"La Governante"...
Valutazione 5 stelle su 5
- Lunghezza stampa: 193
- Lingua: Italiano
Editore: DRI Editore
Buongiorno, cari lettori!...oggi voglio presentarvi una nuova uscita targata DRI Editore, un'uscita che ha appassionato molti lettori e, tra questi, anche me. Questo romance, scritto da Rebecca Quasi, è un capolavoro basato su poche colonne portanti. Dal titolo si potrebbe immaginare che sia una delle classiche storie dove la governante è colei che gestisce la casa, costretta a subire ingiustizie, a tenere per sé tutto ciò che accade dentro le mura di una residenza reale senza proferirne parola all'esterno. In realtà, questa storia possiede una trama ben costruita, apparentemente semplice ma che, quando meno il lettore se l'aspetta, si infittisce con l'ausilio di vari intrecci che la renderanno unica nel suo genere. Si parte da un tipico romance inglese fino ad arrivare ad un racconto dalla trama particolare, con risvolti del tutto inaspettati. Il racconto è ambientato nella Londra del 1875 e ha come protagonista il conte Leonard Moncrieff, sposato con Helen, una dama molto influente nell'alta società, dal carattere inusuale, una donna che sfida le credenze del tempo secondo le quali le dame non possono occuparsi di politica. Accanto a queste ammirevoli considerazioni su Helen, bisogna tener conto che, molte volte, per poter entrare nel mondo degli affari in maniera indisturbata, agiva in maniera sconsiderata nei confronti del marito, tradendolo con più uomini. Ad un tratto, Helen rimane incinta e il conte, essendo a conoscenza dei molteplici tradimenti da parte della moglie, si vede costretto a riconoscere come suo figlio un bambino che, stando a quanto detto da Helen, non si sa se sia realmente suo. Nonostante ciò, la famiglia Moncrieff dovrà affrontare un lutto, la perdita di Helen dopo il parto. Leonard, essendo certo che la bambina nata non fosse sua figlia, decise di non curarsene e di allontanarla da sé, in modo da non dover avere costantemente sotto gli occhi il tradimento della moglie, il simbolo della sua infedeltà. Così decide di mandare la bambina, di nome Penny, nella sua residenza in campagna dove aveva ai suoi comandi un'intera servitù. Decise anche di assumere una nuova governante che si sarebbe potuta occupare dell'istruzione della bambina, potendola seguire più da vicino. Dopo parecchi colloqui con diverse aspiranti candidate al ruolo, il conte si convinse ad assumere una giovane vedova, la signorina Tate. Le visite di Moncrieff alla residenza in campagna erano molto rare ma, col tempo, il suo atteggiamento cambiò. Non solo nei confronti della figlia, ma anche della signorina Tate. Cosa succederà a questo punto? Come agirà il conte nei confronti di sua figlia e della signorina Tate? Riuscirà ad essere per Penny il padre che la bambina ha sempre desiderato?...ma soprattutto, cosa nasconderà l'atteggiamento austero della giovane Tate? Posso assicurarvi che si tratta di una storia che, quando meno ve lo aspettate, vi sorprenderà. Un misto di romance e avventure renderà il romanzo una sorta di calamita dalla quale nessuno riuscirà a staccarsi. Ho adorato questo romanzo sempre di più, il mio approccio è andato sempre a crescere, mi sono sentita molto vicina a ciò che la signorina Tate provava, alle sensazioni del conte, alle sempre crescenti divergenze dovute al ceto di appartenenza, alle differenze che caratterizzavano l'istruzione femminile al fine di opporla a quella maschile, in quanto i maschi erano coloro i quali dovevano governare, prendere in mano le redini e l'eredità della famiglia. Un romanzo che palesa tutte queste condizioni ma che, allo stesso tempo, le ammette per poterle confutare subito dopo. Una trama ricca di consuetudini dovute al tempo nel quale è ambientata, tempo in cui inizia a risvegliarsi all'interno delle donne, ma anche nell'intera società inglese, la consapevolezza che anche le donne possono, sono e hanno il diritto di essere trattate al pari degli uomini. Posso dire con certezza che, in questo romanzo, si nota spiccatamente questa novità che, come ben sappiamo, prenderà concreta forma nel Novecento. Vi consiglio spassionatamente la lettura di questo romanzo al quale ho dato 5 stelle su 5 come valutazione per tutta la serie di motivazioni qui sopra elencate. Avevo delle aspettative molto alte quando ho iniziato a leggerlo, sicura del suo potenziale. Qualsiasi tipo di aspettative abbiate nei confronti di questa storia state pur certi che non verranno deluse! Vi auguro una buona lettura.
“Mi occuperò di vostra figlia meglio che posso, le insegnerò le buone maniere e tutte quelle sciocchezze che servono per affrontare il vasto mondo. E poiché è una donna le insegnerò anche a non fidarsi degli uomini, soprattutto di quelli che hanno una gran parlantina e baciano come Dio comanda.”
Trama:
Londra, 1875.
Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L'idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all'attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare. Uno straordinario romanzo autoconclusivo che ha già appassionato tantissimi lettori.
Dopo lo straordinario successo di “Dita come Farfalle”, sia in termini di vendite ma anche e soprattutto di apprezzamento da parte dei lettori, Rebecca Quasi ci regala il suo attesissimo secondo romanzo storico. Non più Regency ma questa volta in epoca vittoriana.
L’autrice riesce come sempre a connotare i suoi personaggi con maestria, sia dal punto di vista psicologico che emozionale, rendendoli vividi e sfaccettati, interessanti fin dal primo sguardo.
Chi come noi ha amato Dita, proverà le stesse sensazioni in questo secondo interessante lavoro.
Dopo lo straordinario successo di “Dita come Farfalle”, sia in termini di vendite ma anche e soprattutto di apprezzamento da parte dei lettori, Rebecca Quasi ci regala il suo attesissimo secondo romanzo storico. Non più Regency ma questa volta in epoca vittoriana.
L’autrice riesce come sempre a connotare i suoi personaggi con maestria, sia dal punto di vista psicologico che emozionale, rendendoli vividi e sfaccettati, interessanti fin dal primo sguardo.
Chi come noi ha amato Dita, proverà le stesse sensazioni in questo secondo interessante lavoro.
Poiché ho avuto l'opportunità di leggere questo romanzo grazie all'organizzazione di un Review Party, vi lascio di seguito il banner con le tappe degli altri blog che hanno aderito dove potrete leggere altre recensioni e ottenere ulteriori delucidazioni in merito a questo capolavoro.