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Recensione de "L'angioletto col pisello" di Gianluigi Gasparri

L'angioletto col pisello...

Valutazione 5 stelle su 5

  • Copertina flessibile: 183 pagine
  • Editore: Independently published (30 novembre 2018)
  • Lingua: Italiano

Buongiorno, lettori! Adesso vi parlerò di una lettura molto singolare e che, dal titolo, potrebbe essere completamente travisata anche se, vi posso assicurare, che è una delle letture più belle e fantasiose che lo scrittore abbia potuto regalarci. Il libro in questione è "L'angioletto col pisello; scacciato da un Paradiso usb 9.7 burocrate rigido noioso insensibile e quando occorre feroce" di @gianluigigasparri . Questo romanzo nasce a seguito di un'opera pubblicata dallo stesso autore per Mondadori, nel 1990 e intitolata "L'uovo azzurro", libro molto raro. Partendo da questo romanzo, l'autore ha saputo creare un'ipotetica visione di un Paradiso del ventunesimo secolo, dove gli angeli nascono da un uovo e vengono covate in un Paradiso tecnologico dove ogni cosa è programmata (si potrebbe pensare che sia un chiaro riferimento al mondo odierno). Tra tantissime uova, ve n'è uno particolare, dal quale nasce l'angelo Cherubino che, sgraziato in quanto porta un pisellino, viene spedito, dal custode delle uova, sulla Terra, in modo che possa salvarsi da un'eventuale viaggio verso l'Inferno. Sulla Terra, il piccolo Cherubino sarà tutto solo e dovrà cavarsela destreggiandosi in una marea di situazioni imprevedibili. Questa storia mi ha fatto riflettere moltissimo anche sulla favola del brutto anatroccolo, sul diverso e sulla diversità in generale che, per continuare ad esistere anche in un mondo avanzato tecnologicamente, deve costantemente fare a pugni con la mentalità retrograda che avvolge il mondo. Un suggestivo romanzo fatto di suspence, di insegnamenti ma, soprattutto è da porsi all'origine di molte riflessioni che, al giorno d'oggi, sono più che consigliate. La mia valutazione è di 5 stelle su 5 non solo per come l'autore ha trattato in maniera delicata l'argomento, ma anche per la molteplicità di spunti narrativi, filosofici e riflessivi che costellano l'intero racconto, facendolo diventare il simbolo di una società avanzata ma ingiusta allo stesso tempo, dimostrando che il progresso tecnologico non presuppone un progresso delle coscienze e delle anime, al contrario: il progresso diventa simbolo di uno spiccato regresso delle coscienze.

Trama:
Gentile signore e gentili signori che mi state osservando, datemi un minuto per spiegarvi la mia situazione. Quasi trenta anni or sono io mi chiamavo “L’Uovo Azzurro”, raccontavo una storia che piaceva a tutti fuorché ai preti, ero una favola di fantascienza sugli angeli custodi che si comportavano in modo diametralmente opposto alle favole da loro raccontate a scuola e alle lezioni di dottrina. All’epoca era appena annullata la tabula dei libri all’indice, se avessero potuto mi avrebbero messo anche al pollice, al medio all’anulare e al mignolo.

In fondo avevano ragione, i bambini credono davvero che ci sia un angelo custode a proteggerli, anche molti adulti la sera prima di dormire recitano angelo di Dio che sei il mio custode, è delinquenziale disilluderli. Però ero così bello e tenero che piacevo a tutti e mi compravano in massa.

Il mio stolido scriba voleva ripubblicarmi tale quale, io invece volevo un’altra cosa perché ripetersi è noioso e ti fa sembrare senza idee. Mi sono imposto e adesso mi chiamo “L’angioletto col pisello” la traccia della storia è rimasta viva, ma il resto è molto diverso.

Se i preti di allora mi detestavano, adesso mi odieranno ma chi se ne frega?

Gentile signora, gentile signore apritemi e datemi un’occhiata, non potrete fare a meno di portarmi con voi. Vi assicuro che in ogni caso è meglio tenere in tasca me anziché un angelo custode appollaiato sulle vostre spalle.