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Review Party "Falce" di Neal Shusterman




Falce...

Traduttore: Lia Tomasich
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 19 maggio 2020
Pagine: 360 p.
Età di lettura: Young Adult

Salve a tutti, lettori! Oggi vi parlerò di una nuova uscita che ha portato parecchia curiosità nel nostro mondo. Si tratta di "Falce" di Neal Shusterman, un young adult che riesce ad incastrare generi diversi per poi sviluppare una storia che ha dell'incredibile. Come sempre, a fine articolo, vi lascio le tappe previste sugli altri blog, anche se la mia è una delle ultime recensioni in programma. Per come è stato impostato l'intero racconto, trovo che l'elaborazione di tutti i dettagli sia avvenuta in maniera ingegnosa e ammirevole. Di solito, come avrete potuto intuire  dalle mie recensioni, leggo tantissimi libri appartenenti a questo genere e, di volta in volta, si alimenta in me la pretesa di voler sempre qualcosa in più. Le mie aspettative non sono mai state deluse finora e questo libro ne è la prova lampante. A dare quel tocco inaspettato in più, stavolta, ci ha pensato proprio l'aspetto tecnologico, quello che di solito viene scartato a priori perché molti lettori lo trovano surreale, in quanto è come se la tecnologia rappresentasse quella linea di confine che unisce la realtà alla fantasia. Insomma, tramite la tecnologia si realizza la normalizzazione del fantastico, dell'irrealizzabile e irraggiungibile. Questo aspetto viene qui rappresentato con un'intelligenza artificiale, tecnologica, il Thunderhead, che altro non è che un despota "travestito" da robot. 

In termini di struttura e costruzione della narrazione, questo romanzo mi ricorda tantissimo la situazione degli "Hunger Games", anche se le differenze sono tante, a partire dal tipo di scrittura impiegato. Shusterman scrive molto bene, ma diverge dalla Collins che è più riflessiva, analizza ogni attimo nei dettagli facendolo sembrare eterno, mentre Shusterman procede a passo spedito dirigendosi verso il succo della questione. I protagonisti sono due adolescenti, anche questo mi ha sorpresa e mi ha anche spinta a proseguire la lettura, proprio perché il libro dimostra di essere talmente coinvolgente da riferirsi ad un'ampia cerchia di lettori; dagli amanti del fantasy, agli adolescenti, agli amanti della tecnologia, ai fan del distopico. Insomma, questo romanzo è un vero e proprio calderone di meraviglie.

Senza contare che l'aspetto noir della situazione sta benissimo con tutto il discorso narrativo, aggiunge quel tocco caratteristico in più che non stona mai. La questione attorno alla quale ruota il libro è un'ipotetica realtà in cui c'è un problema di sovraffollamento del pianeta. Nessuno muore e, con le nuove nascite, è impossibile pensare che un mondo così piccolo possa racchiudere così troppe persone. Per questo, si decide di decimarle e abbatterle senza pietà, praticando uno sfoltimento spietato del tessuto sociale. In questo, mi ricorda tantissimo un libro che sta all'opposto della situazione, ovvero "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood. Per chiunque di voi non l'abbia letto, si tratta di un romanzo in cui esiste un problema di nascite, non nascono più bambini e, per porre fine al problema, vengono "immolate" le donne fertili, costrette a procreare con gli uomini del ceto dirigenziale. In "Falce", il problema è l'esatto opposto; al posto delle ancelle che si sacrificano nel libro della Atwood, qui ci sono le falci, dei veri e propri dissennatori e portatori di morte che uccidono a sangue freddo.

E indovinate un po'? Anche qui, il punto di vista che ci descrive l'andamento dei fatti parte dai nostri protagonisti che verranno reclutati all'interno della Compagnia. Insospettabili, i killer perfetti. In un mondo dove la prevalenza del più forte sul più debole è una questione quotidiana, anche il diritto alla vita, a gioire del dono più grande di tutti, viene negato. Il male è una costante sempre presente in tutto ciò che accade, come è avvenuto per il romanzo della Atwood, come per gli Hunger Games, è tutta una questione di sopravvivenza. 

Per questo motivo, qualora aveste letto i romanzi che ho menzionato in quanto simili a "Falce" e nel caso in cui vi siano anche piaciuti tanto, vi consiglio caldamente la lettura di questo romanzo che lascia vari punti interrogativi nel corso della lettura che verranno capiti solamente alla fine (almeno così è successo a me). Ora, invece, vi descriverò un punto che distingue questo libro dagli Hunger Games: i protagonisti sono dei personaggi che vengono scelti apposta dalla Compagnia, per via del loro carattere, della loro insospettabilità data dall'avversione a compiere un determinato tipo di azioni. 

La loro morale impeccabile è determinante nell'assegnazione di alcuni compiti crudeli che, ovviamente, non devono incutere alcun sospetto nelle vittime, né nella popolazione stessa. Invece, negl Hunger Games, la scelta dei protagonisti avviene in maniera del tutto casuale, la protagonista femmina, Katniss, si offre in prima persona per evitare quel destino alla sorella, ma anche lei è un'insospettabile in questo caso, però agli occhi del governo. Vista da tutti come un'insignificante ragazzina con l'arco, sarà proprio lei a fare da "cavallo di Troia" nei confronti della società intera: tutti sapranno chi è soltanto quando lei deciderà di mostrarlo. L'insegnamento che traspare da entrambi i romanzi, dunque, è quello dell'apparenza, della facciata, che dev'essere pulita quanto più possibile, perché la gente ama credere a ciò che vede.

In conclusione, ne consiglio la lettura a tutti gli appassionati del genere e non, a chi vuole entrare in questo magico mondo dove ogni aspetto del reale sembra prendere vita, a chi ha amato i romanzi dei quali ho parlato nella recensione e non sta nella pelle di leggere anche "Falce", una delle poche letture rivelazioni di questo duemilaventi. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 e spero possiate apprezzare la scrittura di Neal Shusterman in ogni sua singola parte, è un viaggio che vale la pena fare anche perché, come vi ho illustrato sopra, allarga gli orizzonti e consente di effettuare confronti con diversi libri, essendo una lettura molto versatile, che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di lettore curioso.

Trama:

Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.