Figlie del mare...
Valutazione 5 stelle su 5
Traduttore: K. Bagnoli
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2018
Pagine: 370 p.
Buonasera lettori! Da me non è affatto un buon giorno, piove a dirotto e siamo in pieno Maggio😣 comunque sia, questo tempo uggioso mi ha ricordato di parlarvi di una storia alla quale tengo molto e che ho fatto mia sin da quando ho iniziato a leggerla. Sto parlando di "Figlie del mare" di Mary Lynn Bracht edito @longanesi_editore. Sicuramente avrete già sentito parlare di questo libro, qui su Instagram ha spopolato. La storia narrata è ambientata nella Corea del 1943 controllata dal governo giapponese. La protagonista Hana, una sedicenne del luogo, stipula un patto col mare: si tratta di un antico rito che si tramanda di generazione in generazione. È una pratica riservata soltanto alle donne e, grazie all'espletamento di questo rito, si diventa figlie del mare per sempre, ci si può immergere nei fondali e trovare molluschi e pesci vari per venderli al mercato. Hana ha dentro sè il richiamo del mare, lo percepisce in ogni momento. Ha una sorellina più piccola, Emi, che un giorno, rimanendo sulla spiaggia poiché troppo piccola per immergersi, sta per essere avvicinata da un soldato. Hana se ne accorge e fa di tutto per impedire al soldato di rapire la sorella. Perché sì, i soldati giapponesi facevano fare una brutta fine alle donne coreane e, quando le rapivano, di loro non si avevano più notizie. Tanti anni dopo la sorella Emi proverà a cercarla ma...sarà troppo tardi? O riuscirà a trovarla?...un romanzo che fa riflettere sulle brutalità della storia, sulla cattiveria e la spregiudicatezza dei colonizzatori del tempo che, ancora oggi, non ammettono le brutalità commesse dai loro governi, intenti ad occultare tutto. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 per l'importanza della storia, per come viene narrata e per la fluidità della scrittura che, nonostante tratti argomenti pesanti da affrontare, riesce a veicolare un messaggio nascosto tra le righe che arriva al cuore del lettore e lo spiazza. Vi consiglio di leggerlo anche per farvi un'idea di ciò che accadeva, vi preannuncio che vi lascerà in lacrime. Vi affezionerete così tanto ad Hana e al suo destino che non potrete fare a meno di attaccarvi alle pagine del libro per terminarne la lettura. Buona lettura❤
Sinossi:
Una storia d'amore profondo che lega due sorelle, sullo sfondo di una tragedia a noi ancora poco nota: quella delle "donne di conforto", ragazze rapite e trasformate in prostitute per i soldati dell'esercito imperiale giapponese prima e durante la Seconda guerra mondiale.
«Una narrazione magistralmente orchestrata. L’avvincente esordio di Mary Lynn Bracht è dettagliato dal punto di vista storico e incredibilmente toccante.» - Publishers Weekly
«Un esordio letterario e storico, la storia di due sorelle divise dalla Seconda guerra mondiale, spezza il silenzio decennale sulla tragedia delle comfort women coreane.» - The Bookseller
«Magnificamente scritto. In una prosa elegante ma anche dal fortissimo impatto emotivo, Bracht riesce a trasmettere l'atroce brutalità con cui la guerra si abbatte sulle donne.» - Sunday Express
«Con autentica partecipazione, l'autrice ha restituito forma e memoria a una straziante pagina di Storia dimenticata.» - The Guardian
Corea, 1943. Hana è una pescatrice di perle, una professione che si trasmette da madre a figlia, donne fiere e indipendenti. È cresciuta sotto il dominio giapponese, non conosce altro. Ed è felice quando nasce una sorellina, Emiko, perché con lei potrà condividere le acque del mare che bagnano l’isola di Jeju, la loro casa. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare Emiko da un destino atroce, viene catturata e deportata in Manciuria. Lì, lontana dalla famiglia e da tutto ciò che conosceva, verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito giapponese. Ma una figlia del mare non può arrendersi senza lottare, e Hana sa che dovrà fare ricorso a tutte le sue forze per riconquistare la libertà e tornare a casa. Corea del Sud, 2011. Emiko ha trascorso gli ultimi sessant’anni della sua vita cercando di dimenticare il sacrificio di sua sorella, ma non potrà mai trovare la pace continuando a fuggire dal passato. I suoi figli e il suo Paese vivono ormai una vita serena... Ma lei riuscirà a superare le conseguenze della guerra e a perdonare se stessa?
«Una narrazione magistralmente orchestrata. L’avvincente esordio di Mary Lynn Bracht è dettagliato dal punto di vista storico e incredibilmente toccante.» - Publishers Weekly
«Un esordio letterario e storico, la storia di due sorelle divise dalla Seconda guerra mondiale, spezza il silenzio decennale sulla tragedia delle comfort women coreane.» - The Bookseller
«Magnificamente scritto. In una prosa elegante ma anche dal fortissimo impatto emotivo, Bracht riesce a trasmettere l'atroce brutalità con cui la guerra si abbatte sulle donne.» - Sunday Express
«Con autentica partecipazione, l'autrice ha restituito forma e memoria a una straziante pagina di Storia dimenticata.» - The Guardian
Corea, 1943. Hana è una pescatrice di perle, una professione che si trasmette da madre a figlia, donne fiere e indipendenti. È cresciuta sotto il dominio giapponese, non conosce altro. Ed è felice quando nasce una sorellina, Emiko, perché con lei potrà condividere le acque del mare che bagnano l’isola di Jeju, la loro casa. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare Emiko da un destino atroce, viene catturata e deportata in Manciuria. Lì, lontana dalla famiglia e da tutto ciò che conosceva, verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito giapponese. Ma una figlia del mare non può arrendersi senza lottare, e Hana sa che dovrà fare ricorso a tutte le sue forze per riconquistare la libertà e tornare a casa. Corea del Sud, 2011. Emiko ha trascorso gli ultimi sessant’anni della sua vita cercando di dimenticare il sacrificio di sua sorella, ma non potrà mai trovare la pace continuando a fuggire dal passato. I suoi figli e il suo Paese vivono ormai una vita serena... Ma lei riuscirà a superare le conseguenze della guerra e a perdonare se stessa?