domenica

Recensione di "Un posto per Victoria" di Veronica Evangelisti

"Un posto per Victoria"...

Valutazione 5 stelle su 5

  • Copertina flessibile: 96 pagine
  • Editore: Europa Edizioni (7 maggio 2018)
  • Collana: Edificare universi
  • Lingua: Italiano

Buon pomeriggio, lettori! Finalmente, stasera, ho il privilegio di parlarvi di questo libro profondo, intenso e meraviglioso, "Un posto per Victoria" di @veronica_evangelisti . Posso dire di aver amato la storia raccontata, lo stile e la precisione descrittiva che sono state utilizzate dall'autrice. Il romanzo ha al centro le vicessitudini di una famiglia che è costretta a riunirsi durante uno spiacevole evento: la morte di un'anziana signora che per i componenti della famiglia era zia, mamma, nonna. In particolare, era la nonna di Viola De Santis che, affranta dal dolore e spinta a riflettere sulle circostanze della vita da quel drammatico evento che l'ha travolta, decide di andare indietro con la memoria, al fine di rispolverare i rapporti che intratteneva con i suoi parenti, cosa la legava a loro, quali erano i momenti più belli che avevano trascorso insieme. Il romanzo è fonte di grande ispirazione e riflessione su molti aspetti della vita, tramite Viola ognuno di noi intraprende il proprio percorso, alla ricerca della propria identità. Scavare nel passato, non è sempre piacevole; ogni persona, soprattutto la nonna, ha svolto un ruolo decisivo e fondamentale nella vita di Viola che, ponendosi molteplici interrogativi, arriva a capire che, forse, l'antico detto avesse un fondo veritiero: quando qualcuno muore lascia un vuoto, inizialmente incolmabile ma che, col tempo, lascerà il posto a qualcosa o meglio a qualcuno che sarà in grado di riempirlo. Finalmente Viola aveva il suo posto. Anche se ogni cosa sembra combaciare, è molto difficile lasciarsi andare alle apparenze, non è poi così semplice accettare il fatto che una persona ci abbia lasciati per sempre, non potrà mai essere sostituita da qualcun altro, in quanto il suo spirito vivrà per sempre dentro noi; ma il vuoto che ha lasciato potrà far spazio a qualcuno che lo merita, a qualcuno che è sempre stato parte integrante della famiglia e che, soprattutto, incarna perfettamente gli ideali perseguiti dalla persona che ora non esiste più. Come avrete potuto ben capire, questo romanzo è l'elaborazione profonda di un sentimento intenso, unico e penetrante. Valutazione? 5 stelle su 5

Trama:
Un momento solenne: il trapasso di un'anziana signora. Per alcuni mamma, per altri sorella, per altri ancora nonna, come per Viola De Santis, appunto. La grande famiglia, grande e sbriciolata da mille incomprensioni e litigi, si trova riunita per l'ultimo saluto alla "tigre". In quella circostanza di morte, Viola si pone molti interrogativi sulla vita. Domande e riflessioni sul senso della famiglia, sui rapporti tra i componenti che erano lì accanto a lei. Andando indietro con la memoria, in un passato che non poteva essere poi così lontano, se la nonna era ancora tra loro, riaffiorano situazioni tanto assurde e diverse da sembrare distanti mille anni. La dolorosa, pesantissima situazione della nonna da giovane, la guerra, l'immane fatica di vivere. Cos'è, quindi, la morte...? Una liberazione? Una resa dei conti? Un momento che fa piangere alcuni e lascia altri indifferenti? C'è un detto che dice che chi muore lascia il posto a chi arriva...