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martedì

Review Party "Al passato si torna da lontano" di Claudio Panzavolta


Al passato si torna da lontano...

Editore: Rizzoli
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 27 ottobre 2020
Pagine: 436 p., Brossura
  • EAN: 9788817153966

Salve a tutti, cari lettori, rieccomi qui per presentarvi una nuova uscita, proprio di oggi. Il libro del quale vi parlerò in questa recensione è "Al passato si torna da lontano" di Claudio Panzavolta, edito Rizzoli. Sin da quando ho avuto modo di leggere la trama, mi sono appassionata a questa storia e non vedevo l'ora di saperne di più. Ambientata nel 1944, è la vicenda di una famiglia italiana. La protagonista è Anita, la quale saprà abilmente guidarci tra i corridoi della sua mente, ci farà strada nei suoi ricordi per farci assaporare anche solo per un istante la realtà di quel tempo. Ho apprezzato molto lo stile narrativo asciutto, diretto e al contempo incisivo e pregnante. L'autore ha avuto l'abilità di farci guardare a quel periodo con gli occhi di un'adolescente, che vive in un'Italia segnata dai cambiamenti e dal regime politico di quegli anni. 

Questo romanzo si mescola in continuazione con la storia del nostro Paese e, come accennato anche dalla critica, ricorda tantissimo la tecnica narrativa di Beppe Fenoglio. È immediato potersi rivedere nei panni della giovane protagonista: ribelle, con la voglia di cambiare il mondo e le dinamiche sociali, soprattutto quelle riguardanti l'inferiorità sociale delle donne che, negli anni a seguire, diventerà un vero e proprio emblema di unione e forza femminile. I temi che questo romanzo affronta sono molteplici e tutti molto importanti perché hanno segnato il nostro passato e condizionato anche il nostro futuro. Se oggi noi siamo così, lo dobbiamo anche a chi ci ha preceduto, a chi ha lottato ogni giorno per far valere i propri diritti. Inoltre, l'autore non si è limitato soltanto a raccontare quelli che sono i cambiamenti sociali del periodo visti da un'adolescente. Ha fatto molto di più, inserendo nel romanzo una vena un po' "noir", se vogliamo così descriverla. Come vi avevo accennato prima, Anita è una ragazza assennata ma con tanta voglia di cambiare il mondo che la circonda; ciò è dovuto anche alla mancanza di una figura materna nella sua vita, di una guida che potesse esserle d'aiuto nella crescita, soprattutto nel periodo adolescenziale. Nonostante ciò, la nostra protagonista non si perderà mai d'animo e, insieme alla sorella, tenterà di scoprire chi ha ucciso sua madre, dimostrandoci quanto sia importante e determinante la forza di volontà di una donna, anche in un periodo in cui ribellarsi non era per nulla facile. 

Secondo il mio modesto parere, il romanzo è portatore di un insieme di valori del passato, che il passato voleva trasmettere alle future generazioni. Per questo motivo mi è piaciuto molto leggerlo, perché non credo che tali valori, presenti tra queste pagine, siano stati compresi fino in fondo dalla generazione alla quale erano destinati. Sicuramente era molto più difficile vivere a quell'epoca (i sacrifici della protagonista e della sua famiglia ce lo dimostrano) ma è pur vero che si tratta di un periodo storico dove si ha bisogno di combattere per ottenere qualcosa, quindi nulla viene dato per scontato, come invece accade oggi. Ne consiglio la lettura a qualsiasi lettore accanito, agli amanti dei romanzi storici, a chi ha semplicemente voglia di farsi un tuffo nel passato per assaporare il vissuto di un Paese che combatteva e che, tutt'ora, continua a farlo (anche se risulta difficile crederlo). La mia valutazione è di 5 stelle su 5, auguro a tutti voi una buona lettura!

Trama: 

Attraverso una narrazione inarrestabile, arricchita da fotografie e mappe narrative, e capace di dare profondità a ciascuna delle numerose figure che occupano la scena, Claudio Panzavolta ci racconta l’epopea di una famiglia italiana. Sullo sfondo, la piccola e la grande Storia si intrecciano tra loro, diventando le altre protagoniste di questo romanzo strepitoso.

