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Recensione "Lettera alla sposa" di Licia Allara



Lettera alla sposa...

Valutazione 5 stelle su 5

Editore: Europa Edizioni
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 1 aprile 2019
Pagine: 115 p.

"Lettera alla sposa" della scrittrice Licia Allara è un romanzo edito Europa Edizioni. Tutti voi crederanno, guardando la copertina, che si tratta di una storia smielata, di un romance qualsiasi. Posso invece affermare che, contrariamente a quanto potrete pensare giudicando le apparenze, "Lettera alla sposa" saprà sorprendervi. Come anticipavo, non si tratta di un racconto come un altro, anzi! Questo romanzo è esattamente l'opposto di ciò che immaginate e indaga l'aspetto intrinseco e puro dei vari modi di essere (perché ogni personaggio della storia incarna un modo di essere differente) e di apparire agli altri. La scrittrice, all'interno del romanzo, analizza profondamente i suoi personaggi e mette in risalto la visione della sposa su ciò che la circonda. Il discorso è lineare ma allo stesso tempo spezzato, i meccanismi psicologici che si nascondono dietro una trama che lascia tantissimo spazio all'immaginazione sono i più variegati che si possano immaginare. Un tema ricorrente in queste pagine è, ad esempio, la paura di manifestarsi per come si è. Al giorno d'oggi accade sempre più frequentemente che si preferisca presentare all'altro una parte di noi che non esiste e che non esisterà mai, proprio per via della paura di risultare poco interessanti, banali o addirittura insignificanti. L'invito meraviglioso, che ho percepito fosse presente nel romanzo, è quello di andare incontro a noi stessi, di non lasciarci affliggere dalla paura di quello che potrebbe accadere, bensì è necessario assumersi il rischio delle proprie azioni. Male che vada non si avrà alcun rimorso. Bisogna osare essere sé stessi in qualsiasi circostanza, indossare un abito che ci rappresenti davvero e non un vestito che sia il mero frutto delle aspettative che gli altri ripongono in noi. Anche il peso delle aspettative schiaccia noi esseri umani, a volte, ma bisogna sempre essere più forti di qualsiasi aspettativa e di qualunque paura. 

Ho adorato questo messaggio celato nel romanzo. Non capita spesso di leggere delle storie che contengano una mole di spunti interessanti come accade in "Lettera alla sposa". Oltretutto, non vorrei anticipare nulla, ma penso che il finale del libro sia qualcosa di sorprendente e spiazzante al tempo stesso. In effetti, io stessa ho impiegato del tempo per riflettere sul perché di quella scelta fuori da ogni schema, apparentemente astrusa e in leggero contrasto con gli eventi raccontati. La risposta che sono riuscita a darmi a tutto questo è che il senso vero della vita intera sta proprio in ciò che non si conosce, nell'ignoto, nell'inaspettato. Ed è proprio così che la scrittrice ci catapulta in un tempo fuori dal tempo, in un luogo fuori dal luogo, per farci capire che le situazioni cambiano, le persone anche e che l'unica cosa che conta è rimanere fedeli a sé stessi sempre e comunque, qualsiasi cosa accada. Un matrimonio è una circostanza tramite la quale si accede ad un mondo che fino a quel momento ci è precluso: la vita che ci attende equivale ad un salto deciso nel vuoto, non si sa mai come potrà andare a finire. Nel senso opposto, invece, potrebbe essere interpretato come qualcosa che finisce: la certezza, la monotonia e il senso di immobilità. Tutto ciò ci fa comprendere come si voglia dare, tramite questo evento, uno scossone decisivo alla propria vita. Per farlo, però, bisogna assumersi oneri e onori. Ma soprattutto oneri. L'interiorità e l'aspetto psichico di ognuno dei personaggi, compresi sposo e sposa, verranno analizzate con precisione e nei minimi dettagli. Una piacevole sensazione di maggiore consapevolezza vi accompagnerà nel corso della lettura. La troverete estremamente terapeutica, necessaria e soprattutto utile affinché possiate ripartire con le pile cariche per prendere in mano tutto quello che desiderate.

Trovo che il romanzo sia una stupenda sintesi di quella che si dice una "botta di vita". Tuttavia, il discorso narrativo che accompagna le nostre letture, l'ho trovato molto simile alla filosofia di vita di Mr. Oscar Wilde, un autore che, di sicuro, non vi sarà mai sfuggito. L'invito è quello a vivere la vita per come si presenta, gioire dei momenti che ci regala, cercando di fare il nostro meglio per poter intendere la vita come una magnifica opera d'arte. Chi meglio di Wilde avrebbe potuto darci lezioni su questo? Vi consiglio la lettura di questo romanzo nel momento in cui abbiate la necessità di trovare voi stessi, per cui lo consiglio anche e soprattutto a chi si è perso, a chi è in cammino e ha bisogno di essere incoraggiato e spronato. In questo racconto troverete tutto quello che vi serve per sentirvi compresi e appoggiati in qualsiasi circostanza vi troviate. La mia valutazione è di 5 stelle su 5, ho trovato la narrazione scorrevole e dinamica nella sua immutabile staticità, sono riuscita a viaggiare con la mente tenendo presenti mille supposizioni, mille possibili risvolti per poi scoprire che tutto finisce in maniera unica e impensabile.

Trama:

Un matrimonio. Questa storia inizia con la grande attesa per il matrimonio dell'anno in un luogo incantato. Chi sono la sposa e lo sposo? Chi c'è davvero dietro alcuni dei volti che incontrerete alla cerimonia? Quali segreti, quali improbabili intrecci di vite? Il matrimonio: punto di arrivo, punto di partenza per una nuova vita? L'autrice vi condurrà al finale inaspettato attraverso una galleria di personaggi indimenticabili: alla fine vi sembrerà di conoscerli da sempre, benché non abbiano un nome; personaggi e luoghi senza nome perché c'è un senso più profondo e universale, c'è qualcosa che va oltre, tra le righe, e Licia Allara ha dimostrato un'abilità straordinaria nell'accompagnare il lettore ben al di là delle pagine del libro. "Questa storia racconta di piccoli e grandi segni, di piccole e grandi occasioni, colte e perdute", e al termine della lettura una domanda potrebbe assediarvi. Se lo farà, non ve ne libererete più. Quand'è che la vostra vita si è fermata? E come è ripartita?