L'opale perduto...
Valutazione 5 stelle su 5
Traduttore: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 3 settembre 2019
Pagine: 352 p.
Età di lettura: Young Adult
Buongiorno, lettori! Ultimamente ho avuto il piacere di leggere una delle ultime uscite Rizzoli, ve ne parlo in quanto mi ha molto colpita la bellezza che si cela tra queste 2pagine. Si tratta di un libro del quale avrete sicuramente sentito parlare bene, "L'opale perduto" di Lauren Kate. Ho parlato di bellezza in quanto il tutto si svolge in un ambiente incantato, in una delle città italiane più storiche e più suggestive in assoluto: Venezia. Inoltre, il periodo storico scelto per narrare i fatti è contestualizzato in maniera impeccabile, ogni evento, tutto quello che accade è perfettamente in linea con lo spazio temporale che gli è stato assegnato, ovvero il Settecento.
Non vi aspettate la classica storia d'amore sdolcinata e frivola, "L'opale perduto" è molto più di tutto questo. L'amore che nasce tra i due protagonisti è dettato da circostanze più grandi di loro, c'è comprensione, c'è passione verso la musica, verso la realizzazione di un obiettivo comune. Violetta desidera diventare una cantante, Mino è un violinista, entrambi fanno parte di un orfanotrofio chiamato l'Ospedale degli Incurabili.
Sono proprio le circostanze avverse che fortificano il loro sentimento: vivono in una società bigotta e altamente selettiva, non hanno nessuno a cui aggrapparsi se non loro stessi. Per questo motivo, finiscono per fare della loro debolezza una forza, un modo per poter sopravvivere a quel mondo che li aveva scartati, che li aveva considerati reietti.
Il loro riscatto può avvenire solamente tramite la coltivazione della loro passione, dell'impeto amoroso che si trasformerà, a tempo debito, in qualcosa capace di smuovere anche le trame del racconto più fitte. Ma attenzione: nulla può essere trascurato o dato per scontato, nè nella vita, nè in questo romanzo che ha l'intenzione di configurarsi come una tragedia apparentemente irrisolvibile.
A tutto c'è rimedio e anche i nostri protagonisti troveranno il modo di emergere, troveranno la retta via che da tempo stanno cercando. Come avrete potuto capire, questo romanzo mi ha appassionata sin dall'inizio, ha toccato le corde del mio cuore e, soprattutto, non mi ha affatto delusa. Se proprio dovessi aggiungere qualcosa, secondo me sarebbe stato bello ampliare maggiormente le descrizioni dell'ambiente e della società del secolo anzichè focalizzarsi maggiormente sulla storia, sarebbe stato un discorso più completo e più organizzato. Per il resto credo sia un libro da leggere assolutamente, ha più di un aspetto altamente educativo ed è consigliato soprattutto ai giovani.
Lo consiglio anche a chi vuole leggere qualcosa di nuovo, storie diverse ambientate nel passato che riescono a vivere anche nel presente. In poche parole, ecco cos'è stato e cosa continua ad essere dentro me "L'opale perduto". La mia valutazione è di 5 stelle su 5 e scoprirete il perché non solo leggendo le mie parole, dando credito al modo con il quale ve l'ho presentato, bensì andando a scavare nel romanzo, vi accorgerete che, dentro quelle pagine, si cela la parte più vera di ogni essere umano.
Trama:
Dopo il successo mondiale della saga di Fallen, ecco il nuovo romanzo di Lauren Kate: la storia di un amore ostacolato, in una Venezia magnifica e crudele, città delle maschere, luogo perfetto dove nascondere, fin che si può, i trasalimenti del cuore.
«Un romanzo che ci trasporta nei fasti della Venezia del ’700, a passo di danza tra calli e vicoletti, in un carnevale di musica, amore e intrigo» – The Huffington Post
E Violetta si sentì meno sola. Erano due spiriti affini su un tetto.
È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...