«Un romanzo sorprendente, asciutto, fenogliano con jazz» - Enrico Deaglio

È il 1944, il cacciabombardiere Pippo vola sui cieli della Romagna e Anita è appena una bambina. Ma non dimenticherà mai il momento in cui l’hanno strappata dalle braccia della madre, fucilata dai fascisti. E neanche quando il padre Armando, deperito e irriconoscibile, ritorna dalla Germania dopo un lungo viaggio in sella a una bici di fortuna.A guerra finita, insieme al padre ritrovato e alla zia Ada, che si è presa cura di lei e di sua sorella Edda, Anita proverà a lasciarsi gli anni più difficili alle spalle e a costruirsi un futuro.Armando otterrà un impiego alla Società anonima elettrificazione, viaggiando tra Italia, Grecia, Turchia e Nord Africa. E intanto Anita attraverserà l’adolescenza e la giovinezza con testardaggine e alla costante ricerca di giustizia, vivendo in prima persona i movimenti di emancipazione femminile e i dibattiti interni alla sinistra italiana, spesso in conflitto con Edda, più schiva e conservatrice.Amori, matrimoni, rivelazioni, delusioni e invidie scandiscono la vita della famiglia Castellari, mentre lontano dal piccolo paese romagnolo – nel ventennio della caduta e della risalita, dell’orrore e della speranza – il mondo va avanti, tra tensioni politiche, scoperte scientifiche, conquiste civili, esplosione del jazz e cronache del jet set. A unire le due sorelle, però, resterà sempre il ricordo della madre, e la ricerca dell’uomo che l’ha uccisa.

mercoledì

Review Party "Pumpkinheads" di Rainbow Rowell


Pumpkinheads...

Traduttore: Federica Merani
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 20 ottobre 2020
Pagine: 224 p., ill. , Brossura
  • EAN: 9788804729716

Età di lettura: Young Adult

Salve a tutti, cari lettori! Oggi, una settimana esatta prima dell'arrivo di Halloween, ho pensato di consigliarvi una delle ultime uscite a tema che, secondo il mio parere, potrebbe essere interessante leggere. Si tratta di "Pumpkinheads" di Rainbow Rowell edito Mondadori. È una graphic novel che ha come sfondo proprio il periodo più pauroso dell'anno. Questa nuova uscita mi ha davvero sorpresa, perchè l'ho trovata molto curata anche per quel che concerne le illustrazioni. La storia è ben scritta e articolata, è sempre un piacere poter leggere racconti nuovi su Halloween, ma è anche vero che è sempre più difficile trovare originalità in questi scritti perché, anno dopo anno, nonostante cambino le situazioni, gli scrittori e i modi di affrontare il tema, la trama finisce per sembrare un rimpasto delle solite storie. Fortunatamente, tutto ciò non avviene in questo meraviglioso young adult che si rivolge ad un'ampia cerchia di lettori. Penso sia molto versatile e adatto anche ai bambini che, senza alcuna ombra di dubbio, saranno attratti dalle fantastiche illustrazioni e dalla trama coinvolgente e affascinante in ogni suo aspetto. Tra l'altro, le illustrazioni sono state curate dall'abilissima mano di Faith Erin Hicks, vincitrice dell'Eisner Award. 

Ma veniamo al sodo. Intanto credo sia una storia dal carattere puramente educativo, in quanto non si limita soltanto ad avere come sfondo delle situazioni e dei personaggi malinconici, ma riesce a trasformare questa malinconia di fondo in un modo per rinascere e accettare ciò che la vita ci mette davanti. Lo consiglio perché permette di riflettere molto sui rapporti, soprattutto tra gli adolescenti che, molte volte, hanno bisogno di essere spronati, di comprendere tante cose molto prima che accadano. La dolcezza e la tenerezza la fanno da padrone e sono due costanti sempre presenti in tutto il racconto. È una narrazione che consente di comprendere e capire a fondo cosa significhi davvero crescere, maturare, quali possono essere i diversi casi della vita davanti ai quali bisogna prendere una decisione irremovibile, dopo aver ampiamente considerato tutto il contesto nel quale ci si trova. Gli ambienti descritti mi hanno colpita molto, in generale la descrizione è abbastanza dettagliata, cura davvero le minuzie sia dei luoghi che delle emozioni che riguardano i personaggi. 


