martedì

Recensione di "Non sono stato io" di Daniele Derossi

Non sono stato io...

Valutazione 5 stelle su 5

Editore: Marsilio
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 21 febbraio 2019
Pagine: 231 p.

Un libro che ho adorato, che ho fatto mio e che mi ha colpita profondamente. "Non sono stato io" di Daniele Derossi @non_sonostato_io edito @marsilioeditori è una vera e propria rivelazione di questo 2019. Delicato, scorrevole e decisamente accattivante, è un romanzo che non può mancare nella libreria di nessun lettore. Tutto inizia nella splendida Londra dove Ada, dopo essersi separata dal marito Bashir, torna, assieme al suo figlioletto Giacomo, nel suo paesino d'origine in Val di Susa, a Serana. Ogni cosa cambia, ma Giacomo è un bambino intelligente e, nonostante le difficoltà di approccio nei confronti del nuovo ambiente, inizia a legare con un misterioso bambino di nome Robi. Anche Ada cerca di andare avanti lasciandosi il passato alle spalle. Il problema è che Serana è un paese piccolissimo dove si conoscono tutti. Nel frattempo, Robi e Giacomo iniziano a giocare nei boschi e, piano piano, finiscono per addentrarsi sempre di più. Così diventeranno i protagonisti di un'inaspettata e insolita avventura ai confini della realtà. Nel bosco, infatti, sono presenti le antiche rovine di un castello di un antico negromante. Saranno proprio Giacomo e Robi a trovare la porta dei sotterranei oltre la quale si cela un antico mistero...un romanzo pieno di avventure, di fascino e di discreta eleganza. Un libro che riporta la realtà di tutti i giorni unendola al brivido delle avventure. Ho apprezzato molto la particolarità del rapporto che si crea tra Giacomo e Robi, ho adorato la loro spensieratezza e la loro voglia di scoprire cose nuove. Come anticipavo nell'introduzione, è il libro che considero una delle migliori uscite del 2019 in quanto è un romanzo che sfrutta la semplicità facendola apparire come qualcosa di straordinario. È come se l'autore volesse proiettare la nostra mente oltre la visione puramente materialistica di ciò che circonda i nostri personaggi. È un romanzo che adorerete di sicuro, vi renderete conto che ogni dettaglio ha la sua importanza e che questo libro è il prodotto di un insieme di particolari, di piccoli elementi che andranno a formare, nell'insieme, un capolavoro indiscutibile. Valutazione: 5 stelle su 5

Trama:

Daniele Derossi racconta una storia avvincente e tenera, con una scrittura seria e divertente che ha il dono raro della semplicità.
«Se non avete un posto nella vostra libreria per Non sono stato io, tra Dürrenmatt e Ammaniti, trovatelo al più presto» - Marcello Fois
«C'è qui un concentrato di spiragli - solitudini, cunicoli, oscurità, desideri - che man mano si schiudono al lettore» Marco Filoni, Il Venerdì
Giacomo ha dieci anni e il suo rapporto col mondo è problematico; l'unica che sembra comprenderlo è la gatta Messalina, ma in compenso adora studiare, conosce molte cose sugli animali e sulle stelle. Alla riapertura delle scuole, non è più a Londra, la città dove è cresciuto, ma a Serana, in Piemonte. Il paese è piccolo, gli abitanti sono pochi e tutti si conoscono. Tutti sanno che Ada, la madre di Giacomo, è tornata a vivere da sua madre, in paese, perché il matrimonio con Bashir, lo scienziato pakistano, è finito. E tutti sanno che è finito perché qualcosa è successo - e non è un tradimento. Tutti stanno in silenzio ma nessuno ha un segreto: questa è Serana. Guardano Ada, la seguono, bisbigliano, e solo Radames - il parrucchiere - e Mariella - la sua compagna di banco del liceo - le parlano. Quando però Jennifer, la figlia della verduraia, scompare e tutti accusano gli zingari di averla rapita, qualcuno confessa ad Antonia Del Corvo, la giornalista incaricata di seguire il caso, che a Serana le persone scompaiono da sempre e sempre scompariranno, perché Serana è un paese cresciuto all'ombra del castello del Negromante. Al contrario della madre, che ha cominciato un corso di ceramica e una relazione con un uomo sposato, Giacomo non si è ancora fatto molti amici, e di certo Jennifer, così smorfiosa, non gli era simpatica, e tanto meno Letizia, migliore amica di Jennifer e figlia di Mariella. Non gli piace andare alle feste: lui e Roby, il bambino con cui passa i pomeriggi a giocare con i trenini, gli uccelli e Messalina, si annoiano, ma si annoiavano di più prima che Jennifer scomparisse. Ora in giro ci sono carabinieri e giornalisti, e la strada per il castello del Negromante è diventata avventurosa perché molto sorvegliata. E nessuno, da secoli, aveva ritrovato la porta per i sotterranei del castello, nemmeno i carabinieri...