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Review Party "Inferno sulla terra" di Jim Thompson

Inferno sulla terra...

Valutazione 4 stelle su 5

Traduttore: Eleonora Lacorte
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 30 gennaio 2020
Pagine: 302 p.

Salve a tutti, cari lettori! Voglio assolutamente parlarvi di questo libro che, secondo il mio modesto parere, dev'essere letto da chiunque ami il mondo della scrittura e della lettura. "Inferno sulla terra" di Jim Thompson è un romanzo edito HarperCollins. Ho anticipato che si tratta di un libro che dev'essere letto sia da chi ama il mondo della lettura che quello della scrittura poiché il protagonista è un essere umano come tanti altri, che vive un'esistenza normale, tormentata da tantissimi punti di vista. Potremmo benissimo considerarlo un forestiere della vita, alla maniera di Italo Svevo. Pur trattandosi di un romanzo ambientato in America, che affronta come tema principale quello della realizzazione del famoso sogno americano, molti sono i collegamenti che potrebbero affondare le radici nella nostra letteratura, quella italiana. Un elemento ricorrente nel racconto è la tematica familiare, presentata qui tramite la figura della moglie che è sempre sul piede di guerra. Una famiglia "trappola" come la definirebbe il nostro amato Pirandello. Di entità non di certo trascurabile è la questione psicologica, che prende il sopravvento su tutto il resto.  

Credevo di trovare qualche elemento innovativo rispetto ai romanzi classici che sono portatori di queste idee e che, credo, ognuno di noi ha già letto in passato. Per questo motivo, ho deciso di valutare questo libro con 4 stelline su 5. Pur essendomi piaciuto moltissimo (perché gli argomenti trattati sono sempre appetibili e fanno riflettere tanto) ho trovato questi stessi identici argomenti, al contempo, un po' ripetitivi, anche se incanalati in un'ottica completamente diversa. Spero che il seguito riesca a stupirmi, a far nascere in me quelle sensazioni che purtroppo, il primo volume, per quanto possa essere accattivante, non è riuscito a regalarmi. 

L'ambientazione è descritta nei dettagli, il personaggio principale domina la scena come se fosse un mezzo narratore esterno, giudica se stesso mentre si racconta, creando un turbinio psicotico intricato, vivo e soprattutto molto interessante da analizzare dal punto di vista psicologico. Non sempre è facile raccontarsi, credo che all'interno di queste pagine ci sia, al di sopra di ogni cosa, una parte intima e predominante dello scrittore, ovvero di Jim Thompson. Arrivati a questo punto, credo che sia facile decifrare cosa possa rappresentare un inferno sulla terra. È come vivere una realtà interiore molto ampia, così assurdamente ampia che arriva a scavalcare in maniera completa la realtà esteriore, quella sociale, quella di facciata, mettendola in una posizione di crisi. Oltre ad una crisi puramente psicologica, ne vediamo accostata un'altra, determinata dalla complicazione delle relazioni sociali dovuta alla prevaricazione della psiche. Sono riuscita a cogliere questi aspetti profondi della narrazione, perché penso che debba essere una lettura da assaporare lentamente, perché ogni parte di racconto ci rivela un aspetto psicologico e relazionale importante e unico.

Trama:
L'inferno può essere la paura dell'ignoto, ma, se ad attanagliarci quotidianamente è un turbine psicotico scatenato dall'incapacità patologica di sbarcare il lunario, dai sogni frustrati di una professione (quella dello scrittore) che non dà da vivere e che lascia il posto a un lavoro più remunerativo ma noioso, da colleghi insopportabili, da una madre ossessiva e da una moglie adorante e sempre sul filo del rasoio, affrontare una nuova giornata all'insegna del grigiore rischia di essere una condanna. Jimmie Dillon, uno scrittore fallito e in gravi difficoltà economiche, sulla graticola in famiglia e insoddisfatto sul luogo di lavoro, proverà a superare traversie proibitive e un terribile blocco creativo in un'America poco propensa alla solidarietà e sempre più ossessionata dalla ricerca del tornaconto personale. Autobiografico quanto può esserlo un esordio, "Inferno sulla terra", scritto nel 1942, lascia intendere, attraverso le vicissitudini di Jimmie Dillon, di che pasta sia fatto Jim Thompson. Romanzo di profonda introspezione psicologica, "Inferno sulla terra" è una lucida analisi della banalità della disperazione e una spietata critica del sogno americano, la cui entità chimerica viene magistralmente messa alla berlina: Jimmie Dillon è l'uomo comune che ogni americano potrebbe essere e che non vorrebbe mai diventare.