venerdì

Recensione di "Pallide lussurie" di Gianluigi Gasparri"

"Pallide lussurie"...

Valutazione 5 stelle su 5


Buonasera cari lettori! Oggi vi parlerò del terzo dei romanzi che ho avuto il piacere di leggere di @gianluigigasparri . Si tratta di "Pallide lussurie, ironico, eretico, erotico". Più che un romanzo lo definirei un vero e proprio saggio che, come avrete potuto intuire dal titolo, tratta i vari aspetti della sfera sessuale senza mai sconfinare nella volgarità. "Pallide lussurie", oltre ad essere un saggio d'approfondimento, è suddiviso in ben ventitrè racconti raffinati che hanno come tema centrale il sesso, come avevo accennato prima, una serie di episodi che lo riguardano ma che vengono sempre narrati con una certa delicatezza e un certo distacco in quanto il confine tra sessualità e volgarità, come ben sapete, è molto labile. Questo libro è la dimostrazione che non sempre, quando si parla della sfera sessuale, si deve rientrare nell'ambito volgare. Anzi, tutt'altro. La bellezza e la profondità di questo scritto fanno comprendere come sia importante divulgare e approfondire queste tematiche in un mondo come il nostro dove appena la parola "sesso" viene menzionata, si genera una sorta di girone infernale che sconfina sempre e comunque nella volgarità. È bene, invece, saper raccontare e condividere parti integranti della propria vita umana insieme alle esperienze che ci hanno visti protagonisti. È la matrice ironica che fa di questo romanzo un pezzo unico nel suo genere. Divertente, intrigante e anche evocativo, un libro che non smette mai di sorprendere e che non da nulla per scontato. Racconta di amori subdoli che hanno fatto parte della vita di tutti noi, di rovesciamenti di ruolo, di emozioni e astrazioni che non smettono mai di stupire data la molteplicità di interpretazioni che possiamo attribuire loro. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 in quanto conosco bene lo stile dell'autore e ho colto perfettamente il suo messaggio che spero di aver trasmesso anche a voi. Mi rendo conto di quanto sia difficile affrontare determinate tematiche a viso aperto nel 2019 ma credo sia giunto il momento di farlo. Questo libro è ideale per chi non ha paletti mentali, per chi crea orizzonti e distrugge i confini che, molte volte, ci rendono prigionieri di noi stessi.❤

Trama:

Enciclopedia Treccani: ossimoro, figura retorica che consiste nell’unione sintattica di due termini contraddittori, in modo tale che si riferiscano a una medesima entità. L’effetto che si ottiene è quello di un paradosso apparente. Quindi “Pallide Lussurie” sarebbero un ossimoro.

Invece no, alla faccia della Treccani “Pallide Lussurie” è un libro di storie brevi e racconti lunghi, ironico/eretico/erotico raffinato, espone scene di sesso esplicito senza la minima traccia di volgarità. Un libro contromano, diverso rispetto al debordante mainstream, un libro rampante nel senso equestre perché non si lascia domare da nessuno, me compreso, infatti è andato dove gli pareva con improvvisi scarti e brusche impennate, io mi sono limitato a seguirlo nelle sue galoppate, sono stato semplicemente il suo fedele scriba.

Questo libro purosangue è anche un ribaldo che si è divertito a giocherellare con frequenti finte per disorientarmi, una faticaccia inseguirlo cercando di non rovesciarmi addosso il calamaio e non accecarmi con la penna d’oca.

Per esempio come può intitolarsi “Pallide Lussurie” quando invece tutti sappiamo che la lussuria è rossa perché rappresenta il rogo della passione, la libidine sfrenata, al punto che la chiesa cattolica l’ha marchiata a fuoco collocandola al terzo posto nella classifica dei sette vizi capitali?

Il libro mi ha fatto osservare che lui non è stato battezzato quindi ha il diritto di fare quello che gli pare. Mi ha spiegato che vuole intitolarsi così perché nei suoi ventitré racconti la lussuria rossa c’è, ma in quasi tutti i racconti riguarda solo uno/una delle parti, storie di amori finti, di amori contrattati, amori mollicci.

Ho cercato di convincerlo che la realtà è assai diversa, lui mi ha risposto che forse cambierà idea se qualcuno lo comprerà e si innamorerà di lui, però sarà un amore breve, starà per qualche tempo sul comodino in camera da letto, poi passerà alla clausura della libreria, infine quando diventerà un libro vecchio o finirà nella busta bianca della raccolta differenziata o per un colpo di fortuna sarà raccattato ed esposto sulla vetrina di Ebay e forse il gioco ricomincerà.

Un libro può commuoversi?
Certo che no, però il mio libro aveva le pagine tristi e ha mormorato, quasi quasi mi faccio cambiare titolo, non più “Pallide lussurie” ma “Lussurie nere”, che ne dite?