La piccola farmacia letteraria...
Valutazione 5 stelle su 5
Editore: Mondadori
Collana: Novel
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 14 gennaio 2020
Pagine: 276 p.
Dal 14 Gennaio 2020 è disponibile in tutte le librerie una storia che ha fatto il giro del mondo. "La piccola farmacia letteraria" è un libro scritto da Elena Molini, ispirato dal suo sogno che è diventato realtà. Nel cuore di Firenze, di recente, è nata una piccola farmacia letteraria, proprio uguale a quella della quale si parla nel libro. Curarsi con i libri è da sempre il sogno di moltissimi lettori, ma ciò è davvero possibile? Se quest'idea ha dato forma ad un progetto così ben costruito, direi proprio di sì. La passione e l'amore verso i libri possono tutto, questo racconto ce lo dimostra ampiamente.
La protagonista della storia è Blu Rocchini, una ragazza che prova in ogni modo a farsi largo all'interno del mondo dei libri, ma non tutto va come dovrebbe. Così, anziché crogiolarsi nelle sconfitte, Blu persegue il suo sogno e da vita ad una vera e propria farmacia letteraria dove associa ad ogni stato d'animo un possibile rimedio libresco. Nell'iniziare questa recensione, ho accennato al fatto che questo progetto è il coronamento di un sogno. Ebbene, è proprio così. Nel leggere il racconto capirete, ben presto, che molte analogie riconducono la storia di Blu Rocchini a quella della scrittrice del romanzo, Elena Molini, che è la vera proprietaria di una farmacia letteraria a Firenze.
La lettura è stata molto piacevole, è uno di quei romanzi che non si oppone, non si riscontrano particolari difficoltà nel proseguire, il che dimostra che la struttura del romanzo si presenta scorrevole e ben articolata. Ho adorato ogni singola descrizione, è stupendo potersi addentrare nei meandri di un progetto che prende forma, di un sogno che si avvera. Ciò che più colpisce è la forte consapevolezza (avvertita nel corso della lettura) che, nella realtà, questo sogno si è già realizzato e che la scrittura di questo libro rappresenta proprio un mezzo tramite il quale credere nelle proprie idee, farsi coraggio e proseguire nel cammino che si è intrapreso, senza mai mollare la presa o demordere. L'insegnamento che traspare da queste pagine è un chiaro invito a spronare chiunque si senta abbattuto, chi si convince, giorno dopo giorno, del fatto che non valga la pena combattere per ciò in cui si crede. La rassegnazione è la principale antagonista di noi stessi e, soprattutto, del romanzo in questione. Alcuni sogni valgono la pena di essere realizzati e vissuti, specialmente quando, come in questo caso, quello che conta davvero vale molto di più di qualsiasi altra cosa.
Morale della favola: bisogna armarsi di pazienza, tenacia e soprattutto di tanta voglia di farcela. Blu lo sa bene e, anche in campo amoroso, cerca di porre rimedio al treno che ha perso, o meglio, che pensa di aver perso. Tutto l'insieme fa riflettere il lettore su quanto la vita riesca ad essere una grandiosa e gigantesca metafora. La soluzione è sempre in fondo alle cose, all'unicità (in effetti, è proprio questo piccolo ma non trascurabile particolare che è il mezzo tramite il quale tutto prende forma nel romanzo) e al saper trarre delle conclusioni senza abbattersi. I rifiuti, i "no" che vengono costantemente spiattellati in faccia a qualsiasi persona che popola il globo terrestre, non sono altro che un modo per alzare l'asticella delle proprie aspettative per ripartire più consapevoli al fine di non cadere nuovamente vittima degli stessi inganni che, in noi, finora, hanno trovato terreno fertile.
L'essenza del romanzo, che ho avuto il privilegio di divorare in pochissimo tempo, è riassunta in tutto questo mio pensiero che ho potuto dedurre appassionandomi alle avventure di Blu. Mettermi nei suoi panni non è stato difficile, penso possa venire facile a molti giovani di oggi. Questo libro è l'ideale per chi cerca un modo per andare avanti nonostante le difficoltà, fornisce tantissime motivazioni più che valide che spronerebbero chiunque. L'idea della farmacia letteraria, dunque, non sta solo nel titolo o nell'attività di Elena Molini, ma anche e soprattutto in questo romanzo che ha voluto regalare a noi lettori. Infatti, a mio parere, il romanzo "La piccola farmacia letteraria" è già in sé un rimedio; è la chiave tramite la quale si accede direttamente alla forza delle proprie idee. Per questo motivo, la mia valutazione è di 5 stelle su 5, lo consiglio a qualsiasi tipo di lettore, è il genere di libro che non annoia, non è prolisso e non possiede alcuna pretesa. Lo adorerete e finirà per ritagliarsi un piccolo grande posticino tra i vostri libri del cuore, da leggere almeno una volta nella vita.
Trama:
C'è una libraia, in città, che dispensa rimedi letterari per ogni stato d'animo. Si chiama Blu e questa è la sua storia.
A volte il treno dei sogni passa prima che tu riesca a raggiungere la stazione. Allora hai due possibilità: guardarlo andare via per sempre, oppure percorrere quel binario a piedi e continuare a rincorrere i tuoi desideri. E così decide di fare Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore –, che vive a Firenze insieme ad altre tre ragazze, tutte più o meno trentenni, tutte più o meno alle prese con una vita sentimentale complicata. Blu ha un sogno: lavorare nel mondo dei libri. Ci ha provato con una breve esperienza in una casa editrice specializzata e, ancora, in una grossa catena di librerie. Poi la decisione: aprire una libreria tutta sua. Ma la vita è difficile per una piccola libreria indipendente… finché Blu ha un'intuizione: trasformare i libri in "farmaci", con tanto di indicazioni terapeutiche e posologia, per curare l'anima delle persone. Nasce così la Piccola Farmacia Letteraria, che si rivela subito un grandissimo successo. Peccato che ora Blu abbia altro per la testa: come fare a ritrovare il meraviglioso ragazzo che sembra uscito dalle pagine del Grande Gatsby e con cui ha trascorso una serata indimenticabile, ma al quale non ha chiesto il numero di telefono? In una divertentissima commedia dal finale sorprendente, Blu scoprirà che i sogni, a volte, sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. Basta saperli riconoscere.