Il priorato dell'albero delle arance...
Valutazione 5 stelle su 5
Traduttore: Benedetta Gallo
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Anno edizione: 2019
Formato: Tascabile
In commercio dal: 20 novembre 2019
Pagine: 816 p.
Salve a tutti, lettori! So di non avervi anticipato nulla in merito a questa lettura, ma sappiate che l'ho fatto solo ed esclusivamente perché è da mesi che se ne parla ovunque, in quanto questo è il romanzo più quotato del 2019. Sembra sia piaciuto a molti, tra questi ci sono anche io, in questa recensione tenterò di parlarvene nella maniera più naturale possibile in modo da farvi comprendere fino in fondo quali sono stati i punti della storia che hanno suscitato in me maggiore interesse. "Il priorato dell'albero delle arance" è un romanzo di Samantha Shannon edito Mondadori Oscar. Si tratta di un young adult che ha molto da dire.
Ha molto da dire poichè, se avete intenzione di cimentarvi in una lettura abbastanza impegnativa dal punto di vista della mole, siete nel posto giusto. Anticipo che questo libro possiede una considerevole mole di pagine non al fine di scoraggiarvi, piuttosto per rendervi consapevoli e per prepararvi all'impresa. Venendo a conoscenza di questo particolare, sono in molti a tirarsi indietro spaventati dalla mole immensa. L'unica cosa che ho riscontrato di negativo nella presenza di così tante pagine è stato il fatto che, in alcuni punti, la scrittura tendeva a dilatare il tempo e a rendere prolisso il romanzo, come se si fermasse con insistenza su descrizioni o particolari che, a mio parere, non erano strettamente necessari ai fini della comprensione del discorso narrativo.
La trama è qualcosa di sublime, penso sia un'idea abbastanza originale quella che è stata messa su carta, non per nulla vi ho anticipato che si tratta del romanzo che ha fatto parlare di più e accendere una serie di dibattiti infiniti. Ho trovato che, in molti punti, il romanzo riprendeva elementi caratteristici della storia di Re Artù e Merlino. È come se la sovrana Sabran IX fosse la personificazione di re Artù e, dall'altro lato, ci viene presentato Ead in qualità di Merlino, in una Camelot dove praticare la magia è qualcosa di severamente punibile e proibito.
Nonostante la presenza di analogie con questa serie, trovo che i fatti abbiano preso una piega totalmente diversa portando innovazione in un contesto ampiamente conosciuto. Forse, proprio per questo motivo, "Il priorato delle arance" è stato in grado di riscuotere successi e consensi in maniera naturale, poiché basandosi su elementi apparentemente scontati, giunge a conclusioni inaspettate, ve ne accorgerete leggendolo.
La mia valutazione è di 5 stelle su 5, trovo che lo stile sia abbastanza definito e chiaro, i personaggi lasciano qualcosa di loro al lettore, ognuno fa emergere una parte prepotente della loro personalità che rimane impressa in maniera inequivocabile. Vi consiglio la lettura del romanzo soltanto se appassionati del genere, se vi dovessero intrigare avventure che si mischiano al fantasy ma che mantengono pur sempre un intento moralistico, se dovessero piacervi storie che afferiscono a letterature antiche e ve lo consiglio soprattutto se vi piacciono quei romanzi apparentemente infiniti ma che, una volta lasciati andare, rimangono impressi per sempre nella mente.
Ha molto da dire poichè, se avete intenzione di cimentarvi in una lettura abbastanza impegnativa dal punto di vista della mole, siete nel posto giusto. Anticipo che questo libro possiede una considerevole mole di pagine non al fine di scoraggiarvi, piuttosto per rendervi consapevoli e per prepararvi all'impresa. Venendo a conoscenza di questo particolare, sono in molti a tirarsi indietro spaventati dalla mole immensa. L'unica cosa che ho riscontrato di negativo nella presenza di così tante pagine è stato il fatto che, in alcuni punti, la scrittura tendeva a dilatare il tempo e a rendere prolisso il romanzo, come se si fermasse con insistenza su descrizioni o particolari che, a mio parere, non erano strettamente necessari ai fini della comprensione del discorso narrativo.
La trama è qualcosa di sublime, penso sia un'idea abbastanza originale quella che è stata messa su carta, non per nulla vi ho anticipato che si tratta del romanzo che ha fatto parlare di più e accendere una serie di dibattiti infiniti. Ho trovato che, in molti punti, il romanzo riprendeva elementi caratteristici della storia di Re Artù e Merlino. È come se la sovrana Sabran IX fosse la personificazione di re Artù e, dall'altro lato, ci viene presentato Ead in qualità di Merlino, in una Camelot dove praticare la magia è qualcosa di severamente punibile e proibito.
Nonostante la presenza di analogie con questa serie, trovo che i fatti abbiano preso una piega totalmente diversa portando innovazione in un contesto ampiamente conosciuto. Forse, proprio per questo motivo, "Il priorato delle arance" è stato in grado di riscuotere successi e consensi in maniera naturale, poiché basandosi su elementi apparentemente scontati, giunge a conclusioni inaspettate, ve ne accorgerete leggendolo.
La mia valutazione è di 5 stelle su 5, trovo che lo stile sia abbastanza definito e chiaro, i personaggi lasciano qualcosa di loro al lettore, ognuno fa emergere una parte prepotente della loro personalità che rimane impressa in maniera inequivocabile. Vi consiglio la lettura del romanzo soltanto se appassionati del genere, se vi dovessero intrigare avventure che si mischiano al fantasy ma che mantengono pur sempre un intento moralistico, se dovessero piacervi storie che afferiscono a letterature antiche e ve lo consiglio soprattutto se vi piacciono quei romanzi apparentemente infiniti ma che, una volta lasciati andare, rimangono impressi per sempre nella mente.
Trama:
Tra draghi, lotte per il potere e indimenticabili eroine, l'epico fantasy al femminile per il nuovo millennio.
Il romanzo fantasy dell'anno. La casa di Berethnet ha regnato su Inys per mille anni ma ora sembra destinata a estinguersi se la regina Sabran IX non si sposerà e darà alla luce una figlia. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra della corte. A vegliare segretamente su Sabran c'è Ead Duryan, adepta di una società segreta che, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys...