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Blog Tour di "È tempo di ricominciare" di Carmen Korn

"È tempo di ricominciare"...

Buon pomeriggio, lettori! Oggi voglio parlarvi di una nuova uscita alla quale tengo molto. Sto parlando di "È tempo di ricominciare" di Carmen Korn edito Fazi editore. Come ben sapete, questo libro è stato preceduto da "Figlie di una nuova era" che ha riscosso un successo stratosferico, facendo breccia nel cuore di ciascuno di noi. Entrambi i romanzi, a mio parere, sono due fiori all'occhiello che non smettono di ricordarci quanta forza e quanta tenacia sia nascosta dentro chi ha attraversato tutto l'arco del Novecento, un periodo inquieto e turbolento che ha destabilizzato molti settori ma che, allo stesso tempo, è stato decisivo e determinante per altre questioni. Il secolo è ricco e denso di cambiamenti, di novità, molte cose non saranno più come sono state. Per farvi capire meglio di cosa tratta "È tempo di ricominciare", vi lascio qui la trama per poi procedere con l'approfondimento della mia tappa del Blog Tour. 

Trama: 

“È tempo di ricominciare” è il secondo capitolo della trilogia di Carmen Korn, che riallaccia le fila del racconto col precedente “Figlie di una nuova era”.È il 1949 e la Seconda guerra mondiale è ancora una ferita dura da rimarginare. Amburgo è ridotta in macerie e tra chi non ha più un tetto sopra la testa c’è anche Henny. Anche se Käthe resta ufficialmente fra i dispersi di guerra, Henny è certa di averla intravista su un tram. Ci vorrà del tempo prima che le due si rincontrino e che Käthe scopra che l’amica non è più spostata a Ernst Luhr, l’uomo che aveva denunciato lei e sua madre alla Gestapo. Lina e la compagna Louise aprono intanto la loro libreria in città e Ida fa i conti con lo stallo del suo secondo matrimonio col cinese Tian. Nel frattempo, il mondo subisce rapide trasformazioni: dallo sbarco sulla Luna, alla crisi dei missili cubani, dalla costruzione del Muro, fino all’irruzione della tv nelle case o alla discesa delle femministe e degli studenti nelle strade.“È tempo di ricominciare” racconta la Germania divisa del Secondo dopo guerra e della ripresa, e ha come protagonisti sempre maggiori i figli delle quattro donne che avevamo amato nel primo romanzo. Carmen Korn, anche questa volta, racconta una storia di coraggio e di lotta, in grado di identificare un’intera generazione.

Ricostruire dalle macerie...


Rieccoci, cari lettori. Come avrete appreso dalla trama, il viaggio delle eroine della nostra storia è arrivato a toccare gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Come avevo accennato sin dall'inizio, questi saranno momenti di cambiamento molto decisivi, segnati da profonde trasformazioni. La mia tappa è intitolata, per l'appunto, "ricostruire dalle macerie". Questo perché le nostre protagoniste sono sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, pur non dimenticando e portando sempre dentro il loro cuore coloro i quali non ce l'hanno fatta. Ricostruire significa ripartire, ripartire da ciò che è stato loro negato, da ciò che rappresenta una ferita che non si può rimarginare più. Nonostante la devastazione interiore, le nostre protagoniste devono trovare il modo di andare avanti e troveranno un mezzo per farlo soprattutto nei moti studenteschi del 1968 che accenderanno i loro animi pur facendo ardere in loro la consapevolezza che gli ostacoli da superare saranno ancora parecchi. Sarà il loro essere donne e la loro complicità a renderle imbattibili in un mondo ancora scosso da ciò che è accaduto, dal male che l'uomo ha perpetrato nel mondo. Käthe, Ida, Lina ed Henny torneranno ancora più forti e decise di prima poggiando le basi per ripartire e creare un futuro migliore proprio dal dolore che è stato loro inflitto. Quattro protagoniste tenaci e coraggiose in balia dei cambiamenti e del fervore presente negli animi dei cittadini. La società tutta appare avvolta in un turbinio di trasformazioni e finisce per esserne succube. Tranne loro. Tranne le audaci attiviste che avvieranno il movimento per la liberazione sessuale. Il racconto non smette mai di stupire, di entusiasmare e di rapire l'animo del lettore che rimane affascinato dall'impegno che i cittadini mettono nella ricostruzione di ciò che è stato perduto. La fiamma della speranza non si spegne mai, continua ad essere la luce che guida il cammino delle protagoniste dando al romanzo quel tocco di originalità che scuote l'anima del lettore. Per concludere, ricostruire dalle macerie significa sperare, lottare e farsi forza, componenti che non mancheranno mai nella narrazione e nelle vicende che vedranno coinvolte le nostre ragazze.

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