La libertà possibile...
Valutazione 5 stelle su 5
Traduttore: Arianna Pelagalli
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 10 ottobre 2019
Pagine: 308 p.
Eccomi qui, lettori! Oggi parleremo di una delle mie ultime letture che mi ha particolarmente affascinato: si tratta de "La libertà possibile" edito Fazi editore, romanzo d'esordio della scrittrice Margaret Wilkerson Sexton. In occasione della sua uscita è stato organizzato un review party al quale ho aderito con piacere. Dunque eccovi la recensione di seguito, con un banner in calce all'articolo che vi indirizza su tutti i blog in cui oggi potrete trovare altre recensioni e quindi conoscere pareri differenti dal mio. Buona lettura.
Con mia grande sorpresa, é una di quelle poche volte in cui la critica è obiettiva: in effetti vengono prese in esame tre epoche diverse, con tre generazioni completamente differenti tra di loro. Trattandosi di un romanzo d'esordio, non ero a conoscenza dello stile narrativo della scrittrice: infatti è stato come intraprendere un viaggio in un mondo senza sapere dove andare e devo dire di esserne rimasta sorpresa, le mie aspettative sono state soddisfatte nella maniera più assoluta.
Io adoro i romanzi immersi nella storia, quindi sono totalmente di parte. Il tutto è ambientato a New Orleans, una città magica, in cui i destini di tante persone finiscono per intrecciarsi dando vita a questo racconto. Il tutto si staglia su due piani temporali diversi, il 1944 e il 2010. Innanzitutto vorrei evidenziare come, nonostante si tratti di due piani temporali abbastanza distanti tra di loro, il tema centrale di questo romanzo, che é la distinzione razziale, é vivo ancora oggi e continua ad essere presente in vari contesti nonostante il profondo abisso che separa due date e due secoli differenti.
Questo romanzo ha tante potenzialità, ha molto da insegnare alle generazioni future e penso sia proprio il caso che siano i più giovani a doverlo leggere per primi. La caratteristica più toccante presente nel meccanismo narrativo è il fatto che i protagonisti, nonostante vengano disillusi più volte, vengano buttati giù dalla vita, non si affliggono, non demordono e combattono contro tutto e tutti per affermarsi, consapevoli delle loro capacità e del fatto che, se ti fermi, sei perso.
Inoltre, questo romanzo apre lo sguardo del lettore, si sofferma molto sulla descrizione della società, della città stessa in cui tutto avviene ed è bello fermarsi ad osservare come ogni cosa cambi nel tempo rimanendo immutata e immobile in alcuni tratti. Gli stereotipi imposti dal contesto sociale e culturale non mutano poi così tanto nel contenuto quanto nella forma. Il razzismo, l'odio fomentato da coloro i quali fanno della distinzione una malattia, rimane sempre lo stesso ma cambia soltanto il modo tramite il quale lo si manifesta. La candidatura di questo libro a uno dei premi più prestigiosi, secondo me, è pienamente meritata.
Ho sentito parlare benissimo del romanzo da chiunque lo abbia letto finora, non ci sono state discordanze di nessun tipo e me ne compiaccio perché, in un mondo come il nostro, esiste il bisogno di diffondere buona e sana letteratura. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 nella speranza che possa entusiasmare chiunque lo legga come è successo con me. Consigliato ai giovani, agli amanti dei romanzi storici, familiari e, contemporaneamente, romanzi che raccontano di epoche lontane nel tempo ma terribilmente vicine nella mentalità. Vi auguro buona lettura.
Con mia grande sorpresa, é una di quelle poche volte in cui la critica è obiettiva: in effetti vengono prese in esame tre epoche diverse, con tre generazioni completamente differenti tra di loro. Trattandosi di un romanzo d'esordio, non ero a conoscenza dello stile narrativo della scrittrice: infatti è stato come intraprendere un viaggio in un mondo senza sapere dove andare e devo dire di esserne rimasta sorpresa, le mie aspettative sono state soddisfatte nella maniera più assoluta.
Io adoro i romanzi immersi nella storia, quindi sono totalmente di parte. Il tutto è ambientato a New Orleans, una città magica, in cui i destini di tante persone finiscono per intrecciarsi dando vita a questo racconto. Il tutto si staglia su due piani temporali diversi, il 1944 e il 2010. Innanzitutto vorrei evidenziare come, nonostante si tratti di due piani temporali abbastanza distanti tra di loro, il tema centrale di questo romanzo, che é la distinzione razziale, é vivo ancora oggi e continua ad essere presente in vari contesti nonostante il profondo abisso che separa due date e due secoli differenti.
