Nocturna...
Eccomi qui con la tappa odierna prevista dal blog tour organizzato in occasione dell'uscita di "Nocturna". Da quanto ho potuto capire, questo libro è entrato subito nel cuore di tutte le lettrici; la mia tappa ha come finalità ultima quella di farvi comprendere il motivo per il quale questo libro è stato tanto amato sin dall'inizio. In effetti, per molti, "Nocturna" è diventato sinonimo di garanzia, nonostante sia uscito da pochi giorni. Sul blog potrete trovare la recensione di questo libro che ho scritto in precedenza e per altre curiosità vi rimando, tramite il calendario annesso a questo articolo, ai blog delle mie colleghe. Dunque, è giunto il momento di farvi entrare nel vivo della storia: la mia tappa del blog tour approfondirà i temi trattati nel libro, i vari contesti e situazioni nei quali sono stati impelagati i nostri protagonisti. Prima, però, lascio la trama per dare un'idea di cosa si sta parlando a tutti coloro che non si sono ancora approcciati a questa nuova pubblicazione targata Oscar Mondadori.
Trama:
Il primo capitolo di una nuova e originalissima serie fantasy ambientata in un regno post coloniale dal sapore latino. Nocturna è un romanzo dalle tinte scure ricco di azione e colpi di scena con due protagonisti memorabili.
«Una ladra senza volto. Un principe disperato. E un potere oscuro pronto a divorare il mondo»
Per l'orfana Finn Voy "magia" significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di Castallan. Se non ci riuscirà, perderà per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto.
Per il principe Alfehr "magia" significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore Dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l'erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come l'antico e terribile potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minaccia per il mondo intero. Con il destino del regno di Castellan nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore.
Temi trattati
Una volta letta la trama, avrete capito subito che i temi trattati sono tantissimi. Dedicherò maggior spazio a quelli che credo siano fondamentali da assimilare per poter entrare nel vivo della storia e a quelli che mi hanno spinto a proseguire la lettura del libro.
- Il primo tema che voglio mettere in evidenza e che, a mio parere, salta subito all'occhio, è quello che riguarda la nostra protagonista principale: Finn, infatti, è un'orfana, una ragazza che non ha nulla da perdere, che mette a repentaglio la sua vita quotidianamente senza porsi il minimo problema. Questo dettaglio, secondo me, conferisce al personaggio una connotazione netta e decisamente cruda: una giovane che in ogni azione che compie (nel suo caso, derubare) sfoggia un'innata tendenza all'autodistruzione piuttosto che alla protezione di se stessa. Per questo motivo, da abile ladra e armata di scaltro ingegno, Finn si dimostrerà convinta e spietata. Nota fondamentale a questo primo punto: non dimenticate mai che la nostra eroina è un'orfana ed è proprio questo a renderla imbattibile, almeno in un primo momento.
- Secondo tema: ostentazione di profonda sicurezza. Da quello che abbiamo approfondito prima nel punto uno, Finn è sicura dei colpi che intende mettere a segno e, puntualmente, ogni cosa va come da lei previsto. Questa sua profonda sicurezza è data dal fatto che lei è una mutafaccia, un essere che può cambiare aspetto a proprio piacimento, fino a non ricordarsi quale sia il suo vero volto. In questo lato della vicenda, mi sono incupita parecchio: non avere un volto significa non possedere un'identità e non possederla equivale a non esistere, ad essere sempre un altra persona ma mai se stessa.
- Nel punto due ho asserito che Finn è praticamente un essere imbattibile: cambia sempre volto, si mischia tra la folla ed è super spietata. Ma non sempre chi ha determinate caratteristiche per è, al contempo, imbattibile. Per questo, Finn verrà catapultata in un mondo completamente diverso dal suo, un mondo che le toglierà ogni sicurezza e le farà pesare ogni singola azione: in effetti, Finn troverà qualcuno con cui combattere e questo le farà perdere una caratteristica fondamentale: si troverà a dover proteggere qualcuno e avrà sempre qualcosa da perdere, semmai dovesse fallire.
- Un elemento che mi preme evidenziare ancora una volta (l'ho già messo in luce anche nella recensione) è quello della fusione tra realtà e fantasia. Seppur non in maniera equilibrata, queste due componenti sono entrambe presenti nel romanzo. Sia chiaro: rimane pur sempre il preludio di una saga fantasy, ma la realtà entra in gioco solo e soltanto quando ci porta a riflettere su varie tematiche che ho avuto il piacere di esporvi negli altri punti. Tematiche abbastanza reali e anche elementi determinanti della nostra narrazione.