Lo sguardo lento delle cose mute...
Valutazione 4 stelle su 5
Traduttore: Giovanni Zucca
Illustratore: Nate Taylor
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 12 novembre 2019
Pagine: 144 p., ill.
Buon pomeriggio, lettori! Oggi parleremo di una nuova uscita per Mondadori. "Lo sguardo lento delle cose mute" di Patrick Rothfuss è il libro del quale vi avevo già parlato all'interno del blogtour, negli articoli precedenti. Nello specifico, mi ero soffermata a trattare i cinque motivi per i quali, a mio parere, sarebbe stato interessante poter leggere questo romanzo. Adesso parleremo in maniera più specifica del suo contenuto, di quello che, effettivamente, mi è rimasto di quest'avventura.
Come potrete intuire leggendo la trama, non si tratta di un racconto comune. All'inizio mi è venuto molto difficile poter comprendere pienamente le dinamiche della narrazione, non avevo compreso a fondo gli intrecci e la situazione. Pian piano, perseverando e andando avanti con le pagine, dentro me si è fatta chiarezza e ogni cosa mi è subito sembrata palese. Questo è dovuto al fatto che, inizialmente, vengono messi insieme tutti gli elementi che compongono il discorso narrativo e solamente in seguito viene dato loro un senso.
Nonostante questo primo smarrimento, sono riuscita a scorgere sin da subito una particolare affinità con l'animo sfuggente della protagonista. Il mondo in cui gli eventi si avvicendano, è già di per sè molto misterioso. Ancora di più, il mistero si annida dentro la protagonista, la nostra cara Auri. È come se sfondo narrativo e protagonista venissero fusi e formassero un tutt'uno da questo punto di vista.
Vi posso assicurare che ogni cosa prenderà forma a tempo debito, consiglio solamente di non spaventarsi nel caso in cui ci si senta spaesati e abbastanza confusi, inizialmente. Penso sia legittimo e comprensibile. D'altronde, mi preme sottolineare il fatto che il mondo che ci viene presentato, è guardato da Auri, una persona che vive in solitudine e nel mistero, non ci viene offerto nessun altro punto di vista se non il suo. Questo aspetto l'ho trovato un tantino limitante, non credo che alla narrazione possa giovare il dover guardare a quella realtà soltanto da un punto di vista. Al contempo, lo trovo interessante poichè ci offre spunti di riflessione su come l'autore voglia condurci in una strada a senso unico, senza offrirci ulteriori chances o vie di fuga.
La mia valutazione è di 4 stelle su 5, ho apprezzato e al contempo criticato in maniera positiva parecchi aspetti che, secondo me, sono quelli da evidenziare per quel che concerne questo libro. Una realtà abbastanza omogenea, anche se in maniera del tutto relativa.
Come potrete intuire leggendo la trama, non si tratta di un racconto comune. All'inizio mi è venuto molto difficile poter comprendere pienamente le dinamiche della narrazione, non avevo compreso a fondo gli intrecci e la situazione. Pian piano, perseverando e andando avanti con le pagine, dentro me si è fatta chiarezza e ogni cosa mi è subito sembrata palese. Questo è dovuto al fatto che, inizialmente, vengono messi insieme tutti gli elementi che compongono il discorso narrativo e solamente in seguito viene dato loro un senso.
Nonostante questo primo smarrimento, sono riuscita a scorgere sin da subito una particolare affinità con l'animo sfuggente della protagonista. Il mondo in cui gli eventi si avvicendano, è già di per sè molto misterioso. Ancora di più, il mistero si annida dentro la protagonista, la nostra cara Auri. È come se sfondo narrativo e protagonista venissero fusi e formassero un tutt'uno da questo punto di vista.
Vi posso assicurare che ogni cosa prenderà forma a tempo debito, consiglio solamente di non spaventarsi nel caso in cui ci si senta spaesati e abbastanza confusi, inizialmente. Penso sia legittimo e comprensibile. D'altronde, mi preme sottolineare il fatto che il mondo che ci viene presentato, è guardato da Auri, una persona che vive in solitudine e nel mistero, non ci viene offerto nessun altro punto di vista se non il suo. Questo aspetto l'ho trovato un tantino limitante, non credo che alla narrazione possa giovare il dover guardare a quella realtà soltanto da un punto di vista. Al contempo, lo trovo interessante poichè ci offre spunti di riflessione su come l'autore voglia condurci in una strada a senso unico, senza offrirci ulteriori chances o vie di fuga.
La mia valutazione è di 4 stelle su 5, ho apprezzato e al contempo criticato in maniera positiva parecchi aspetti che, secondo me, sono quelli da evidenziare per quel che concerne questo libro. Una realtà abbastanza omogenea, anche se in maniera del tutto relativa.
Trama:
In questo libro ricco di segreti e di misteri, Patrick Rothfuss ci conduce nel mondo di uno dei personaggi più enigmatici de Le cronache dell'assassino del re e si collega alle vicende narrate nel secondo volume delle Cronache.
«Auri sapeva come andavano le cose a volte. Certi giorni semplicemente ti calavano addosso come pietre. Altri erano volubili come gatti, sgusciavano via quando avevi bisogno di conforto, per tornare più tardi quando non li volevi, a darti spintoni, a rubarti il fiato.»
Sotto l'Università c'è un posto oscuro, che solo poche persone conoscono; una rete spezzata di antichi passaggi e stanze abbandonate. Lì vive una giovane donna, nascosta tra i tunnel tentacolari, al centro di questo luogo dimenticato. Il suo nome è Auri, ed è piena di misteri. "Lo sguardo lento delle cose mute" è un breve e agrodolce scorcio sulla vita di Auri, una storia che, giocosa e inquietante al tempo stesso, offre al lettore la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi della sua protagonista e di imparare cose che solo Auri conosce.