È uno di quei libri che devono necessariamente far parte della formazione di ciascun ragazzo e penso che ciò valga anche per gli adulti, perché non si finisce mai di imparare cose nuove, di stupirsi e di guardare con meraviglia e occhi nuovi tutto ciò che finora si è dato per scontato. La vicenda narrata insegna anche questo, ed io non posso far altro che consigliarvela spassionatamente. Mi sono affezionata ad ogni singolo personaggio, alle loro emozioni, al loro vissuto e alla loro interiorità. Ognuno di essi seguirà il proprio percorso che lo condurrà ad acquisire una maggiore sicurezza e consapevolezza. La mia valutazione è di 5 stelle su 5, vi auguro una buona lettura.

Trama:

L'amata scrittrice Rainbow Rowell e l'artista vincitrice dell'Eisner Award Faith Erin Hicks si sono unite per creare questa storia tenera e divertente su due adolescenti che imparano cosa significhi dire addio a un posto – e a una persona – senza rimpianti.

Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni...


sabato

Review Party "La Torre dell'Alba" di Sarah J. Maas

 

Torre dell'Alba...

Editore: Mondadori
Anno edizione: 2020
Formato: Tascabile
In commercio dal: 13 ottobre 2020
Pagine: 672 p., Brossura
Età di lettura: Young Adult
  • EAN: 9788804728580
 
Salve a tutti, cari lettori! Oggi parleremo di un nuovo romanzo, scritto da una delle autrici straniere più lette in Italia. Si tratta di Sarah J. Maas, l'autrice della famosa trilogia di Acotar, che ho avuto il piacere di recensire qui sul blog. Stavolta, la Maas ritorna in libreria con una nuova chicca pensata apposta per gli amanti del fantasy e del young adult. "La Torre dell'Alba" è il romanzo del quale vi parlerò in questa recensione. Edito Mondadori, è uno dei libri che ho letto con più piacere in questo periodo. Desidererei premettere una cosa: è un libro molto scorrevole e interessante, come d'altronde tutti gli scritti della Maas, ma questo fa parte della saga de "Il trono di ghiaccio", quindi consiglierei caldamente a chiunque si approcciasse alla lettura di questo romanzo, al fine di comprenderne meglio le dinamiche interne, di ultimare di leggere prima tutti gli altri libri che compongono la serie. 

Potrebbe anche essere visto come una storia a parte, ma trovo sia giusto collocarlo in una dimensione più ampia e, di conseguenza, più consona. Precisamente, si tratta del sesto volume della saga col quale il ritmo della storia diventa sempre più incalzante e determinante nello sviluppo delle vicende che vedono coinvolti i protagonisti. Questo nuovo volume è stato, per me, come una finestra, una luce in fondo al tunnel. Chi ha letto i romanzi precedenti capirà il perché, anche se posso dirvi che molte risposte, che il lettore accanito attendeva da tempo, hanno trovato il modo di essere soddisfatte in questo volume. Le descrizioni sono molto sottili, curiose e mirate ad esaltare i particolari presenti nella personalità di ciascun personaggio, senza tralasciare nulla. 

In un certo senso, la Maas si è fatta "perdonare" con questo sesto volume, regalandoci una buona porzione di soddisfazioni, sia in termini di scrittura, sia in termini narrativi, in quanto la storia ha finalmente avuto un risvolto, una dinamicità tale da consentire al lettore di cambiare completamente opinione sulla staticità dei romanzi precedenti che, finalmente, abbiamo scoperto a cosa fossero finalizzati. Come ben si sa, il fine giustifica i mezzi, a volte, e questo è uno di quei casi in cui possiamo asserire che l'autrice abbia saputo giocare bene le carte a sua disposizione. Su un solo aspetto posso (anzi, devo) essere critica con l'autrice: l'eccesso. Fa sempre piacere poter conoscere un personaggio a trecentosessanta gradi, perché in molti romanzi questa possibilità viene del tutto preclusa al lettore. In questo caso, però, l'autrice tende a sconfinare nel prolisso, nel noioso, specialmente quando inserisce troppi dettagli in punti nevralgici per lo sviluppo della storia. Mi sarebbe piaciuta una distribuzione diversa delle informazioni, meno graduale ma più incisiva e pungente, nei momenti in cui ce ne sarebbe stato realmente bisogno. In ogni caso, complessivamente parlando, approvo con piacere questo sesto volume conferendogli la valutazione di 4 stelle su 5. Vi consiglio di leggere l'intera saga e soprattutto quest'ultima pubblicazione.

Trama:

Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l'ultima speranza per l'Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.