quello del crimine, non viene quasi mai toccata la sfera familiare del criminale. Ciò avviene perché potrebbe risultare fuorviante o poco rilevante, ma il modo in cui Thompson riesce ad introdurre questo aspetto, lascia veramente a bocca aperta. 

Per quel che riguarda la scrittura, la scorrevolezza e lo stile, posso affermare che è un libro ricco di particolari, di dettagli importanti e caratterizzanti che, diversamente da come si potrebbe pensare, non alterano il senso della narrazione, né la rendono pesante e poco scorrevole, ma il discorso corposo che viene portato avanti è sempre omogeneo, con diversi colpi di scena completamente inaspettati. Thompson fa coincidere diversi luoghi comuni: quello familiare, quello criminale, quello amoroso e, soprattutto, quello di una realtà dura e difficile da affrontare, dove ritagliarsi il proprio posto nel mondo significa anche prendere vie traverse e poco ortodosse.

La mia valutazione è di 5 stelle su 5, spero di riuscire a guardare il film quanto prima e vi consiglio con tutto il cuore di leggere questo libro, sebbene ci metta davanti ad eventi poco belli in maniera cruda e spietata, riesce ad aprirci gli occhi sul tessuto sociale e sulle dinamiche che lo caratterizzano. Buona lettura!

Trama:

Nel calcolo delle probabilità, l'imponderabile va sempre messo in conto. Ecco perché il trucchetto oliato e utilizzato un'infinità di volte con successo da Roy Dillon, truffatore spregiudicato e senza scrupoli, si dimostra un'arma a doppio taglio: il negoziante che lo smaschera non ci pensa due volte e gli assesta un colpo tremendo allo stomaco con una mazza da baseball. Da questo momento, Dillon è costretto a nascondersi nella camera d'albergo di una località della California del sud e a leccarsi letteralmente le ferite. Almeno una cosa saggia l'ha fatta: ha cambiato residenza continuamente, per sfuggire alla rabbia delle vittime dei suoi raggiri e anche per eludere la sua giovane madre Lilly, che non vede da tempo. È proprio lei a presentarsi a sorpresa e a mettere a lui e alla sua odiosa fidanzata Moira i bastoni fra le ruote. È forse un modo per salvare il figlio da se stesso e da quella fidanzata che lei detesta? L'ambiente dei biscazzieri è malsano e le insidie si celano ovunque. Malavitosi spietati, femmes fatales e miserie umane fanno il paio con una scelta di vita perennemente in bilico tra la legalità e un disperato bisogno di normalità. Da questo romanzo nel 1990 Stephen Frears ha tratto il film "Rischiose abitudini", con John Cusack, nei panni di Roy, Anjelica Huston, in quelli di Lilly, e Annette Bening, che interpreta Moira.