Questo romanzo ha tante potenzialità, ha molto da insegnare alle generazioni future e penso sia proprio il caso che siano i più giovani a doverlo leggere per primi. La caratteristica più toccante presente nel meccanismo narrativo è il fatto che i protagonisti, nonostante vengano disillusi più volte, vengano buttati giù dalla vita, non si affliggono, non demordono e combattono contro tutto e tutti per affermarsi, consapevoli delle loro capacità e del fatto che, se ti fermi, sei perso.
Inoltre, questo romanzo apre lo sguardo del lettore, si sofferma molto sulla descrizione della società, della città stessa in cui tutto avviene ed è bello fermarsi ad osservare come ogni cosa cambi nel tempo rimanendo immutata e immobile in alcuni tratti. Gli stereotipi imposti dal contesto sociale e culturale non mutano poi così tanto nel contenuto quanto nella forma. Il razzismo, l'odio fomentato da coloro i quali fanno della distinzione una malattia, rimane sempre lo stesso ma cambia soltanto il modo tramite il quale lo si manifesta. La candidatura di questo libro a uno dei premi più prestigiosi, secondo me, è pienamente meritata.
Ho sentito parlare benissimo del romanzo da chiunque lo abbia letto finora, non ci sono state discordanze di nessun tipo e me ne compiaccio perché, in un mondo come il nostro, esiste il bisogno di diffondere buona e sana letteratura. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 nella speranza che possa entusiasmare chiunque lo legga come è successo con me. Consigliato ai giovani, agli amanti dei romanzi storici, familiari e, contemporaneamente, romanzi che raccontano di epoche lontane nel tempo ma terribilmente vicine nella mentalità. Vi auguro buona lettura.
Trama:
Tre generazioni, tre destini e tre epoche a confronto.
«Il romanzo d’esordio di Margaret Wilkerson Sexton, La libertà possibile, una storia familiare ambientata a New Orleans, è davvero un grandissimo libro!» – Tayari Jones
«Questo brillante e ben riuscito romanzo d’esordio illumina di una luce vivida e compassionevole tre generazioni di una famiglia di colore di New Orleans, concentrandosi più sulla loro capacità di resistenza che sulle ingiustizie subite» – The New York Times Book Review
«Un romanzo commovente, ingegnosamente costruito su un andirivieni costante tra le diverse storie dei protagonisti e i salti temporali. Margaret Wilkerson Sexton ritrae l’intreccio dei personaggi e degli eventi in modo penetrante e ricco di sfumature, mostrando come le avversità a cui ci sottopone la vita vengano amplificate dalle ingiustizie e dalle disparità razziali di ciascuna epoca» – The Washington Post
1944, New Orleans. Evelyn proviene da una delle più rispettate famiglie della città e quando si innamora di Renard, un ragazzo qualsiasi, senza soldi e dal futuro incerto, in casa scoppiano le tensioni. Le riserve della famiglia di lei e la decisione di lui di partire per la guerra come volontario metteranno alla prova la relazione tra i due. Negli anni Ottanta, la figlia di Evelyn, Jackie, è una madre single: il marito Terry è andato via di casa nel tentativo di combattere la sua tossicodipendenza, lasciando soli lei e il figlio T.C. L’inaspettato ritorno dell’uomo sconvolge la ritrovata normalità di Jackie, la quale è lacerata dall’idea di dargli un’altra opportunità. Nel 2010, in una New Orleans che porta ancora i segni dell’uragano Katrina, il venticinquenne T.C. è appena uscito di prigione quando il suo amico Tiger gli propone un “grande affare”. L’arrivo di un figlio sconvolgerà i piani del ragazzo, ma non il giro di eventi che ormai si è innescato. Tre generazioni, tre destini e tre epoche a confronto: La libertà possibile racconta la faticosa conquista della libertà da parte dei membri di una famiglia di colore, oltre i pregiudizi sociali e le aspettative dei familiari, fra sogni infranti e porte che invece si aprono. Con una scrittura incisiva e ricca di sfumature, che le è valsa la nomina al National Book Award 2017, Margaret Wilkerson Sexton costruisce un romanzo d’esordio in cui la brillante analisi sociale e la raffinata descrizione dei sentimenti umani sfiorano l’esattezza fotografica.