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Consiglio di lettura e recensione di "Le ragazze con le calze grigie" di Romina Casagrande

"Le ragazze con le calze grigie"...

Valutazione 5 su 5

Oggi vi propongo una nuova lettura per l'estate, che io stessa ho avuto il piacere di finire in un solo giorno. È una storia travolgente, da leggere tutta d'un fiato. Per voi, ecco la mia recensione provvista, come sempre di un #consigliolibroso . Il libro in questione è "Le ragazze con le calze grigie" scritto da @casagranderomina ed edito da @arkadia_editore . La storia è incentrata sulla vita di un artista che trovò la sua fama quarant'anni dopo la sua morte, Egon Schiele. Allievo di Gustav Klimt, fu uno degli espressionisti di maggior rilievo della fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Molte furono le critiche delle quali fu oggetto, soprattutto per ciò che riguardava i soggetti che egli dipingeva (spesso bambine e modelle nude) e, per questo motivo, fu uno dei pittori più chiacchierati, al centro di ogni immaginabile pettegolezzo. Il libro ripercorre le tappe fondamentali dei successi, degli insuccessi e delle relazioni amorose del pittore. I personaggi sono realmente esistiti e l'autrice narra la loro storia non come una biografia, bensì come se fosse una ricostruzione del punto di vista delle donne che ebbero l'opportunità di affiancare il grande artista lungo il suo percorso creativo. Dubbi, incertezze e delusioni sono sempre presenti nella vita delle donne che frequentava. Alcune, in maniera particolare, lasciavano un'impronta decisiva nel suo percorso. Una di queste fu Wally Neutzil, la sua amante e costante soggetto dei suoi quadri e l'altra fu sua moglie, Edith Harms. Un uomo libero, desiderato e amato da tutti, ma un uomo dal quale stare lontani, proprio perché essendo adorato da chiunque, avrà la possibilità di decidere persino della vita altrui. Soltanto chi non ha nulla da perdere, come Wally, una ragazza di campagna, riesce ad affiancarlo e sostenerlo in ogni cosa. Affari, lavoro, corrispondenza e cuore. Wally fu l'amore senza inibizioni, senza limiti e senza freni per Egon, un amore capace di propagare la bellezza interiore dell'amato e dell'amante.
Buona lettura a chi ama l'arte e sa farsi trasportare...❤❤

Trama:
Vienna, 1918. Egon Schiele, il pittore più dissacrante e controverso di Vienna, si appresta a terminare la sua ultima opera, La famiglia. Sul quadro, di notevoli dimensioni, raffigurerà una piramide di corpi nudi, che culmina nel ritratto di se stesso. Ai suoi piedi una donna, tra le cui gambe è accovacciato un neonato. Soltanto Egon rivolge lo sguardo allo spettatore, avvicinando una mano al petto quasi a chiedergli di ascoltare la sua storia. La donna è Edith Harms, la giovane moglie che, nella stanza accanto, lotta tra la vita e la morte e che porta in grembo il figlio che forse non nascerà mai. Ma la stanza in cui Egon lavora, combattendo contro il tempo e un dolore antico, è piena di altri quadri, di bozzetti e appunti che raffigurano donne giovani e bellissime, i ricordi di una vita. Soltanto due di loro, però, lo hanno cambiato e amato al punto che ora quasi confonde il volto della donna che sta raffigurando: gli occhi buoni e ingenui di Edith, il sorriso malizioso e affascinante di Wally. Prende avvio da qui una storia travolgente, che attraversa le vite dei personaggi che hanno ruotato intorno alla figura di Schiele e che ne hanno ispirato l'opera.

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